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Thief 2

RECENSIONE di La Redazione   —   27/04/2001
Thief 2: The Metal Age
Thief 2: The Metal Age
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Per chi non conoscesse Thief, esso fu semplicemente il primo riuscitissimo tentativo di fare qualcosa di diverso con un motore da tipico Fist Person Shooter. Infatti nei Thief, anzichè andare in giro a sparare (almeno prevalentemente), il compito del giocatore sarà quello (come si intuisce dal titolo del resto) di introdursi inosservato nelle varie abitazioni e sottrarre da questa oggetti vari. Per fornire un'esperienza adatta alle aspettative del giocatore il motore di Thief è stato costruito per l'occasione. Infatti una delle sue caratteristiche principali è quella di porre l'attenzione su due caratteristiche prevalentemente non sfruttate dalla maggioranza dei motori e cioè l'illuminazione e la propagazione del suono. L'obiettivo principale di un ladro è appunto quello di passare inosservato, e logicamente per gli addetti al mestiere (almeno dell'epoca) è necessario evitare di passare dove vi è molta illuminazione. Infatti l' "HUD" del gioco mostra una sorta di "gradiente" della luce che vi fa capire "quanto" siete illuminati. A seconda della quantità di illuminazione, le guardie potrebbero vedervi o meno. L'altro fattore, quello del suono, è altrettanto importante, infatti oltre a passare inosservati, dovrete anche assicurare che le guardie non riescano a sentirvi. Questo fattore è influenzato da una serie di caratteristiche e cioè la velocità con cui camminate e il tipo di materiale sul quale vi muovete. In sostanza se correrete in una stanza perfettamente illuminata, col pavimento di marmo, probabilmente la vostra carriera non durerà molto. Per aiutarvi nel vostro mestiere avrete una serie di strumenti come grimaldelli, frecce con la punta piena d'acqua, utili per spegnere le torce, frecce con una corda attaccata, etc. etc.

Tecnicamente, il gioco usa lo stesso identico motore usato in Thief 1 (e riadattato per System Shock 2). Nulla è cambiato per quanto riguarda la grafica.. se non ci fosse scritto Thief 2 sulla scatola, a maggior ragione il gioco potrebbe sembrare un gigantesco mission pack per Thief 1. Comunque... "qualcosa è cambiato", e infatti a causa dell'avanzamento tecnologico che intercorre tra i due episodi, in Thief 2 dovrete fare i conti anche con degli aggeggi simili a telecamere, cosa che ai più sicuramente ricorderà System Shock, in quanto il funzionamento delle stesse è identico a quello di SS.

Dove troviamo i cambiamenti veri e propri, è nello stile delle missioni. In Thief 1 avevamo una serie di missioni ambientate perlopiù in lussuose ville o altri luoghi del genere, e un altro genere di missione ambientato in catacombe, città abbandonate e altri luoghi più "misteriosi". Molti fan del primo episodio si sono lamentati di questo ultimo genere di missioni, in quanto vi erano troppi nemici, troppi "mostri" che non erano eliminabili con gli stessi mezzi degli esseri umani e per cui ciò trasformava Thief in una sorta di FPS mal riuscito, a detta di molti. Per cui in Thief 2 questo genere di missioni sarà decisamente assente e il tutto sarà ambientato per la maggior parte in luoghi più "urbani", o per meglio dire più "razionali". Ma oltre a questo cambiamento, la struttura delle missioni ha anch'essa subito un miglioramento. Infatti non si tratterà più di introdursi "semplicemente" nelle varie abitazionie e sottrarre questo o quell'oggetto, ma il modo in cui ciò verrà fatto acquista notevole spettacolarità, passando dalle "entrate alla batman" (con tanto di freccia-corda lanciata su una balconata) alle fughe più precipitose.

Lo stile di gioco è quindi decisamente diverso dalla maggiorparte degli FPS, in Thief 2, naturalmente non potrete pensare di uccidere tutti coloro che incontrerete ma agire perlopiù d'astuzia (almeno se siete delle persone serie e giocate ad un adeguato livello di difficoltà in cui sarà mandatorio non uccidere le persone. Infatti in Thief, i livelli di difficoltà non influenzano tanto la difficoltà dei nemici, ma il numero di obbiettivi da raggiungere per completare la missione. Ad un basso livello di difficoltà dovrete solitamente raggiungere un obbiettivo principale e fuggire. Al più alto avrete un certo numero di obbiettivi secondari aggiuntivi, oltre al sopracitato fatto di non uccidere nessuno). Infatti la maggior parte delle volte se verrete sorpresi da qualche guardia avrete poche possibilità di cavarvela. Ma come può riuscire quindi un ladro nella sua missione? Beh dovrete principalmente studiare il percorso delle varie guardie presenti nell'edificio e se necessario procedere a stordirle, avvicinandosi senza far rumore (o essere visti da qualche altra guardia) e procedere quindi a nascondere il corpo in qualche zona ben riparata. Il gioco insomma consiste nell'aggirarsi per la zona senza essere visti, fare troppo rumore (tale da richiamare l'attenzione delle guardie), questo per quanto riguarda le missioni in cui dorete rubare qualche oggetto, ma sono anche presenti altre in cui gli obbiettivi sono molto variati. Insomma state pure tranquilli, non dovrete ripetere la stessa cosa fino alla fine del gioco, in missioni che di diverso hanno solo l'ambiente. Gli ambienti in cui vi muoverete non sono realizzati eccellentemente dal punto di vista della qualità grafica, ma dal punto di vista dei "contenuti" sanno (ancora) valere, benchè il motore di Thief 1 abbia i suoi anni oramai. Infatti questo genere di ambientazione, quali ville medioevali e altre abitazioni non sono certo rappresentati molto spesso con una certa qualità, soprattutto se si conta il fatto che l'ultimo gioco di ruolo (i giochi che sicuramente hanno più probabilità di rappresentare questi ambienti) in prima persona che permetteva di entrare nelle abitazioni fu Daggerfall.

Thief 2 è quindi un gioco che risulterà molto bello per chi ha giocato il primo episodio e per chi piacesse questo genere di azioni, che per alcuni possono risultare altamente spettacolare (insomma io personalmente trovo l'aggirarsi inosservati molto bello e coinvolgente) per chi invece cercasse più azione il tutto può diventare estremamente noioso o addirittura frustrante, perchè un piccolo errore può far fallire la vostra missione, soprattutto agli alti livelli di difficoltà, dove sarete impossibilitati dall'uccidere qualcuno, e se verrete sorpresi, non potendolo uccidere, dovrete molto spesso ricaricare l'ultima posizione salvata. La frustrazione in se stessa viene soprattutto dal dover aspettare un periodo di tempo che è abbastanza lungo anche su computer di fascia "media" (cioè il mio P2 400 con 128 MB RAM). Insomma se dovrete ricaricare, scordatevi la frazione di secondo impiegata da Half-Life, ma preparatevi per tempi che si aggirano sul minuto o giù di li. Per il resto, è un gran gioco, forse un pò più facile rispetto al precedente, e forse dalla trama anche un pò meno coinvolgente, essendo stato rimosso l'elemento "irrazionale". Quindi Thief 2 è quel che si definisce "more of the same", in quanto fu il primo ad essere stata la vera rivoluzione (...inascoltata, visto che Thief è l'unico titolo di questo tipo), Thief 2 ha ricalcato gli stessi passi non offrendo nulla che sia esageratamente nuovo o innovativo. E sarà per Thief 3 che si prospettano veri e drastici cambiamenti.

Il nuovo capitolo delle avventure di Garret, lo vede muoversi all'interno di una nuova era: the Metal Age, l'era del metallo. Infatti una volta sventata la minaccia degli Hammerites, Garrett è tornato al suo mestiere, quello del "miglior ladro che il mondo non abbia mai visto". Ma ben presto si troverà coinvolto negli intrighi di una nuova "setta" originatasi (e giudicata come movimento "eretico" dagli stessi) dagli Hammerites, e cioè i Mechanists, una setta che vede nelle macchine in tutto ciò che vi è collegato una manifestazione del "Builder", la divinità o presunta tale che era profetizzata dagli Hammerites. Questa scelta risponde alle esigenze "razionalistiche" che erano sorte durante il primo episodio.