La recensione di Warface: Global Operations conferma come lo straordinario successo di Call of Duty: Mobile abbia spianato la strada a un certo tipo di esperienze sui dispositivi iOS e Android, nello specifico il filone degli sparatutto competitivi. Come tuttavia ci ha insegnato l'ormai imminente Shadowgun War Games, quando la competizione è così forte bisogna provare a diversificare il prodotto, offrire qualcosa di differente per evitare lo scontro diretto.
Ebbene, Warface non sceglie questo approccio e anzi tenta un improbabile assalto frontale contando sulla pur discreta popolarità del brand ma infarcendo il gioco di microtransazioni che hanno un valore non solo estetico bensì anche pratico, mostrando il fianco a risvolti inevitabilmente pay-to-win.
Dal punto di vista strutturale, ci troviamo di fronte a uno shooter a base multiplayer per otto giocatori, dotato di un matchmaking molto rapido che dà vita a partite che si svolgono nell'ambito di due differenti modalità: deathmatch a squadre e Controllo, uno scontro territoriale in cui il nostro obiettivo è quello di conquistare e mantenere tre punti di interesse all'interno dello scenario per totalizzare il punteggio necessario alla vittoria.
Le mappe disponibili sono cinque, tutte di ispirazione moderna, e offrono una discreta varietà visiva, nonché un design dalle dimensioni sufficientemente compatte, in alcuni frangenti anche troppo: capita a volte di ritrovarsi nel punto di respawn degli avversari, ottenendo così un grosso vantaggio. In termini di navigabilità e strategia, ad ogni modo, le ambientazioni appaiono ben realizzate e offrono anche un ottimo livello di dettaglio, al netto di qualche scorcio meno convincente.
Gameplay e pay-to-win
Warface: Global Operations non supporta i controller Bluetooth, quantomeno al momento, ma i comandi touch si rivelano fin da subito precisi e affidabili, con due stick analogici virtuali riposizionabili e un sistema di fuoco automatico che volendo può essere disattivato dalle opzioni, nel caso disponiate di due pollici destri per sparare e muovervi contemporaneamente.
Il gunplay appare discretamente solido, sebbene il feedback delle armi non sia valido come quello visto nei già citati Call of Duty: Mobile e Shadowgun War Games, ed è possibile modificare il setup man mano che si sbloccano nuovi strumenti tra fucili d'assalto, fucili a pompa, mitragliatrici leggere e fucili di precisione.
La gestione dell'energia vitale implica la rigenerazione della stessa quando non veniamo colpiti per qualche istante, ma è soprattutto l'indicatore della corazza a fare la differenza, determinando un time-to-kill tutt'altro che immediato, che dà un po' di respiro anche nelle situazioni più caotiche pur senza strafare.
Il problema, come accennato in apertura, sono i meccanismi pay-to-win che ruotano attorno alle tante microtransazioni presenti. Giocando e vincendo si ottengono tante ricompense che in parte smussano questi spigoli, è vero, ma il fatto stesso che l'armatura (ripristinabile durante le partite solo consumandone un'altra "carica") sia disponibile in quantità limitate, da rifornire solo tramite acquisti in-app con la valuta pregiata, dà un'idea di base di come gli sviluppatori abbiano studiato il sistema di monetizzazione.
Tutto il sistema di potenziamento delle armi e dell'equipaggiamento crea dei vantaggi evidenti nel corso dei match: chi possiede gli strumenti più efficaci vince gli scontri, chi indossa le corazzature più resistenti è difficile da eliminare, e tutti questi aspetti possono essere comprati con il denaro reale: chi spende ha maggiori possibilità di vittoria.
Un vero peccato, perché al di là delle poche modalità e della mancanza di spunti originali ci troviamo di fronte a un prodotto molto ben realizzato sul piano tecnico, giocabile e divertente.
Conclusioni
Warface: Global Operations è un ottimo sparatutto competitivo, sebbene al momento limitato in termini di contenuti: i controlli touch funzionano perfettamente, il matchmaking è rapidissimo e la realizzazione tecnica è inappuntabile. Purtroppo l'approccio scelto dagli sviluppatori per quanto concerne la monetizzazione è molto aggressivo ed è difficile ignorarlo, visto che le armi e l'equipaggiamento possono essere potenziati, oltre che modificati nella pura e semplice estetica, mettendo mano al portafogli: meccanismi che danno vita a inevitabili risvolti pay-to-win, e che speriamo vengano ripensati al più presto.
PRO
- Controlli touch eccellenti
- Ottima realizzazione tecnica
- Matchmaking rapido
CONTRO
- Due sole modalità
- Pay-to-win piuttosto marcato
- Infarcito di microtransazioni