Ebbene, Star Wars: Obi-Wan Kenobi Parte III è quell'episodio di cui si parlava ancor prima che iniziasse la serie, quando Disney ha cominciato a svelare il cast e le immagini promozionali. Analizzarlo senza scadere nello spoiler sarebbe impossibile, perciò ve lo diciamo fin da ora: questa è una recensione spoiler. Magari non scenderemo nei dettagli specifici, ma analizzeremo comunque i momenti fondamentali di questo episodio, che sono profondamente legati agli spoiler di cui sopra. Se non avete ancora visto la Parte III, insomma, scappate a gambe levate.
Però poi tornate a scrivere cosa ne pensate, perché siamo sicuri che questo terzo episodio di Obi-Wan Kenobi sarà enormemente divisivo per tutta una serie di ragioni. Del resto, torna lui. Come sarebbe "lui chi"? Noi vi abbiamo avvisato, ma se gli spoiler non vi spaventano, continuate a leggere la nostra recensione di Obi-Wan Kenobi 1x03. È la vostra ultima occasione.
Il cuore...
Ora che è passata quasi una settimana dall'esordio di Obi-Wan Kenobi su Disney+ possiamo fare il nome di quel personaggino che ci ha stupito positivamente e che continua a rappresentare il cuore della nuova produzione televisiva: Leia. La piccola principessa di Alderaan continua a rubare i riflettori di Ewan McGregor. Sarà pur vero che Vivien Lyra Blair non parla esattamente come una bambina di dieci anni - ma Leia era decisamente precoce, anche secondo i flashback nell'Universo Espanso - ma le sue battute sono fantastiche anche quando mettono Obi-Wan nei guai, un po' com'è successo in questo episodio. Si intravede già una scintilla di quella coraggiosa ribelle che Leia sarà da grande, mista all'ingenuità e all'ottimismo di una bambina che riesce a sbloccare la parte migliore di Obi-Wan. E che ci fa perdonare i ridicoli inseguimenti nei primi due episodi
McGregor, dal canto suo, continua a lavorare bene su un personaggio che ci viene presentato da una prospettiva abbastanza inedita, quella del disordine da stress post traumatico che continua a tormentarlo dopo l'Ordine 66 e il duello su Mustafar.
Spaccando idealmente in due questo episodio, nella prima metà emerge il cuore della nuova serie TV etichettata Star Wars. Ci sono alcuni momenti brillanti, come quello in cui Obi-Wan racconta di quando era bambino ed è stato strappato alla famiglia per unirsi all'Ordine dei Jedi, proiettando l'ennesima ombra su un culto che non era esattamente infallibile come voleva sembrare. E piccole citazioni che promettono graditi omaggi, come quando Obi-Wan riconosce una dedica di Quinlan Vos sul muro del nascondiglio: per chi non lo sapesse, Quinlan Vos era un Jedi molto amico di Obi-Wan, ma anche parecchio anticonformista, praticamente una sorta di Qui-Gon 2.0. Fu scelto per infiltrarsi nelle file dei Separatisti e assassinare il Conte Dooku e possibilmente Darth Sidious, come racconta il romanzo canonico Star Wars: Dark Disciple di Christie Golden.
Ora sappiamo che Vos è sopravvissuto all'Ordine 66, ma i fumetti canonici di Marvel incentrati su Darth Vader ci hanno confermato che Vos a un certo punto è morto. Lo vedremo in versione live action? Altamente probabile, a questo punto.
La prima parte dell'episodio, insomma, affonda le mani nel canone di Star Wars, riempiendoci di chicche e ricordandoci quanto questo universo sia vasto e interconnesso. Se non altro, Obi-Wan Kenobi è una serie televisiva che sta spaziando da un pianeta all'altro, e infatti questo terzo episodio si svolge su un nuovo mondo, Mapuzo. Essa, inoltre, serve a ricordarci che siamo negli anni in cui cominciava a nascere la Ribellione, e lo fa attraverso un nuovo personaggio: Tala. L'attrice che la interpreta, Indira Varma, ha un legame indiretto con Star Wars, visto che interpretava Ellaria Sand ne Il Trono di Spade, e suo marito, in quella serie TV, era Oberyn "La Vipera" Martell. Chi era l'attore che lo interpretava? Pedro Pascal. E chi è che interpreta ora Pedro Pascal? Esatto, il protagonista di The Mandalorian.
Varma è un'attrice grintosa che caratterizza bene la figura forte ma al contempo emotiva di Tala. Non sappiamo se Tala continuerà ad aiutare Obi-Wan anche nei prossimi episodi, specialmente ora che la Terza Sorella ha messo le mani su Leia, ma considerando la scena finale è altamente probabile che la rivedremo almeno la prossima settimana. Se poi arriverà viva alla fine della miniserie, è tutto un altro paio di maniche.
...e il metallo
Veniamo ora a LUI. Introdotto da una breve sequenza di vestizione, Darth Vader torna in scena per la gioia dei Sith grandi e piccini. A prestargli la voce (italiana) è ora l'ottimo Luca Ward, mentre le fattezze sono di nuovo quelle di Hayden Christenssen, che peraltro vediamo sotto forma di Anakin Skywalker in un'allucinazione di Obi-Wan. Avevamo già visto una prima vestizione di Darth Vader alla fine de La vendetta dei Sith, ma quella mostrata in Obi-Wan Kenobi 1x03 è molto più dettagliata. La scena ci riporta inoltre su Mustafar, dove Vader ha eretto il suo personalissimo castello, comparso per la prima volta nell'Universo Espanso e ora ufficialmente canonico.
Riportare in scena Vader è sempre stato un problema. Il suo costume nero poteva spaventare negli anni '70-80, ma oggi il personaggio, pur non avendo perso un briciolo di carisma, non ha certo l'impatto che aveva i primi tempi. Forse è per questo che Disney e Lucasfilm hanno puntato tutto sulla violenza per imporlo meglio.
Lo avevano già fatto in Rogue One: A Star Wars Story con l'iconica scena del massacro, ma in Obi-Wan Kenobi si sono decisamente superati, raffigurandolo come una vera e propria forza della natura, un mostro spietato che tortura e uccide gli innocenti per capriccio. Non siamo sicuri che aiuti granché a rivalutare l'immagine di Anakin Skywalker in vista della sua futura redenzione, ma certo incute un timore reverenziale che alza immediatamente la posta in gioco.
E poi la riabbassa sonoramente, perché sappiamo che Obi-Wan sopravvivrà fino a Una nuova speranza, quindi qualunque duello perderebbe mordente. E infatti il primo rematch tra apprendista ed ex Maestro non ci è apparso intenso come avremmo voluto. È un bello scontro, attenzione, e soprattutto perché dimostra quanto Darth Vader sia superiore al suo vecchio mentore: Obi-Wan a malapena riesce a difendersi, mentre Vader lo incalza impugnando la spada laser con una mano sola.
Giusto per rimarcare quanto sia pericoloso, il Signore dei Sith cerca pure di infliggere a Obi-Wan le stesse ferite che ha ricevuto su Mustafar, vale a dire che prova a bruciarlo vivo. La scena è inquietante, ma la sceneggiatura, come al solito, ci mette lo zampino con un momento nonsense: Vader prima spegne le fiamme con un'ondata di Forza, ma poi lascia che divampino dopo il colpo di blaster di Tala mentre il suo droide soccorre Obi-Wan e lo porta in salvo. Non c'è una spiegazione logica, se non quella che Vader potrebbe voler giocare al gatto col topo o stia sfruttando i soccorritori di Obi-Wan per seguirli fino alla Ribellione, una strategia peraltro vista e rivista nella trilogia originale.
La scena, se non altro, aiuta a centrare il vero problema di Obi-Wan Kenobi come serie TV: il montaggio. C'è qualcosa che decisamente non va nella combinazione delle scene, e oseremmo dire anche della musica, non sempre azzeccata.
La settimana scorsa abbiamo visto Reva fare parkour tra una scena e l'altra per almeno dieci minuti, spezzando completamente l'illusione di un inseguimento che già non era girato proprio alla perfezione. Abbiamo visto Obi-Wan fermare la caduta di Leia da sopra un tetto, nel bel mezzo di una sparatoria, salvo poi ricomparire a terra pochi secondi dopo senza una scena che ce lo mostrasse scendere. E questa settimana abbiamo visto Tala tornare su suoi passi senza incrociare Reva, che avrebbe dovuto essere all'ingresso della galleria, ma che invece compare all'uscita per rapire Leia. Fermo restando che quei cunicoli potrebbero avere più sbocchi, è una scena montata male che finisce per distogliere l'attenzione dello spettatore.
Riguardo a Reva, invece, continua a esserci poco da dire. Disney, in questi giorni, ha lanciato una campagna di sostegno a favore dell'attrice Moses Ingram per combattere il solito, inutile razzismo degli sfigati sui social. E questa è una cosa buona e giusta, ma per noi il problema di Reva non è certo il colore della pelle: il suo personaggio, finora, è scritto malissimo.
La serie TV raffigura la Terza Sorella come una nemesi che nasconde un prevedibile trauma legato a doppio filo con Obi-Wan Kenobi, ma calca troppo la mano sul suo rancore e la sua aggressività, che stanno diventando un filo parodistici, anche in virtù della sua rivalità col Quinto Fratello. Se non altro, le scene sugli Inquisitori ci hanno mostrato in live action ambientazioni che abbiamo già visto in Star Wars Jedi: Fallen Order, come appunto la fortezza sulla luna di Nur. Ma Obi-Wan Kenobi ha ancora tre episodi per rivalutare questi antagonisti che avrebbero dovuto essere molto più carismatici.
Ci aspettiamo che uno dei prossimi episodi faccia luce sul passato di Reva, anche perché siamo già al giro di boa: la miniserie sarà composta da sei appuntamenti in totale, e sebbene Ewan McGregor si sia detto disponibile a proseguire le avventure di Obi-Wan, delle quali è anche produttore esecutivo, per il momento si parla di un'unica stagione autoconclusiva.
Conclusioni
Il terzo episodio di Obi-Wan Kenobi rimette la serie TV in carreggiata dopo una duplice premiere fatta di alti e bassi. Si respira l'aria di Star Wars a pieni polmoni, ma restano alcune inconsistenze, soprattutto in fase di montaggio, che indeboliscono il risultato finale. Leia continua a primeggiare insieme al Maestro Jedi protagonista, ma il ritorno di Darth Vader, pur con un duello meno entusiasmante di quanto avremmo voluto, potrebbe aver migliorato una situazione che sfavoriva gli anonimi antagonisti. Sarà il prossimo episodio a rivalutare la Terza Sorella? Lo scopriremo tra una settimana.
PRO
- Darth Vader è davvero terrificante
- Le scene introspettive di Obi-Wan
- Tala sembra un'ottima aggiunta al cast
CONTRO
- Gli Inquisitori continuano a non convincere
- Evidenti problemi in fase di montaggio