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Tekken: Dark Resurrection

Volete il miglior Tekken di sempre? Allora dovete cercarlo su PSP...

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   06/10/2006
Tekken: Dark Resurrection
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Tekken: Dark Resurrection
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Controllo totale

Il gioco, per chi ha avuto modo di provare Tekken 5 o i precedenti capitoli della serie, non apporta praticamente nulla di nuovo per quanto riguarda la meccanica; i veterani troveranno quindi immediatamente il feeling con i personaggi, qua tutti sbloccati fin dall’inizio. Dark Resurrection è infatti in realtà Tekken 5.2, quindi una evoluzione/correzione del precedente con nuovi lottatori, alcune mosse modificate e un migliore bilanciamento del tutto. Un prodotto quindi che si poggia su un gameplay solido come la roccia ed estremamente raffinato, ma che trova purtroppo un limite nella scarsa precisione della croce direzionale di PSP soprattutto per quanto riguarda l’esecuzione delle diagonali, fondamentali per riuscire a portare a termine le combo più complesse. Un difetto questo dal peso specifico variabile in base al giocatore e alla sua volontà di approfondire la padronanza con le mosse avanzate, ma che in ogni caso rappresenta un limite reale. Come sempre eccellente invece la mole di extra disponibili, a cominciare dalla modalità multigiocatore che purtroppo però non permette di organizzare sfide online, fattore quest’ultimo che avrebbe reso TDR una vera killer-app. Per combattere con un avversario umano bisogna infatti accontentarsi del collegamento ad-hoc; ciò nonostante, i programmatori sono riusciti ad introdurre una variante denominata “ghost” che può rappresentare comunque una alternativa credibile al multiplayer online. In pratica, il ghost è un personaggio creato sulla base delle azioni e dello stile di combattimento del giocatore, che viene quindi registrato e inserito come a realizzare una sorta di intelligenza artificiale personalizzata. I ghost possono poi essere messi sulla rete a disposizione di altri giocatori, e ovviamente allo stesso modo è possibile scaricare quelli di altri utenti per testare la propria abilità contro qualcosa di più stimolante della CPU. Ovviamente non è stata esclusa la possibilità di personalizzare il look dei propri combattenti, acquistando accessori e abiti dallo shop. A tutto ciò si aggiungono, oltre alle varie modalità classiche come arcade, story e practice mode, anche variazioni e minigames come Tekken Bowling, Gold Rush e il Dojo Mode.

Tekken: Dark Resurrection
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Picchiamo la PSP

La antica diatriba in merito alle potenzialità tecniche di PSP, già più volte affrontata, trova con TDR una ulteriore conferma in favore delle incredibili capacità della console. La produzione Namco può infatti essere messa in diretto confronto con la già citata edizione per Ps2, uscendone infine a dir poco a testa alta. Il colpo d’occhio è eccellente, e i personaggi mantengono una complessità nei modelli poligonali e -soprattutto- una fedeltà delle animazioni assolutamente ottime. Un occhio attento potrà individuare qualche struttura un po’ semplificata, una manciata di poligoni in meno e delle texture in qualche caso non particolarmente definite; si tratta comunque di un adattamento molto più che soddisfacente, e che come al solito trova nello schermo del portatile Sony un ulteriore elemento positivo. La fluidità è assolutamente garantita durante i combattimenti, offrendo quindi un’esperienza pressochè intatta; qualche rallentamento si verifica invece nelle sequenze di apertura e chiusura degli incontri, sempre però ampiamente nei limiti dell’accettabile. Nel complesso quindi, per quanto riguarda il versante grafico TDR è con ogni probabilità il miglior gioco disponibile per PSP, nonchè un autentico esempio del valore dell’handheld. E tutto questo senza incappare in uno dei difetti “storici” della console Sony, ovvero i tanto odiati caricamenti; le pause tra un incontro e l’altro si riducono infatti davvero ad una manciata di secondi, che non pesano affatto e anzi scorrono via quasi senza che ce se ne accorga. Molto buono anche il sonoro, ricco di un gran numero di tracce musicali e di effetti ben realizzati.

Tekken: Dark Resurrection
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Tekken: Dark Resurrection

Commento

Tekken: Dark Resurrection, analizzato unicamente nella sua veste di gioco per PSP, è un prodotto eccellente sotto praticamente ogni aspetto. Tecnicamente superbo, poggia su una meccanica rodata e perfezionata che lo rende senza dubbio il miglior esponente della serie. Osservando la situazione a tuttotondo, va però tenuto ben presente che un possessore di PSP che abbia anche a casa Ps2, situazione questa tutt’altro che remota, può ottenere a meno di metà prezzo Tekken 5, che si differenzia da Dark Resurrection per pochi aspetti e che può contare su un impianto grafico superiore e un controller sicuramente migliore rispetto alla appena sufficiente croce direzionale del portatile Sony. L’acquisto è quindi consigliato senza riserve agli amanti della serie e a chi desideri per forza giocare a Tekken con la libertà offerta da una console portatile; gli altri facciano le proprie valutazioni con attenzione.

Pro

  • Tecnicamente ottimo
  • Il miglior Tekken disponibile
  • Grande longevità e buona dose di extra
Contro
  • Differente per pochi aspetti da Tekken 5
  • Croce direzionale inadatta
  • Manca il multiplayer online

Tekken 5 per Ps2, uscito qualche mese fa anche in Europa, è riuscito facilmente ad imporsi come la vetta indiscussa della apprezzata serie di Namco, nonchè come uno dei migliori picchiaduro 3d ad incontri della storia. Forte di tali incoraggianti premesse, la softco giapponese ha deciso quindi di portare questo quinto capitolo, riveduto e corretto, anche su PSP, per dare finalmente anche al mondo delle console portatili un esponente del genere degno di questo nome. Il frutto di tale fatica ha preso il nome di Tekken: Dark Resurrection, un gioco destinato ad entrare nel ristretto club dei migliori prodotti disponibili per il portatile Sony.