Nel profondo degli abissi...
Undertow è uno sparatutto a scrolling laterale, dal costo di 800 punti, che al primissimo approccio può ricordare nel gameplay Geometry Wars e i tanti derivati che hanno adottato il sistema di controllo con doppio analogico, nel quale il sinistro è delegato ai movimenti e il destro allo sparo. L’ambientazione è sottomarina, con evocative location di quel mondo sommerso che è diventato, nell’apocalittica visione degli sviluppatori, la nostra Terra. Ecco quindi che è possibile vestire i panni di tre diverse fazioni in lotta tra loro, rispettivamente chiamate Umani, Nemo e Atlantide. Scopo del gioco sta nel occupare e mantenere il controllo delle basi sparse nei livelli, facendo così perdere ai nemici dei punti fino a raggiungere lo zero e dando quindi la vittoria al proprio gruppo. Un concept molto semplice ed immediato, così come lo è il sistema di controllo che oltre ai già citati stick analogici affida solamente ai grilletti altre funzioni, nello specifico lo scatto rapido e il rilascio di bombe. Ma semplice non significa semplicistico, ed infatti i ragazzi di Chair Entertainment hanno aggiunto un elemento strategico, che di fatto permette ad Undertow di fare quel passo in più capace di renderlo un prodotto di qualità. Ci riferiamo alla facoltà di scegliere tra 4 diverse unità, che si differenziano tra loro fondamentalmente per i valori di velocità nel movimento, agilità e (inversamente proporzionale) potenza di fuoco. La scelta tra una o l’altra può essere effettuata nel momento del respawn o recandosi presso una propria base. Una situazione di questo tipo, già sulla carta intrigante, viene poi esaltata dal level design ideato dagli abili programmatori il quale, in perfetta coesione con la meccanica di gioco, consente di sfruttare le abilità delle differenti unità, creare trappole e sviluppare strategie di attacco e di difesa. L’ampiezza delle ambientazioni e la presenza di cunicoli e scorciatoie fornisce anche una marcata componente esplorativa al tutto, il che non gusta affatto. Di fronte a questa descrizione, è evidente come Undertow sia un prodotto indirizzato fondamentalmente verso il multiplayer online; fino a 16 giocatori possono infatti partecipare a battaglie all’ultimo sangue, favoriti da una organizzazione delle lobby intelligente e da un netcode brillante che limita al minimo la presenza di lag. Anche in single player c’è un po’ di carne al fuoco, nello specifico rappresentata da una campagna organizzata in 15 missioni affrontabile anche in co-op, che consente di migliorare la propria familiarità col gameplay. Peccato che sia veramente molto breve, rivelandosi quindi poco più che una parentesi all’interno del grande arrosto del multigiocatore.
Con le pinne fucile ed occhiali
Undertow è quindi un prodotto immediato, divertente e con una curva di apprendimento abbastanza dolce, fattore quest’ultimo tutt’altro che di secondo piano nel caso di giochi multiplayer online. Inoltre la buona profondità e la possibilità di scoprire nuovi elementi all’interno dei livelli da usare a proprio vantaggio rende la fatica di Chair Entertainment senza dubbio meritevole di attenzione. Detto questo, sarebbe esagerato affermare che Undertow sia un piccolo capolavoro privo di difetti; l’azione durante le battaglie, specialmente quando ci si avvicina al limite di 16 giocatori contemporaneamente, diventa pericolosamente caotica e confusionaria, col rischio di allontanare i meno pazienti. Viceversa con pochi utenti si sfiora la solitudine all’interno delle grandi arene di gioco; in tal senso una decina abbondante di persone risulta il numero ideale. Inoltre la componente grafica, pur estremamente curata e particolarmente valida soprattutto considerati i 50 Mb che compongono il prodotto, si affida leggermente troppo a toni neri e scuri; ciò comporta l’effetto collaterale di perdere di vista qualche volta il proprio personaggio (soprattutto su tv non abbondanti in termini di pollici), condannando nella maggior parte dei casi a morte certa. Per ultimo, va citato un difetto purtroppo non imputabile al gioco in sé, ma che di fatto rappresenta un grosso limite di Undertow; ci riferiamo alla scarsa diffusione all’interno della comunità, vuoi anche per il lancio avvenuto senza alcuna spinta pubblicitaria e in un periodo decisamente affollato. E se in un gioco prevalentemente multiplayer è difficile trovare utenti da sfidare online, purtroppo la situazione non è delle più rosee...
Xbox 360 - Obiettivi
Ottenere tutti i punti sarà un’impresa tutt’altro che semplice, ve lo diciamo subito. Si parte dalla necessità di completare la campagna con tutte e 3 le fazioni, anche a livello ultra, fino alla richiesta di raccogliere 1000 uccisioni con le bombe, o addirittura 10.000 complessive.
Commento
Undertow è un interessante, anche se un po’ sopravvalutato, ennesimo esponente della categoria degli “sparatutto a due stick analogici”. Lo sforzo per rendere il gioco meritevole di attenzione c’è, e si denota sotto tutti i punti di vista; un level design curato, una meccanica solida e godibile, una grafica più che gradevole e un netcode molto valido. La discutibile decisione di essere stato lanciato durante un periodo più che affollato per quanto riguarda i giochi disponibili su Xbox 360 ha però purtroppo remato contro alla fatica di Chair Entertainment, che in questo momento può poggiare su una comunità fin troppo risicata per poter garantire il successo e la diffusione di quello che è soprattutto un titolo multiplayer.
Pro
- Gameplay curato e solido
- Netcode valido
- Grafica buona
- A volte troppo confusionario
- Comunità online ridotta
- Qualche problema con le tinte scure