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Supraland Six Inches Under: la recensione del sorprendente metroidvania in prima persona

In questa recensione di Supraland Six Inches Under vi portiamo nuovamente nel sottosuolo di Supraland grazie a questo metroidvania in prima persona.

RECENSIONE di Virginia Paravani   —   06/06/2023
Supraland Six Inches Under: la recensione del sorprendente metroidvania in prima persona
Supraland Six Inches Under
Supraland Six Inches Under
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La prima opera di Supra Games UG, Supraland, è stata accolta molto positivamente ed era quindi lecito aspettarsi un seguito che portasse avanti questo progetto. E così è stato, dopo 4 anni dal primo capitolo è arrivato Supraland Six Inches Under, un gioco che in realtà è approdato sul mercato lo scorso anno, ma che ha raggiunto un pubblico maggiore proprio in questi giorni grazie alla sua pubblicazione su Xbox Game Pass.

Per chi non conosce quella che è adesso diventata a tutti gli effetti una saga, vi basti sapere che entrambi i titoli si basano su meccaniche metroidvania fortemente ispirate a prodotti del calibro di Zelda, Portal e Metroid. Certo il paragone può sembrare piuttosto altisonante, ma Supraland Six Inches Under riesce a sorprendere sia per la sua semplicità sia per il mix di generi e di stili che lo contraddistinguono.

In questa recensione di Supraland Six Inches Under siamo tornati nel sottosuolo di Supraland per scoprire le molte novità introdotte, tra enigmi più complessi e combattimenti più equilibrati e facilmente gestibili, senza dimenticare una vasta area di gioco da scoprire.

Sei pollici sotto

Siete pronti per una nuova avventure Rossi contro Blu in Supraland: Six Inches Under?
Siete pronti per una nuova avventure Rossi contro Blu in Supraland: Six Inches Under?

Come da titolo, in Supraland Six Inches Under ci muoveremo letteralmente 6 pollici sotto al suolo, in altre parole poco più di 15 centimetri se usiamo il nostro sistema metrico. Nel primo capitolo abbiamo portato la pace tra il popolo dei blu e dei rossi, ma dopo una catastrofe che viene raccontata all'inizio di questo seguito, ci troveremo nuovamente sottoterra e alle prese con un nuovo contenzioso da affrontare.

Con questo espediente il team di Supra Games UG ci ha offerto un'area completamente inedita da esplorare, più elaborata ed estesa della precedente, ricca di dettagli e particolari che rendono la componente esplorativa divertente e mai ridondante. Gli stessi sviluppatori definiscono Supraland Six Inches Under come un gioco diviso in 55% esplorazione, 40% enigmi da risolvere e 5% combattimento; con tali numeri, l'attenzione riposta sul mondo di gioco era dunque fondamentale e siamo rimasti piacevolmente sorpresi che ogni aspettativa, anche rispetto al primo Supraland, sia stata abbondantemente superata.

Se a tutto ciò aggiungiamo la continua rottura della quarta parete, con frizzanti battute sulle meccaniche di gioco, il respawn ed il posizionamento degli oggetti utili alla progressione, si ha il mix perfetto per trascorrere le circa 10 ore per il completamento con un sorriso stampato sulla faccia. Ad essere precisi, le tempistiche per portare a termine tutto, ma proprio tutto, raddoppiano, ma Supraland Six Inches Under offre estrema libertà di approccio e se si segue solo la missione principale si può arrivare ai titoli di coda anche in poco più di 5 ore.

Certo, così facendo perdereste le tante chicche che il gioco offre e non ci riferiamo al solo tono scherzoso della sceneggiatura, ma anche a gran parte degli enigmi che compongono l'esperienza, uno dei comparti più riusciti e senza dubbio migliorato rispetto al precedente capitolo.

Puzzle e Combattimento

In Supraland: Six Inches Under anche il sottosuolo può celare molti misteri
In Supraland: Six Inches Under anche il sottosuolo può celare molti misteri

Gli sviluppatori erano partiti con un'idea precisa per Supraland Six Inches Under: creare una ricca espansione per la loro prima creatura. L'estro e la creatività, però, hanno avuto la meglio e ben presto il team ha concluso che tutte le novità non potevano essere contenute in un solo DLC, dando vita così ad una nuova avventura nel sottosuolo.

Dobbiamo ammettere che la scelta è stata quella giusta, proprio perchè tutto ciò ha fatto sì che ne uscisse un prodotto fedele all'originale, ma ricco di novità in grado di rafforzare quanto di buono già creato. Da qui la drastica riduzione delle sessioni di combattimento, ma anche l'aumento di enigmi ambientali che, come accennato poco sopra, rappresentano una delle migliori sezioni dell'intero gioco.

Gli enigmi ambientali rimangono il punto di forza di Supraland: Six Inches Under
Gli enigmi ambientali rimangono il punto di forza di Supraland: Six Inches Under

Gli enigmi con cui abbiamo dovuto fare i conti sono stati tutti ben studiati, mai estenuanti e basati sulla logica in modo semplice ed estremamente intuitivo. Non è, infatti, la difficoltà a renderli piacevoli, ma l'essere interconnessi tra loro; per fare un esempio pratico, un'area del gioco è accessibile solo tramite badge che devono essere di un colore specifico e, grazie ad indizi ben posizionati, abbiamo capito che potevamo colorare l'oggetto grazie alla vernice e andare oltre.

Troppo facile? No, perchè si arriva a doversi ingegnare per poter trovare il colore di cui abbiamo bisogno, fino a scovarlo in luoghi o con fattezze piuttosto bizzarre. In alcuni casi, invece, la radio che portiamo con noi diviene un dispensatore di consigli, tanto da annunciare - prima di perdere inutilmente tempo - che alcune aree non sono per noi agibili al momento perchè ci manca un oggetto chiave. Può sembrare un'estrema semplificazione, ma a conti fatti questo equilibrio tra esplorazione e rebus mantiene la godibilità del titolo in ogni sua sezione, scorrendo fluidamente senza incappare in qualcosa che possa spezzare il ritmo di gioco.

Il bello arriva alla fine

Gli scenari in Supraland: Six Inches Under non sono mai banali, anzi, sono sempre in grado di strappare un sorriso
Gli scenari in Supraland: Six Inches Under non sono mai banali, anzi, sono sempre in grado di strappare un sorriso

Gli sviluppatori hanno voluto creare una struttura che concede un'estrema libertà di approccio nel portare a termine il gioco. Forse persino troppa. Completando solo gli obiettivi principali, infatti, vi è il rischio di perdere buona parte del contenuto che questo seguito offre: alcuni dei migliori enigmi, per esempio, si sbloccano solo dopo aver completato la "missione" principale.

Concedere tale libertà è giusto, ma gli sviluppatori avrebbero potuto integrare queste sessioni in un percorso più ampio, così da invitare i giocatori a soffermarsi anche su sezioni secondarie, anch'esse piacevoli quanto le principali. Questo potrebbe portare a consumare questo prodotto troppo velocemente, con il forte rischio che molti utenti abbandonino il titolo senza averlo gustato appieno.

Al netto di ciò, chi conosce già il primo Supraland apprezzerà sicuramente la nuova deriva, ma la sensazione del "già visto" scandirà il tempo passato col titolo, seppur vi siano molte novità in grado di attenuare questa sensazione. Chi si avvicinerà per la prima volta all'opera di Supra Games UG troverà un esilarante mondo di gioco, colorato e pieno zeppo di battute che lo terranno incollato allo schermo fino al completamento dell'avventura.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Xbox Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (7)
8.6
Il tuo voto

Supraland Six Inches Under, seppur nato come un DLC del primo capitolo, si è rivelato un seguito perfetto, con idee fresche e interessanti che hanno arricchito la già ottima base offerta di partenza. Non abbiamo rimpianto la minor quantità di combattimento all'interno del titolo, dato che questa è stata rimpiazzata da enigmi originali e mai ripetitivi o frustranti. L'altra lode va senza dubbio alla mappa di gioco, molto più estesa e ricca di dettagli ben disegnati e in grado di dare vitalità e carattere ad aree piuttosto semplici in termini di design.

PRO

  • Idee e meccaniche di gioco nuove
  • I rebus ambientali sono divertenti e stimolanti
  • La durata complessiva, scoprendo tutto, è esaustiva

CONTRO

  • I combattimenti, seppur pochi, non sono entusiasmanti
  • La libertà di progressione rischia di far perdere molte chicche