Incontri pacifici
Queste sono le premesse del convincente –seppur non molto sviluppato- plot di The Incredible Hulk: Ultimate Destruction, che stavolta non è fortunatamente invasivo come nel precedente tie-in. Se in quel caso infatti il giocatore si trovava costretto a dover affrontare noiose e approssimative sezioni stealth nei panni di Bruce Banner, in questo nuovo titolo tutta l’attenzione è incentrata sul bestione verde e sulla sua capacità di distruggere ogni cosa che gli capiti davanti. La stragrande maggioranza dell’enfasi ludica nella creazione Radical è infatti posta sul combattimento e sull’obliterazione di elementi dello scenario, che sono diversi e il cui ruolo all’interno dell’economia di gioco è più importante di quanto sarebbe lecito pensare. Ma andiamo con ordine: The Incredible Hulk: Ultimate Destruction si potrebbe descrivere come un moderno beat’em up a scorrimento tridimensionale, ambientato in due grandi aree free roaming (la città e le badlands) all’interno delle quali il nostro bestione verde è chiamato a compiere una trentina di missioni dagli obiettivi effettivamente un po’ limitati: a scanso di qualche eccezione, il gioco chiede quasi sempre all’utente di portarsi dal punto A al punto B e lì distruggere una particolare cosa, sia questa un nemico, un edificio o altro. Tuttavia, è il modo col quale simili imprese vanno compiute che rende l’oggettiva modestia della struttura ludica del prodotto più tollerabile (perlomeno inizialmente). Hulk è infatti fornito di una vasta serie di mosse offensive, divise fra semplici ma spettacolari combo fisiche e fra varie interazioni con i numerosi elementi dello scenario. Oltre a poter raccogliere e lanciare sostanzialmente ogni oggetto che gli capiti tra le mani (alberi, automobili, rocce eccetera), Hulk è inoltre capace di sfruttarne alcuni per “creare” delle vere e proprie armi: ecco quindi che spaccando in due un camion si otterranno dei pittoreschi guantoni di metallo, mentre da batterie di missili e da insegne sferiche di pompe di benzina si potranno ricavare rispettivamente un lanciarazzi ed una mortale palla da bowling. E questi sono solo alcuni esempi delle abilità che è possibile sbloccare spendendo i punti guadagnati dalla quantità di distruzione causata. Quando si dice istigazione al crimine, insomma.
Verde è bello
Come accennato prima, però, la quantità di mosse e di possibilità di interazione con lo scenario non sono del tutto sufficienti a mantenere alto il livello di divertimento durante tutto il corso del gioco, peraltro piuttosto breve (una decina scarsa di ore). Un sollievo in questo senso è rappresentato dalle numerose missioni secondarie Sfida sparse all’interno dei due grandi livelli: trattasi di sotto-quest che premiano il giocatore con notevoli quantità di punti previo superamento di determinate prove, come il lancio del camioncino, il bowling con le auto al posto dei birilli, il golf con una gru come mazza e così via. Tutto molto simpatico, certo, ma rimane la sostanza di un prodotto effettivamente un po’ limitato, che pare vivere adagiato sul suo piglio spettacolare e fracassone. Inoltre, The Incredible Hulk: Ultimate Destruction non si rivela propriamente il massimo in termini di cura dei particolari, con un sistema di controllo e di telecamere che fanno storcere un po’ il naso e con degli accorgimenti a livello di menu e di caricamenti davvero poco ortodossi. Peccati tutto sommato venali, che però uniti ai limiti sopra descritti frenano notevolmente l’ascesa del titolo Radical verso valutazioni più elevate. Dal punto di vista meramente tecnico, invece, The Incredible Hulk: Ultimate Destruction svolge un lavoro più che discreto, riuscendo bene soprattutto nella creazione di scenari vasti e ricchi di nemici da affrontare ed oggetti da raccogliere e/o distruggere, il tutto sacrificando poco o nulla sull’altare del framerate ed offrendo alla vista una cosmesi pulita e gradevole. Particolarmente convincenti risultano la modellazione del verde protagonista –dotato inoltre di animazioni davvero ben realizzate- e gli effetti dei colpi dello stesso sullo scenario, con buchi, esplosioni e quant’altro a scandire il passaggio del bestione. Buono anche il sonoro in game, così come le musiche che accompagnano l’azione, mentre il doppiaggio in italiano delle cutscenes non è certamente tra i migliori mai ascoltati.
Commento
The Incredible Hulk: Ultimate Destruction è un titolo piacevole e divertente, spettacolare per come riesce bene a portare su schermo la furia distruttiva del bestione verde e certamente lodevole per la quantità di mosse e di missioni Sfida messe a disposizione dell’utente. Tecnicamente valido, il prodotto Vivendi Universal mostra però decisamente il fianco in alcuni aspetti, fermandosi ad una valutazione globale soltanto discreta. A fianco di alcune incertezze a livello di gestione della telecamera e del sistema di controllo e di soluzioni assolutamente opinabili circa le schermate dei menu ed i caricamenti, il limite più grosso di The Incredible Hulk: Ultimate Destruction è certamente rappresentato dalla sua intrinseca ripetitività, peraltro accompagnata da una longevità piuttosto ridotta.
- Pro:
- Tecnicamente valido
- Molto divertente nel primo periodo
- Grande quantità di mosse ed abilità speciali
- Contro:
- Schema di gioco oggettivamente limitato
- Longevità ridotta
- Alla lunga ripetitivo
Dopo il non esaltante tie-in della pellicola di Ang Lee sul gigante verde, Radical Entertainment torna ad occuparsi dell’alter-ego di Bruce Banner con questo The Incredible Hulk: Ultimate Destruction. Slegato da obblighi di fedeltà verso il suddetto film, il nuovo nato in casa Vivendi Universal pesca dal fertile terreno della produzione fumettistica a livello di storyline, con personaggi sicuramente conosciuti dagli appassionati quali il Dr. Samson -fedele amico di Bruce- e la perfida spia Emil Blonsky. Ed è proprio quest’ultimo a dare il la al plot di Ultimate Distruction, mettendo a ferro e a fuoco il rifugio di Banner e venendo a contatto egli stesso con i micidiali raggi gamma...