Parola d’Ordine: Continuità
Da quello che si è visto fino ad oggi e dalle dichiarazioni ufficiali fatte dai programmatori di Gearbox è piuttosto lampante che Earned in Blood avrà una continuità praticamente totale con Road To Hill 30, sia dal punto di vista cronologico/narrativo (tanto che un quarto di gioco circa dovrebbe farci rivivere la parte finale del primo episodio ma dalla prospettiva del Sergente Joe "Red" Hartsock, uno dei membri della squadra già vista in RtH30) che nella parte più propriamente strutturale. Ecco quindi che, oltre allo stesso motore grafico (comunque ritoccato per avere un appeal visivo ancora migliore grazie a texture più rifinite, nuovi effetti luce ed altri abbellimenti vari) la formula mista strategia + azione viene riproposta in tutto il suo fascino. Chiaramente, come tutti i programmatori dovrebbero fare, Gearbox ha ascoltato con attenzione il feedback della community e ha deciso di implementare nel gioco alcune nuove features come nuove armi fra cui il devastante cacciacarri M10 “Wolwerine”, oltre ad aver notevolmente affinato (almeno secondo quanto affermato dagli stessi programmatori) l’intelligenza artificiale per combattimenti più impegnativi e dinamici da affrontare anche in nuovi background come ambientazioni urbane dal raggio piuttosto limitato (ed io comincio già a sudare pensando ad alcune situazioni di Road to Hill 30…).
In Earned in Blood si conferma l’interesse di Gearbox a dare una forte componente multiplayer al loro prodotto
La guerra in compagnia
In Earned in Blood si conferma l’interesse di Gearbox a dare una forte componente multiplayer al loro prodotto. Se nuove mappe con relative nuove missioni per il gioco in compagnia erano praticamente scontate, ben più sorprendenti sono le novità per quanto riguarda la modalità cooperativa: per prima cosa, questa volta potremo anche controllare le armate tedesche ed inoltre ci saranno delle cosiddette “Defense Missions” in cui invece di attaccare, per una volta, dovremo difendere il nostro avamposto da ondate sempre più grandi di avversari.
Solo un data disk?
L’uscita così ravvicinata fra Road To Hill 30 e questo Earned in Blood potrebbe far pensare ad un semplice add-on di Brothers in Arms. Come abbiamo già affermato nei paragrafi precedenti, effettivamente sono tanti gli elementi di continuità fra i due episodi. Al tempo stesso però si ha la sensazione che i programmatori di Gearbox abbiano curato in modo quasi maniacale questo nuovo capitolo di BiA per soddisfare in modo adeguato i milioni di fans sparsi per il mondo del loro titolo di successo. Senza azzardare affatto un giudizio definitivo, è comunque prevedibile che la serie confermi in pieno il suo successo sia in termine di vendite che di critiche positive.
Senza ombra di dubbio, Brothers in Arms è stato uno dei più grandi successi in termini di vendite e di recensioni lusinghiere di questa prima parte del 2005. La produzione Gearbox – Ubisoft ha riportato per l’ennesima volta i videogiocatori nella Seconda Guerra Mondiale ma in modo leggermente meno convenzionale rispetto ai suoi concorrenti: più che un kolossal cinematografico infatti, BiA a differenza di Medal of Honor e/o Call of Duty, dal punto di vista narrativo, ricorda le pellicole belliche in cui la guerra viene raccontata in tutta la sua reale crudezza e tragedia mentre sotto il profilo del gameplay, si può considerare come un ottimo esperimento di contaminazione fra shooter e strategici: come chi ci ha giocato sa bene, l’elemento tattico è così importante che i programmatori hanno giustamente implementato la possibilità di visualizzare il campo di battaglia dall’alto in una sorta di mappa strategica in cui potremo vedere tutte le posizioni dei nostri uomini e di quelli avversari.
Con queste ottime premesse per un brand capace di imporsi all’attenzione del pubblico sin dal suo primo episodio, era praticamente certo che avremmo avuto una continuazione di BiA
Con queste ottime premesse per un brand capace di imporsi all’attenzione del pubblico sin dal suo primo episodio, era praticamente certo che avremmo avuto una continuazione di BiA. Senza alcun elemento numerico aggiuntivo (ad oggi non sappiamo dirvi se arriverà mai un numero 2 o se si proseguirà sempre con un sottotitolo diverso), a fine anno, su Playstation2 2, PC ed Xbox (per il momento non è stata rilasciata alcuna notizia su di una possibile versione per Xbox 360) ci potremo trovare fra le mani “Earned in Blood” in cui avremo un compito da non prendere sottogamba: andare oltre Carentan (la città liberata nel primo episodio) e liberare tutta la Normandia!