Non è semplice essere un Ninja
Il Ninja è per definizione un esperto nelle tecniche militari di strategia e intelligence che prendono il nome di ninjutsu e che hanno una lunga storia nel Giappone feudale del periodo Edo (1601 - 1868); è necessario quindi distinguere subito la sua figura dai sanguinari guerrieri resi celebri da una infinità di film, manga ed anime dedicati al medioevo giapponese: in realtà i Ninja hanno da sempre rappresentato una sorta di corpo militare speciale, quasi segreto, nascosto ma letale. Le pratiche adottate sono raffinate e non invasive: da sempre i Ninja sono stati addestrati per pericolose missioni stealth, proprio come accade in questo Tenchu Z.
Le pratiche adottate sono raffinate e non invasive
Non è semplice essere un Ninja
Attraverso il gioco siamo chiamati ad affrontare circa 50 livelli dalla crescente difficoltà, iniziando da un corposo tutorial utile a farci fare un po' di pratica con le antiche tecniche ninjutsu. Sin dall'inizio è chiaro come questo gioco sfrutti al massimo ogni pulsante del joypad Xbox360: le azioni eseguibili sono tantissime, e non sarà semplice riuscire a domarle tutte in breve tempo. Molti comandi si eseguono tramite la pressione combinata di più tasti, fattore che tende ad aumentare la difficoltà nella gestione della manualità sul pad. Un vero Ninja è però capace di innumerevoli mosse, tecniche ed uso di qualsiasi arma, quindi con una discreta dose di coraggio impariamo tutto ed iniziamo la prima missione. C'è veramente da essere "ninja" per padroneggiare Tenchu Z!
Striscia, nasconditi, uccidi.
Dopo i primi venti minuti la frustazione causata dalla macchinosità dei controlli inizia a diminuire e piano piano il pad torna un nostro caro vecchio amico. Tra un livello e l'altro passeremo il nostro tempo nel villaggio Ninja (che nel multiplayer funge da lobby), nel quale è possibile comprare oggetti, armi, pozioni, ed equipaggiarli prima di partire. Il villaggio è anche il luogo dove possiamo cambiare i vestiti, aumentare le nostre abilità e le skill, come se si trattasse di una sorta di RPG; dentro una piccola casetta risiede Rikimaru, vecchio protagonista dei passati Tenchu, che di volta in volta ci assegnerà le pericolose missioni da affrontare. Tenchu Z è una sorta di incrocio tra un gioco di Ninja e Metal Gear Solid, uno stealth game medieval-orientaleggiante in pratica: è quindi consigliato non affrontare i nemici frontalmente, in modo bruto e spavaldo, ma cercando di farci notare il minimo indispensabile, strisciando, nascondendoci tra cespugli, rami e palafitte, correndo tra i tetti dei meravigliosi palazzi tradizionali e sbucando fuori alle spalle del cattivone di turno.
Tenchu Z è una sorta di incrocio tra un gioco di Ninja e Metal Gear Solid, uno stealth game medieval-orientaleggiante
Striscia, nasconditi, uccidi.
L'armamentario disponibile è il classico di ogni film dedicato a questi "eroi" mascherati: sono ovviamente presenti le stelline shuriken, coltelli, spade, archi e frecce, cannucce per respirare sotto il pelo dell'acqua, rampini per salire sui muri e pozioni ristoratrici. La varietà di certo non manca tra gli oggetti, peccato sia molto meno fervida per quanto riguarda le missioni da eseguire. La maggior parte del gioco si svolge secondo uno schema ben prestabilito e lineare: entra nella casa, nasconditi (ed eventualmente uccidi se vieni scoperto), individua il boss e fallo fuori. D'altra parte questo era il compito dei Ninja, e Tenchu Z, da prodotto di intrattenimento qual'è, non si regala il lusso di sognare molto con la fantasia, attenendosi strettamente al copione che li vuole scaltrissimi killer.
Una temibile interfaccia di gioco
Visto che dopo le prime missioni si inizia ad avere un controllo decente sulle azioni eseguibili dal joypad, i programmatori hanno pensato bene di aumentare il coefficiente di difficoltà nella comprensione grazie all'inserimento su schermo di uno dei più complicati HUD mai visti. Per i meno avvezzi agli acronimi, l'HUD sarebbe l'interfaccia grafica di un qualsiasi videogioco, o più comunemente tutto ciò che è in "sovrimpressione" nel gioco. Qui troviamo numerosi indicatori, a partire dal metro della vita, comunissimo in tutti i videogiochi. Appena sotto si trova un riquadro dove appaiono via via dei simboli che richiamano la nostra attenzione su particolari situazioni: il "Ki-Metro", così è chiamato, serve a dirci se ci troviamo nel campo visivo di un nemico, se qualcuno ci ha sentiti, oppure avvertito il nostro odore (in questo caso sarà necessario tuffarsi in acqua per tornare ad una situazione tranquilla), oppure ancora ci segnala se un personaggio è allertato o ci ha notato.
c'era forse bisogno di un ideogramma in sovrimpressione per comunicarci il fatto di avere qualcuno davanti?
Una temibile interfaccia di gioco
A sottolineare la complessità di questi controlli c'è anche una particolare icona che ci dovrebbe informare del fatto che "noi", e sottolineiamo "noi" abbiamo notato la presenza di un nemico: c'era forse bisogno di un ideogramma in sovrimpressione per comunicarci il fatto di avere qualcuno davanti? Continuando la carrellata sugli HUD presenti a schermo, sotto il "Ki-Metro" troviamo un indicatore stealth che indica la presunta difficoltà dei nemici a localizzarci: più siamo nascosti bene, maggiori saranno le dimensioni del Kanji. Sotto ancora, ecco arrivare l'indicatore di rumorosità, che ci informa costantemente sulla quantità di rumore che stiamo producendo. Forse utilizzando un comparto sonoro leggermente più sofisticato non ci sarebbe stato bisogno di un logo per capire quanti decibel stiamo emettendo con i nostri passi.
L'intelligenza artificiale di un Ninja è un fattore importante
E' chiaro quindi che Tenchu Z è un vero e proprio "simulatore" di Ninja, più che un action game nel vero senso della parola. Siamo ben lontani dall'azione frenetica di un Ninja Gaiden, ma anche dall'immediatezza nei controlli di un qualsiasi Metal Gear. Non sarà raro, durante le missioni, trovarci a dover eseguire delle azioni fondamentali per non essere scoperti e sbagliare tutto a causa di una pressione sbagliata, perché in quel momento magari la giusta combinazione ci era sfuggita di mente. La pratica è la via per la vittoria, come il bushido insegna, e Tenchu Z è un perfetto "Try & Die", prova e muori, all'infinito, finché non si impara a memoria la localizzazione di nemici, armi e boss. I combattimenti sono stati migliorati rispetti ai precedenti capitoli, accusati di essere eccessivamente meccanici e legnosi. Sono state aggiunte numerose animazioni nuove e la qualità generale delle mosse eseguibili è molto buona: si può attaccare da dietro, dall'alto, frontalmente con qualsiasi arma, difenderci e contrattaccare, oppure sgozzare vilmente sbucando fuori da un angolo. La varietà di azioni ed attacchi non è però supportata da una intelligenza artificiale particolarmente elaborata: un gran bel problema per un gioco stealth che basa tutto il suo divertimento sull'interazione con il nemico.
La pratica è la via per la vittoria, come il bushido insegna
L'intelligenza artificiale di un Ninja è un fattore importante
I nostri avversari non si accorgono delle mancanza di "colleghi" precedentemente uccisi, spesso non notano cadaveri stesi in terra di fronte a loro, ed altre volte basta semplicemente scappare per qualche decina di metri per far rientrare pericolosi allarmi lanciati una manciata di secondi prima. Anche se veniamo scoperti, poi, questi non si attivano in modo troppo solerte e veloce, indugiando fin troppo nei convenevoli e regalandoci così tutto il tempo di scappare altrove: correre per le mappe in cerca del Boss finale è una ottima tecnica per finire il livello in quanto se anche veniamo scoperti dalle guardie, muovendoci in modo veloce non c'è quasi mai il rischio di essere acciuffati ed uccisi. Decisamente più appassionante è il gioco in multiplayer, possibile attraverso Xbox Live su internet oppure in system link, entrambi fino a 4 giocatori. Affrontare le missioni con altri tre amici è come al solito divertente, anche se Tenchu Z soffre di una tale latenza nella connessione da non permettere una vivida immedesimazione nel personaggio del Ninja. Se Microsoft farà patchare questo aspetto, sicuramente il multiplayer di Tenchu Z acquisterebbe qualche punto in più in quanto le premesse per essere ottimo ci sono veramente tutte.
Grafica e sonoro
Il comparto audio visivo di Tenchu Z riporta alla mente antiche produzioni per Playstation2. Tecnicamente il titolo dei giapponesi K2 non è assolutamente niente di eccezionale, tradendo l'origine "old-gen" del proprio motore grafico, riadattato per l'occasione per sviluppare questo nuovo capitolo. I modelli poligonali dei personaggi sono insufficienti, a partire da quelli dei protagonisti, formati da blocchi squadrati dal sapore anni '90. Le ambientazioni sono altrettanto scarne, ma se non altro si salvano per la direzione artistica convincente che le fa sempre sembrare evocative ed esoticamente orientaleggianti. Gli appassionati della cultura giapponese ne saranno sicuramente soddisfatti. I castelli, le case con i loro fossati, giardini e vegetazione sono ben realizzati, anche se il level design non gode di molta fantasia e ripropone bene o male gli stessi elementi per tutta la durata del gioco. Le texture sono assolutamente sottotono, senza alcun effetto applicato, così come l'illuminazione che sembra derivare da quelle della passata generazione di console.
il level design non gode di molta fantasia e ripropone bene o male gli stessi elementi per tutta la durata del gioco
Grafica e sonoro
Il character design, se vogliamo peggiorare la situazione, è poi veramente pessimo: all'inizio di Tenchu Z è possibile creare il nostro protagonista, scegliendo tra un set di facce, vestiti ed opzioni (forma del viso, carnagione, tratti somatici, ecc). Sarà veramente difficile riuscire ad elaborare un personaggio esteticamente bello da vedere, la maggior parte dei volti a disposizione paiono essere presi direttamente da quelli di ergastolani e criminali. Il comparto sonoro è mediocre ad assolutamente anonimo. Sarà difficile canticchiare un motivo ascoltato in Tenchu Z, o ricordare piacevolmente un particolare suono udito mentre ci abbiamo giocato. I suoni sono ben riprodotti ma non godono di una varietà esaltante che faccia gridare al miracolo audio.
Obiettivi 360
Come ogni gioco per Xbox 360, anche Tenchu mette a disposizione del giocatore 1000 punti. Completare il single player ed i suoi 50 livelli farà guadagnare circa 240 punti, senza considerare che ogni missione segreta, se correttamente sbloccata ed eseguita, dona 20 punti ciascuna. Il restanti punti sono dati dal multiplayer, nel quale ogni 50/100/200, fino ad arrivare a 1000 uccisioni, viene sbloccato un obiettivo: decisamente difficili da ottenere senza giocare spesso online. Non esistono particolari obiettivi dovuti a specifiche azioni da compiere che possono essere sbloccati anche in modo casuale, quindi ogni singolo punto di Tenchu Z va guadagnato e sudato fino in fondo!
Commento
Tenchu Z è un titolo che tradisce la sua origine "old-gen" in modo netto ed evidente. La realizzazione tecnica di questo titolo è ampiamente sotto la media delle produzioni odierne per Xbox 360, mostrando una scarsità poligonale difficilmente digeribile, con texture e dettagli sottotono ed un audio decisamente anonimo che peggiora il quadro generale. Ma questo non sarebbe il peggiore dei mali, se anche il gameplay non avesse dei problemi consistenti: l'intelligenza artificiale dei nemici fa sorridere anche l'utente meno smaliziato, e l'eccessiva complessità dei controlli è un ostacolo all'immediatezza che un gioco del genere dovrebbe avere. Assumere i panni di un Ninja è sempre divertente, ma gli stage di Tenchu non riescono a coinvolgere a causa di un level design monotono. Peccato anche per il multiplayer: sulla carta molto buono, ma rovinato da problemi di lag troppo evidenti.
Pro
- Gli appassionati nippofili apprezzeranno le ambientazioni
- Tante mosse ed azioni eseguibili
- Essere un Ninja, fondamentalmente, è appagante
- Grafica old-gen
- Multiplayer con eccessivo lag
- Single player monotono
- Intelligenza artificiale
Era molto tempo che un gioco ispirato ai mitologici Ninja non faceva capolino su una console Xbox; il ricordo di Ninja Gaiden è quasi sopito da quell'oramai lontano 2004, e se escludiamo qualche apparizione eccellente come quella di Hayabusa in Dead Or Alive 3 e 4, un titolo ispirato alle celebri spie del Giappone feudale mancava ormai da troppo. Microsoft ha quindi deciso di pubblicare un nuovo capitolo del celebre Tenchu, creato dal team K2, già responsabile dei capitoli apparsi su Playstation2, PSP e la prima Xbox. E' sempre divertente lanciare stelline, maneggiare nunchuku e praticare le arti marziali: lo sarà anche questa volta?