Warhammer: Vermintide II è finalmente approdato su Xbox One dopo l'ottimo riscontro su PC, dove ha superato senza grossi problemi il milione di copie vendute. I motivi di questo successo sono semplici: la formula del gioco, che riprende per molti versi le meccaniche di blockbuster come Left 4 Dead, risulta ancora molto attuale e coinvolgente, specie quando si affrontano le missioni insieme agli amici. I ragazzi di Fatshark non hanno dunque avuto bisogno di rivoluzionare nulla rispetto al primo capitolo, limitandosi ad arricchire il pacchetto di nuove, interessanti sfaccettature (in primo luogo le due specializzazioni da sbloccare per ogni personaggio), un buon numero di mappe, un set di affascinanti nemici inediti e quattro differenti tank che possono fare il proprio ingresso sul campo di battaglia in maniera assolutamente casuale, grazie a un sistema procedurale che determina anche le ondate degli Skaven e che dunque rende ogni partita diversa dall'altra.
La trama di Vermintide 2 comincia subito dopo gli eventi dell'episodio originale, mettendoci al comando del soldato Markus Kruber in un prologo pensato per fungere da simpatico tutorial, ma che chiarisce narrativamente come i cinque eroi siano fuggiti dalle prigioni delle forze nemiche per rifugiarsi nella fortezza di Helmgart, nuovo hub da cui poter accedere alle missioni, sia in modalità single player (con i compagni controllati dall'intelligenza artificiale) che in modalità multiplayer. Quest'ultima richiede un abbonamento a Xbox LIVE Gold per poter funzionare, ma si tratta tuttavia dell'unico prezzo che dovrete eventualmente pagare, perché se possedete Xbox Game Pass il download del gioco sarà gratuito: una mossa davvero indovinata per un'esperienza che ha ovviamente bisogno di molti utenti online al fine di esprimere tutto il proprio potenziale.
Gameplay e classi
Come accennato in apertura, Warhammer: Vermintide II non rivoluziona in alcun modo il gameplay a cui i fan del primo capitolo erano abituati: selezionata una fra le missioni disponibili (o affidandosi a una scelta random), ci si trova a esplorare un ampio scenario spesso pieno di nemici, con zone in cui bisogna attivare interruttori e difendere la posizione da ondate pressoché infinite di Skaven e di altre tipologie di avversari. Non mancano neppure stavolta le situazioni in cui si finisce ostaggio di un predatore e bisogna attendere di essere aiutati da un compagno, così come è rimasta uguale la gestione delle pozioni e dei kit di pronto soccorso, che è possibile utilizzare su di sé oppure per curare i nostri amici. La differenza più rilevante va dunque individuata nel sistema di classi disponibili per ognuno dei cinque eroi di Vermintide II: ottenendo sufficiente esperienza, potremo sbloccare un nuovo "mestiere" per il nostro personaggio e selezionarlo per ottenere un approccio al combattimento differente.
Il nano Bardin Goreksson può in tal modo diventare uno Spaccaferro o uno Sventratore, ad esempio, mentre Sienna Fuegonasus si può trasformare in una Piromante o in una Fuori Controllo, lo stadio in cui i suoi poteri legati al fuoco hanno preso il sopravvento. Gli autori si sono insomma presi qualche libertà rispetto al "lore" di Warhammer, ma questa feature garantisce effettivamente una maggiore varietà, di fatto moltiplicando le nostre opzioni in termini di personaggi e spingendoci a macinare ore e ore per poter sperimentare tutte le possibili combinazioni, da coniugare naturalmente all'equipaggiamento, al crafting e al rinnovato sistema di loot, più semplice e immediato rispetto al passato. Preferite un combattente lento ma poderoso oppure uno scattante e letale dalla distanza? Quali che siano i vostri gusti, troverete la soluzione più adatta.
Struttura, scenari e nemici
Warhammer: Vermintide II include tredici scenari, e la differenza rispetto al precedente episodio appare evidente fin dalle prime battute. Fatshark è infatti riuscita ad ampliare e arricchire le ambientazioni, che pur ricorrendo a qualche barriera invisibile e a un approccio in stile "compartimenti stagni" offrono un colpo d'occhio notevole, specie quando si gioca su di uno schermo Ultra HD. Alcuni paesaggi risultano davvero suggestivi e ci viene fornito qualche momento per apprezzarli con relativa calma, prima che l'immancabile orda di nemici faccia diventare la situazione esplosiva. Da questo punto di vista il già citato sistema di generazione casuale delle ondate contribuisce in maniera importante alla varietà dell'esperienza, mantenendo la tensione sempre alta visto che non sapremo mai quando verremo attaccati con maggiore violenza dalle truppe ostili o da un inaspettato boss.
Ci si trova dunque a improvvisare, cercando di impiegare al meglio le caratteristiche del proprio personaggio e supportando i compagni, specie quando sono in difficoltà. A tal proposito, in occasione di questa seconda recensione abbiamo scelto di riscoprire la focosa Sienna: un personaggio davvero affascinante, che può svolgere tanto il ruolo di "punta" quanto stare nelle retrovie a bersagliare gli avversari con i suoi proiettili infuocati. Proprio per quanto riguarda le truppe nemiche, troveremo ad attenderci unità molto diverse rispetto ai soliti Skaven, talvolta corazzate, che non mancheranno di darci del filo da torcere, mettendo sotto esame la nostra padronanza delle manovre evasive. A essi si aggiungeranno boss enormi e molto resistenti come il Troll della Bile, che non solo infligge danni importanti con i propri colpi ma può anche vomitare bile velenosa; oppure l'Abominio del Caos, una massa informe che con le sue zanne e i suoi tentacolo può rivelarsi assolutamente micidiale.
Obiettivi Xbox One
Warhammer: Vermintide II include cinquanta Obiettivi da sbloccare. Gli achievement più tradizionali sono quelli legati al completamento del prologo e delle singole missioni del gioco ai vari livelli di difficoltà, ma non mancano azioni più complesse, ad esempio il raggiungimento di un certo grado di esperienza con i personaggi, l'ottenimento di armi esotiche, l'impiego estensivo del crafting e così via.
La versione Xbox One
Come da previsioni, Warhammer: Vermintide II ha dovuto fare una sostanziale rinuncia in termini di performance nel passaggio da PC e Xbox One, optando per i 30 frame al secondo in luogo dei sessanta ottenibili in ambiente Windows con l'adeguata componentistica. La sensazione tuttavia è che rispetto al primo capitolo le performance siano state ottimizzate meglio, magari prestando attenzione al frame pacing e all'implementazione del motion blur, al fine di consegnandoci un risultato consistente, che riesce a gestire generalmente bene l'enorme quantità di nemici che affollano lo schermo in alcuni momenti. È un peccato che neppure su Xbox One X si sia pensato di inserire una modalità a 60 fotogrammi, optando invece per i 4K nativi e per un set di texture adeguate a tale risoluzione. In attesa di un'analisi tecnica che chiarisca in modo preciso le differenze rispetto alla versione PC anche in termini di effettistica e distanza visiva, si può dire comunque che il risultato raggiunto non sminuisce in maniera importante la bellezza di alcuni scenari né incide sulla qualità di un gameplay che anche su console si conferma frenetico, divertente e appassionante. Permangono ovviamente i limiti tecnici che avevamo rilevato anche su PC: l'effetto delle fiamme è bruttino, i modelli poligonali dei personaggi rivelano spesso una connotazione old-gen, specie sul fronte di animazioni sacrificate in nome della funzionalità, e ci sono diversi asset inevitabilmente generici nella pur valida composizione delle location. Una nota negativa per quanto riguarda l'interfaccia dei menu: nel passaggio su Xbox One gli sviluppatori avrebbero dovuto ridisegnarla per larga parte, essendo nata con in mente il connubio monitor / mouse.
Conclusioni
Warhammer: Vermintide II si conferma anche su Xbox One un titolo assolutamente solido e divertente, per di più gratuito se possedete Xbox Game Pass. Una scelta, quest'ultima, che garantirà la costante presenza di utenti online con cui interagire nel corso delle appassionanti missioni incluse nel pacchetto. Rispetto al primo episodio la formula non è stata modificata, bensì arricchita di tante interessanti feature (su tutte le classi sbloccabili per ogni personaggio), nuovi nemici e nuovi boss, ma anche ambientazioni più vaste, dettagliate e spesso capaci di regalare un colpo d'occhio non indifferente. È un peccato che il gioco non si spinga oltre i 30 frame al secondo su console, ma si tratta di una mancanza marginale per un prodotto così convincente.
PRO
- La formula funziona ancora benissimo
- Più bello, più ampio, più vario del primo episodio
- Gratuito per i possessori di Xbox Game Pass
CONTRO
- Qualche sbavatura nel sistema di combattimento
- Frame rate dimezzato rispetto alla versione PC
- Interfaccia poco ottimizzata