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The Dark Pictures: Man of Medan, la recensione

La recensione di The Dark Pictures: Man of Medan, nuova avventura horror realizzata dallo studio britannico Supermassive Games

RECENSIONE di Davide Spotti   —   28/08/2019
The Dark Pictures Anthology: Man Of Medan
The Dark Pictures Anthology: Man Of Medan
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Man of Medan di cui leggete la recensione è la nuova esperienza horror di Supermassive Games, lo studio di sviluppo già noto per aver realizzato Until Dawn. La compagine britannica ha messo insieme una nuova esperienza fondata su bivi narrativi, frequenti jump scare e numerosi epiloghi nei quali il destino dei personaggi coinvolti si palesa con esiti variabili. L'opera si colloca nel più ampio contesto dalla Dark Pictures Anthology, di cui questa avventura rappresenta il primo tassello. Ciò però non deve trarre in inganno: diversamente da quanto accade in altri contesti, questa volta non abbiamo a che fare con il primo episodio di una storia suddivisa a puntate, ma piuttosto con un'avventura auto conclusiva, che sarà accomunata ai futuri capitoli solo ed esclusivamente per quanto riguarda l'approccio alle fonti d'ispirazione e la struttura interattiva. Per mettere insieme Man of Medan, gli sviluppatori hanno infatti attinto a piene mani da un ampio background di storie folkloristiche e leggende metropolitane, che sono alla base di questo e degli altri sette titoli previsti in futuro.

Storia: una vacanza all’insegna dell’orrore

Dopo il breve prologo, ambientato alla fine degli anni '40 dalla prospettiva di due giovani soldati, la storia di Man of Medan si trasferisce rapidamente nel tempo presente, dove cinque ragazzi si apprestano a trascorrere un'emozionante vacanza a nord della Polinesia francese. Un'esperienza tutta a base di escursioni in barca e immersioni subacquee, alla fervente ricerca di relitti non ancora identificati dalle autorità locali. Nel cast ritroviamo Shawn Ashmore (già noto agli appassionati di videogiochi per il suo ruolo in Quantum Break) nelle vesti dello spigliato Conrad, mentre ad Arielle Palik è stato affidato il ruolo di Julia. Gli altri protagonisti del racconto sono Alex (Kareem Tristan Alleyne) e Brad (Chris Sandiford), due fratelli diametralmente diversi sia nella prestanza fisica che nel carattere. E poi c'è Fliss (interpratata da Ayisha Issa), la skipper dell'agile Duke of Milan, incaricata di accompagnare il danaroso gruppo nella sua prima uscita in mare. Sullo sfondo delle vicende si staglia la figura del Curatore, interpretato dall'attore inglese Pip Torrens. L'uomo funge sostanzialmente da guida e voce narrante e ricomparirà anche in tutti i futuri racconti appartenenti alla Dark Pictures Anthology. Questo singolare personaggio interviene a più riprese nel corso dell'avventura, limitandosi a commentare l'andamento della partita e talvolta dispensando generici consigli su come sarebbe preferibile procedere con le decisioni successive.

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Gli eventi narrati nel gioco si svolgono prevalentemente a bordo della SS Medan, una nave da guerra risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rimasta misteriosamente attraccata nel bel mezzo del Pacifico senza apparentemente ospitare sopravvissuti a bordo. Per l'occasione Supermassive ha cercato di riprodurre nei minimi particolari le caratteristiche distintive del vascello, caratterizzato dalla presenza di moltissimi corridoi, anguste cabine e poche zone comuni di più ampio respiro. È evidente l'intento di immergere il fruitore in un contesto claustrofobico, nel quale è difficile pensare di poter sfuggire alla minaccia che incombe in quel luogo dimenticato. Pur trovando l'idea interessante, troviamo che la scelta di collocare il giocatore in un ambiente di proporzioni così circoscritte abbia in parte minato l'imprevedibilità delle situazioni che si configurano nel corso progressione narrativa. Gli spazi della nave fantasma finiscono per assomigliarsi tutti quanti, contribuendo a ridurre notevolmente il campo visivo e talvolta a vanificare la varietà dei jump scare proposti.

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Trofei PlayStation 4

I Trofei di Man of Medan sono nel complesso 31, in prevalenza nascosti poiché legati allo svolgimento della trama. Alcuni obiettivi sono legati alla raccolta di segreti e al completamento della storia anche in condivisione con altri giocatori, altri prevedono di salvare o viceversa sacrificare tutti i protagonisti della vicenda.

Gameplay: dialoghi, percorsi alternativi, modalità cooperativa

Alla base del gameplay di Man of Medan ci sono i dialoghi intrattenuti dai personaggi e le differenti risposte impartite dal giocatore possono portare gli eventi verso esiti diametralmente diversi. Ciascuna conversazione dà accesso a due alternative contrapposte, affiancate da una terza opzione che prevede di rimanere in silenzio. Accedendo al menù di gioco si può tenere traccia del rapporto che intercorre tra i compagni d'avventura, che varierà proprio in relazione alle decisioni effettuate e all'atteggiamento mantenuto durante le conversazioni. Per avere sempre un quadro generale delle decisioni più rilevanti è anche possibile accedere alla Bussola Morale, dove appunto viene tenuta traccia degli eventi dai quali scaturiranno conseguenze tangibili. Come avrete già intuito, in Man of Medan l'interazione è stata deliberatamente ridotta all'essenziale, basandosi in buona sostanza sull'osservazione di singoli oggetti, l'apertura di porte, nonché la presenza di sporadici quick time event nei quali bisogna premere pulsanti con il dovuto tempismo nelle fasi più concitate. Come per Until Dawn non sono stati introdotti né puzzle né enigmi da risolvere per accedere a nuove aree oppure recuperare oggetti fondamentali.

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Durante l'esplorazione ci si imbatte anche nelle Premonizioni, particolari dipinti che una volta osservati danno accesso a una rapida visione del futuro, suggerendo ciò che potrebbe accadere a un determinato personaggio di lì a poco. Attraverso questi indizi è quindi possibile ricevere suggerimenti che se interpretati nel modo giusto permettono di valutare meglio le scelte da intraprendere. In alcune fasi si attiva il mini gioco denominato "Mantieni la calma", nel quale ci viene richiesto di premere un pulsante andando a ritmo con le pulsazioni cardiache del personaggio, rappresentate sullo schermo sotto forma di elettrocardiogramma. Man of Medan presenta una longevità nell'ordine delle cinque ore di gioco circa, ma a prescindere dalla durata molto limitata della vicenda, ciò che non ci ha pienamente convinto è soprattutto la carenza di cambi di ritmo e situazioni sufficientemente accattivanti che possano stimolare il giocatore ad effettuare una nuova partita per scoprire i percorsi alternativi. Peraltro, sebbene le varianti incluse dagli sviluppatori siano molto numerose, appare evidente anche che alcune di esse abbiano in definitiva una portata e una rilevanza limitate nell'economia complessiva del racconto.

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L'esperienza single-player è tuttavia solo uno dei possibili approcci al gioco, perché in realtà Man of Medan può essere liberamente fruito anche in compagnia di altre persone. Selezionando la modalità Serata al Cinema si ha modo di sperimentare la storia in compagnia di amici e famigliari, rimanendo comodamente seduti nel salotto di casa. In questo caso non si deve far altro che introdurre il numero dei partecipanti - da un minimo di due fino a un massimo di cinque - per poi assegnare a ognuno di essi uno o più protagonisti. A quel punto sulla schermata verrà indicato il nome del giocatore incaricato di prendere in mano il pad ed effettuare le sue scelte. Un'ulteriore alternativa ci è data dalla cooperativa online, con la quale è possibile fruire la storia insieme a un amico connesso in rete. Per accedere a questa modalità è indispensabile invitare un utente presente nella propria lista amici e necessariamente in possesso di una copia del gioco, poiché non è stato previsto uno strumento analogo al Buddy Pass di A Way Out. In entrambe le esperienze le situazioni vissute dai giocatori saranno identiche a quelle proposte dal single player, tuttavia accedendo alla co-op online la particolarità è data dall'impossibilità di conoscere concretamente le scelte effettuate dall'altro partecipante. A livello tecnico Man of Medan è stato realizzato utilizzando l'Unreal Engine 4 e ha posto prevedibilmente l'accento sull'espressività dei volti. Durante il nostro giocato abbiamo riscontrato alcune cali di fluidità nelle sequenze d'intermezzo e qualche sporadico ritardo nel caricamento di alcune texture. Nella norma la qualità del doppiaggio in italiano.

Man Of Medan 05

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (11)
6.0
Il tuo voto

Man of Medan mette sul piatto una formula già vista e collaudata, pur palesando alcune evidenti incertezze di fondo. L'idea di ambientare il gioco a bordo di una nave fantasma - prendendo spunto dalla misteriosa vicenda della SS Ourang Medan - è interessante, ma ci saremmo attesi una maggiore incisività della componente horror, nonché una migliore capacità della storia di donare emozioni forti, seppur condensata in poche ore. Per quanto la modalità cooperativa garantisca un'inedita variazione sul tema, e l'opera sia sostenuta da un ampio spettro di scelte legate alla sorte dei personaggi, riteniamo che si sia compiuto un passo indietro rispetto ad Until Dawn. Il contraltare è costituito dal prezzo, che potrebbe rappresentare un incentivo all'acquisto per quella nicchia di pubblico ancora interessata al genere.

PRO

  • Molti percorsi alternativi
  • La cooperativa online
  • La modalità Serata al Cinema

CONTRO

  • Interazione ridotta al minimo
  • Ritmo blando e poche situazioni di reale tensione
  • Longevità limitata