Le streghe, si sa, sono un simbolo potentissimo per rappresentare il lato più potente e distruttivo del femminino. Si definisce dispregiativamente "strega" una donna odiata, magari temuta; negli anni '60, le femministe brandivano con orgoglio cartelloni con su scritto "Siamo le nipoti delle streghe che non siete riusciti a bruciare". Deconstructeam sceglie di puntare tutto proprio sulle streghe, sui loro poteri e sui loro sentimenti, costruendo un mondo di fantasia che vede come protagonista Fortuna, esiliata tra le stelle per mille anni a causa dei suoi temibili poteri.
Il team è forse tra i più raffinati al mondo nel trattare tematiche legate alla sfera dell'umano e, in particolare, all'emotività. Lo ha dimostrato con opere come Behind Every Great One (2018), creato in occasione di Ludum Dare 42: incentrato sulla vita di una casalinga, moglie di un famoso artista, richiede appena mezz'ora del vostro tempo e dimostra ampiamente le eccellenti capacità di scrittura del team. Behind Every Great One è incluso, insieme ad altri videogiochi di Deconstructeam, nella raccolta Essays on Empathy (2021).
The Cosmic Wheel Sisterhood prosegue la partnership tra Deconstructeam e Devolver Digital, che aveva dato frutti eccellenti con The Red Strings Club (2018), capace di proporre un'avventura narrativa cyberpunk profonda e avvincente. Abbiamo trovato questo The Cosmic Wheel Sisterhood forse meno avvincente di The Red Strings Club, ma la qualità della scrittura resta quella, elevatissima, cui il team ci ha abituati nel corso degli anni. Peccato che il sistema di creazione delle carte risulti un po' ermetico nei risultati, ma si sa, i misteri della magia sono difficilmente dischiusi alla mente umana.
Dopo questa introduzione sui lavori di Deconstructeam, entriamo nel vivo delle avventure cosmiche di Fortuna nella nostra recensione di The Cosmic Wheel Sisterhood.
Un esilio millenario
Nel vasto cosmo creato da Deconstructeam, le streghe sono esseri potentissimi ascesi all'immortalità dopo una vita mortale trascorsa su uno dei pianeti dell'Universo. Fortuna proviene dalla Terra, luogo in cui la vedremo protagonista di diversi interessanti flashback; ora, però, la strega è imprigionata su un asteroide da ben duecento anni, soltanto un quinto della pena cui è stata condannata da Aedana, a capo della congrega di cui Fortuna fa parte.
Ogni strega ha un potere speciale: quello di Fortuna, appassionata di tarocchi fin da quando era una donna mortale, è la capacità di predire il futuro. E, forse, anche qualcosa di più. Il timore di Aedana per i talenti di Fortuna l'ha portata a esiliare la potente strega, in un incipit che ricorda quello di diverse tragedie greche: il rifiuto, da parte dei protagonisti, di un destino già scritto li porterà a compiere azioni che non faranno altro che accelerare il drammatico corso degli eventi. È così che Fortuna ricorre a estremi rimedi per ottenere nuovamente i suoi poteri - era stata privata del suo mazzo di tarocchi proprio da Aedana - ed evoca un temibile demone, chiamato Abramar, in un rituale proibito.
Abramar è l'unico personaggio maschile in tutto il cosmo stregonesco rappresentato da Deconstructeam. Elemento di rottura dell'ordine e di profanazione delle regole della congrega, è capace di apparire e nascondersi a piacimento, risultando una presenza costante (e a tratti minacciosa) nell'intera avventura, della durata di circa otto ore. Presto Fortuna si ritroverà a ricevere delle visite - la prima sarà quella dell'Arbitro Thea, che rivedrà parzialmente la sua condanna e le consentirà di accogliere nuovamente le streghe della congrega, pur senza potersi spostare dal suo piccolo asteroide - e gli eventi precipiteranno verso una conclusione dipendente dalle scelte prese nel nostro percorso. The Cosmic Wheel Sisterhood ha una mole notevole di testo (ben superiore a quanto visto in The Red Strings Club), riuscendo però a risultare sempre piacevole e centrato rispetto ai temi trattati, a patto di avere una più che discreta conoscenza della lingua inglese; al momento, infatti, è assente una localizzazione in lingua italiana.
Un misterioso mazzo di carte
Nei primi giorni in sua compagnia, Abramar ci insegnerà a dominare la magia di aria, acqua, terra e fuoco per creare delle nuove carte da divinazione. Mentre Fortuna era abituata a usare i tarocchi "classici" (in un flashback la vediamo utilizzare sulla Terra delle carte simili ai tarocchi di Marsiglia, una delle tipologie più utilizzate al mondo), ora si troverà a creare un mazzo del tutto diverso, segnato da infinite possibilità. L'editor di creazione delle carte di The Cosmic Wheel Sisterhood è aperto a un enorme numero di variabili, dettate dalla combinazione di Sfere (gli sfondi delle carte), Arcani (le figure "protagoniste" della carta) e Simboli (capaci di aggiungere caratteristiche magiche).
Il tutto può essere spostato, ingrandito, rimpicciolito a piacere del giocatore, che può decidere di costruire un mazzo essenziale o strabordante, sempre mutevole o intriso di un'unica logica di base - un qualcosa che sarà particolarmente apprezzato dagli appassionati di tarocchi, e anche da chi vorrà investire del tempo nello studio dei testi associati a ciascuna Sfera, agli Arcani e ai Simboli, veri e propri portatori della storia e dei valori del mondo virtuale creato da Deconstructeam. Lo studio è anche una meccanica di gioco: investendo potere magico (che si guadagna tramite le sessioni di divinazione svolte da Fortuna) potremo "sbloccare" le virtù più profonde di ciascun elemento, e così incrementare il numero di possibilità di lettura delle carte.
Perché il mazzo di Fortuna ha, in realtà, la capacità di scrivere la storia sua e della sua congrega stregonesca: in questo senso, il legame tra meccaniche di gioco e narrativa creato da Deconstructeam è fertile e profondo. Peccato, però, che il funzionamento del deck building rimanga sempre insondabile e oscuro, anche dopo diverse partite. Piacevole l'idea di rendere condivisibili le nostre creazioni: la funzionalità Share Card permette di esportare le immagini create su PC. Risulta ancora più apprezzabile la scelta di rendere impossibile il caricamento di salvataggi passati, rendendo tangibile il peso delle proprie scelte e immergendo pienamente il giocatore nel qui e ora. Non solo: ogni partita è legata all'altra senza alcuna cesura, senza nemmeno passare dal metaforico "via" della schermata principale. The Cosmic Wheel Sisterhood è una ghirlanda di possibilità molteplici, difficilmente esauribili, al netto di alcuni cali di ritmo nel corso dell'avventura.
Dal punto di vista grafico, The Cosmic Wheel Sisterhood si pone in netta continuità con la piacevole pixel art già messa in campo da Deconstructeam in passato; ci è spiaciuto assistere ad alcuni glitch visivi - piuttosto frequenti nella parte finale delle nostre partite - che hanno diminuito la godibilità dell'esperienza. Piacevolissime le strizzate d'occhio ai lavori passati del team e non solo: anche Hotline Miami e altri videogiochi fanno capolino in riferimenti mai scontati o banali. La colonna sonora ambient fa un buon lavoro, ma avremmo desiderato, nel complesso, una maggior presenza delle musiche nell'arco dell'avventura, spesso piuttosto silenziosa.
Conclusioni
Deconstructeam confeziona un'ottima avventura narrativa nel segno di un mazzo di tarocchi cosmici apertissimi alla creatività del giocatore. Se la meccanica di creazione resta fin troppo ermetica nei suoi risultati, si può essere certi che The Cosmic Wheel Sisterhood avrà, sempre e in ogni caso, qualcosa di interessante da dire, grazie al livello eccellente di scrittura e alle interessanti premesse di trama messe in campo dal team. Forse Jordi De Paco e soci avrebbero potuto essere più incisivi in alcune occasioni, ma le peripezie di Fortuna e della sua congrega stregonesca restano affascinanti e invogliano a svolgere ben più di una partita nel cosmo profondo.
PRO
- L'idea di creare tarocchi è nuova e originale
- Le vicende di Fortuna e delle streghe sono sempre interessanti
- Nel complesso, la direzione artistica risulta azzeccatissima
CONTRO
- I risultati della creazione delle carte sono poco chiari, e ciò può impedire di effettuare scelte davvero diverse nelle partite successive
- In alcune occasioni, la scrittura va meno a fondo di quanto potrebbe
- Alcune problematiche tecniche da rivedere