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The Axis Unseen, la recensione del gioco di caccia tribal-metallaro

Armati di un semplice arco e un misero pugnale, la differenza tra cacciatore e preda è sempre molto sottile in ogni momento di The Axis Unseen...

RECENSIONE di Damiano Gerli   —   20/10/2024
Tre scheletri al chiaro di luna
The Axis Unseen
The Axis Unseen
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Quando leggo di videogiochi "metallari", sento sempre un piccolo rigurgito interno. Sarà che ormai la mente va direttamente allo stracco metal, imbevuto di Djent e innaffiato da chitarre distorte ipersaturate, stile Doom Eternal. E invece, stavolta devo dire di essermi sbagliato. The Axis Unseen mi ha colto di sorpresa già dall'intro, insomma una scelta come In Fiction degli Isis mi ha fatto capire che qui il metal è interpretato in maniera ben diversa dal solito.

The Axis Unseen è uno sparatutto in prima persona di caccia sviluppato da uno studio indie al suo primo titolo. Realizzato da Just Purkey Games, composto praticamente dal solo Nate Purkeypile, già artista su Skyrim e Fallout 3 e 4, The Axis Unseen è innanzitutto intriso di primitiva tribalità. Siete discendenti di una generazione di cacciatori, ma non di animali come cervi o daini, bensì di creature malefiche e distorte.

Seguiteci adesso, perché nella recensione di The Axis Unseen dovremo scoprire se saremo cacciatori... o prede.

Un arco, una freccia e in tasca una canzone

Iniziando, non c'è molto che dovremo sapere: siamo discendenti di una generazione di cacciatori, è ora di andare incontro al proprio destino e abbracciare l'arco. Tranquilli che nel mondo di Axis Unseen non esistono creaturine indifese, queste mostruosità non hanno interesse a lasciarvi vivo quando le incontrerete. L'intera mitologia del gioco viene sviluppata attraverso il ritrovamento di diari sparsi nelle ambientazioni che esploreremo, ma attenzione a non perdervi nelle "letture maledette", perché si finirebbe facilmente a fare da cibo a qualche mostricino curioso.

Alcuni di questi mostri irsuti o legnosi urlano quando vi vedono, allertando gli altri, altre si terranno a distanza per attaccarvi, altri son talmente massicci da farvi scappare subito. Per difenderci abbiamo solo un arco e un piccolo pugnale. L'arco, per fortuna, ha una ricca selezione nella faretra, tra cui delle frecce incantate da lanciare non solo per vedere cosa si nasconde intorno a noi, ma anche per lasciare waypoint sul terreno. Avremo a disposizione anche una serie di magie, che ricordano quasi quelle classiche di Golden Axe, come una roccia che, dal nulla, schiaccierà chi abbiamo di fronte.

Il combattimento resta generalmente semplice: cercate di difendervi al meglio a distanza con le frecce e, nel momento in cui l'arco diventerà inutile, affidatevi alle magie e al pugnale per fare il resto del lavoro.

Sotto attacco da un gigante di legno
Sotto attacco da un gigante di legno

Per fortuna si possono recuperare frecce dai nemici caduti, e in più, proseguendo nell'esplorazione e cercando di non restarci secchi, è possibile sbloccare nuove magie e render più forte il personaggio. Questo può esser fatto al classico "sanctuary", un posto sicuro dove ritornerete tramite dei portali o dopo esser stati sconfitti.

Meno male che c'è il fango!

L'esplorazione del mondo di Axis Unseen passa tra enormi scheletri in lontananza, foreste con inquietanti abeti secolari e paesaggi ghiacciati. E ogni tanto sì, il framerate ne risente un po' troppo. Ma non vi fate distrarre oltremodo, perché Axis Unseen non si preoccupa di alcuna difficoltà graduale, in stile Monster Hunter. No no, una volta finito il tutorial sarà meglio aver capito tutto a menadito, perché già le prime bestie incontrate non vi lasceranno tregua. Resta comunque possibile personalizzare il livello di sfida a vostro piacimento, dalla passeggiatina nel bosco alla morte permanente.

Il nemico è giù, un punto per la ditta!
Il nemico è giù, un punto per la ditta!

Apprezzabilissima l'interfaccia diegetica, senza barra della salute come un classico FPS guardando l'arco e le vostre mani, avrete a disposizione tutte le informazioni necessarie. La quantità di sangue sulle dita renderà agevole sapere quanto manca prima di tornare al creatore, gli indicatori sull'arco quanta magia avete o quanto rumore state facendo camminando sulle rocce, invece che sul più silenzioso fango. Premendo "R" sarà possibile controllare quante frecce son rimaste nella faretra, più quante volte potremo recuperare salute.

The Axis Unseen lascia libertà al giocatore su quali posti esplorare e come proseguire, specialmente nella costruzione del personaggio. Resta fondamentale, quindi, seguire le colonne di luce verde che ci porteranno a sbloccare nuovi poteri, essenziali per lottare più a lungo. L'uccisione delle creature rende possibile collezionare energia, quella necessaria per migliorare il personaggio, ma occhio a non restare secchi portandone dietro una grossa quantità, altrimenti non mancheranno momenti di dramma in classico stile Dark Souls.

Il vero simposio del metallo

Attenzione, però, abbiamo iniziato questa recensione parlando di metal, ebbene, è ora di tornare al metallo. La colonna sonora a cura di Bryant Clifford Meyer (ex Isis e Red Sparrows) alterna tra l'atmosferico e il blast beat spezzacollo, quando siete rincorsi da qualche mostruosità. A questa notevole colonna sonora, basta aggiungerci i vari scenari, alternanti tra gelo e caldo infernale (o meglio, infeeernaaaaleeee), e non abbiate dubbi che Axis Unseen sfamerà la vostra sete di metallo pesante.

La sentite Riding the Snake dei Testament?
La sentite Riding the Snake dei Testament?

Allo stesso tempo, Axis favorisce più l'atmosfera e lo stile che la sostanza. Con una giocabilità piuttosto semplice (si sente qui il carattere "indie" del titolo, più che nelle vaste mappe e nella grafica comunque notevole), se fallirà a catturarvi nella prima mezz'ora, difficilmente riuscirà in seguito. Eppure, per un giusto pubblico, Axis Unseen ha buone potenzialità di diventare un piccolo "cult", uno di quei giochi che ci si potrebbe un giorno pentire di non aver provato prima. Se putacaso avete desiderato un Monster Hunter sviluppato dai Mastodon, beh, direi che questo è proprio il metallo che fa al caso vostro.

Conclusioni

Versione testata PC Windows 1.0
Multiplayer.it
7.5
Lettori
ND
Il tuo voto

The Axis Unseen è un gioco di caccia che fa sentire cacciatore e preda al medesimo momento, con una palpabile tensione presente in ogni istante. Con una giocabilità semplice, urtata da qualche calo di framerate e piccolo bug, riuscirà nell'intento di catturare quel pubblico che non resiste a farsi rincorrere dalle mostruosità al suono di metal.

PRO

  • Giocabilità semplice
  • Graficamente accattivante
  • Metallaro nel midollo

CONTRO

  • A tratti ripetitivo
  • Alcuni cali di framerate e problemini grafici