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World of Goo 2, la recensione del grande ritorno dell'avventura rompicapo che fu pioniera del videogioco indie

A 16 anni di distanza dall'uscita del primo capitolo, tornano le Palle Goo che avevano dato visibilità a un modo diverso di fare e pubblicare videogiochi.

RECENSIONE di Giulia Martino   —   04/08/2024
World of Goo 2
World of Goo 2
World of Goo 2
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Nell'ormai lontano 2008, il mondo dello sviluppo videoludico era profondamente diverso. Valve aveva da poco aperto Steam alla vendita di videogiochi prodotti da terze parti e, all'epoca, la piattaforma non era affollata come oggi: solo 179 giochi vennero pubblicati nello store quell'anno. Fu così che tanti piccoli progetti poterono iniziare ad affacciarsi verso i giocatori senza necessità di supporto da parte di un publisher, figura cruciale quando era necessario curare la distribuzione di copie fisiche in tutto il mondo. Il 2008 fu anche l'anno della disastrosa crisi finanziaria generata dalla bolla dei mutui subprime. Una crisi che di certo non fu avvertita da uno dei grandi protagonisti del 2008 videoludico, un piccolo Davide che, quatto quatto, irrise il grande Golia del videogioco tripla A. Il suo nome era World of Goo.

Creato da Ron Carmel e Kyle Gabler (noti come 2D Boy), World of Goo proponeva ai giocatori una serie di livelli basati sulla simulazione della fisica delle Palle Goo, sfere di melma capaci di strutturarsi nelle forme più stravaganti. Grazie a World of Goo, Carmel e Gabler - ex impiegati di Electronic Arts - guadagnarono una fortuna, reinvestita da Carmel con la costituzione di Indie Fund, e da Gabler con la pubblicazione di giochi con il suo nuovo studio, Tomorrow Corporation. Indie Fund ha fornito fondi a capolavori come Tunic, Hyper Light Drifter e Night in the Woods, contribuendo a portare al pubblico videogiochi di assoluto spessore. World of Goo, però, era rimasto senza un seguito per sedici lunghi anni... Fino a oggi.

Vi raccontiamo il clamoroso ritorno delle palline di melma nella nostra recensione di World of Goo 2.

Una patina d'oro sui vecchi ricordi

World of Goo 2 è stato sviluppato dal duo originale 2D Boy e da un piccolo gruppo di collaboratori. Si inizia con il chiaro intento di giocare con i ricordi dei videogiocatori: la Lunga Strada Succosa, primo capitolo dell'avventura, è un chiarissimo rimando al World of Goo originale. Praticamente identico è il primo livello, così come identica è la richiesta: creare una torre di Palle Goo per fare in modo che le stesse vengano risucchiate da un tubo e portate chissà dove.

Fin dal primo livello, gli sviluppatori di World of Goo 2 giocano in maniera consapevole con i ricordi di chi aveva amato World of Goo nel lontano 2008 e negli anni successivi
Fin dal primo livello, gli sviluppatori di World of Goo 2 giocano in maniera consapevole con i ricordi di chi aveva amato World of Goo nel lontano 2008 e negli anni successivi

E questo dovremo continuare a fare per il resto del gioco - con un numero clamorosamente grande di variazioni sul tema, s'intende. È subito evidente che Carmel e Gabler non hanno voluto scombinare del tutto le carte in tavola - semmai, la volontà è quella di indurre nei giocatori un senso di familiarità, di "ritorno a casa", meticolosamente costruito nei primi capitoli, nell'attesa dell'esplosione dell'originalità di World of Goo 2 nell'ultima parte dell'avventura.

Fa specie guardare i primi livelli: ci si sorprende a pensare che World of Goo 2, a conti fatti, sia del tutto identico rispetto al primo capitolo. È una impressione certamente ricercata da 2D Boy, che ci fa rendere conto di come i nostri ricordi vengano ricoperti dal filtro dorato e meraviglioso della nostalgia. È un miraggio: basta guardare un video del primo World of Goo per capire che il lavoro fatto dagli sviluppatori è, in realtà, colossale, e coinvolge sia il comparto visivo, sia quello sonoro. World of Goo 2 è la miracolosa illusione di un ritorno al passato che, in realtà, era ben diverso da come lo ricordiamo - e il gameplay del secondo capitolo è qui per dimostrarlo.

Palle Goo da tutte le parti

Ben presto iniziano a essere introdotte delle Palle Goo di tipologie differenti rispetto a quelle del primo capitolo. Non mancano alcuni graditi ritorni - qualcuno ha detto "Palle Goo incendiarie"? - ma a stupire sono soprattutto le nuove tipologie di melma, come le Palle Condotto cave, capaci di assorbire ogni liquido con cui vengono a contatto.

In ogni livello c'è una qualche sorpresa capace di dare nuovi utilizzi e significati a ciò che già conosciamo, o qualche novità con cui avere a che fare: che si tratti di puzzle brevi o lunghi, World of Goo 2 ha sempre tanto, tantissimo da dire, e trovare il modo per portare le Palle Goo a destinazione dà vita a un senso di soddisfazione che era intenso nel 2008 e riesce a risultare altrettanto forte anche oggi, nel 2024.

World of Goo 2 è consapevole di sé stesso, del proprio passato e dello stato del mercato videoludico contemporaneo. 2D Boy sa benissimo che il secondo capitolo della serie non potrà mai essere dirompente come il primo, ma non rinuncia a dare fuoco alle polveri e a sfruttare le possibilità fornite dalle nuove tecnologie.

Una delle grandi novità di World of Goo 2 è il massiccio impiego di fluidi: vedere la melma rimbalzare in giro è una meraviglia (ma anche un tormento nei livelli più complessi...)
Una delle grandi novità di World of Goo 2 è il massiccio impiego di fluidi: vedere la melma rimbalzare in giro è una meraviglia (ma anche un tormento nei livelli più complessi...)

La gestione della fisica dei liquidi in tempo reale, soprattutto: ecco allora cannoni che sparano melma - fiumi di melma! - ai quattro venti, con un dinamismo che si fa sfacciato e senza confini nei livelli avanzati del gioco, e in particolar modo nel clamoroso quarto capitolo di World of Goo 2.

Satira, umorismo, critica

Carmel e Gabler non hanno perso il loro tocco magico per la satira. In World of Goo 2, la tremenda World of Goo Corporation è diventata la World of Goo Organization, e il capitalismo cerca di stare al passo coi tempi rivestendosi di parole come "sostenibilità" e "rinnovamento". Le scene d'intermezzo di World of Goo 2 iniziano ben presto a raccontare una storia ben diversa (e più oscura di quello che sembra) con disegni che sembrano presi da un cartone animato un decisamente sgangherato.

Nel mondo di World of Goo 2 non manca un comparto narrativo: i puzzle la fanno da padrone, ma le trame sotterranee di questo mondo dominato dalla melma sono comunque interessanti da seguire
Nel mondo di World of Goo 2 non manca un comparto narrativo: i puzzle la fanno da padrone, ma le trame sotterranee di questo mondo dominato dalla melma sono comunque interessanti da seguire

Non mancano momenti divertentissimi, spesso promossi dalla drammatica distanza tra ciò che vediamo a schermo e le scritte che troviamo sui cartelli di legno disseminati nei livelli. Non c'è nulla di più terribile dello spiegare una barzelletta: vi lasceremo tutto il piacere della scoperta, anche perché World of Goo 2 è ottimamente tradotto in lingua italiana.

Non bastano pochi difetti a guastare un ottimo prodotto: World of Goo 2 è probabilmente più godibile con uno schermo touch, rispetto al mouse a tastiera che abbiamo dovuto impiegare nella nostra prova (a proposito: l'avventura dura circa quattro-cinque ore); riavvolgere il tempo per correggere eventuali errori e portare a destinazione il maggior numero possibile di palline è inutilmente macchinoso, visto che è necessario toccare una mosca bianca che gironzola in maniera erratica nei livelli, senza fermarsi mai.

La fisica bizzarra delle Palle Goo e dei liquidi è talvolta un tormento nei livelli più complessi, ma imparare a gestire le risorse a nostra disposizione è il bello di videogiochi di questo tipo
La fisica bizzarra delle Palle Goo e dei liquidi è talvolta un tormento nei livelli più complessi, ma imparare a gestire le risorse a nostra disposizione è il bello di videogiochi di questo tipo

Al netto di ciò, World of Goo 2 è un rompicapo imperdibile e meraviglioso, che riesce a non risultare fuori tempo massimo e anzi, è capace di rinnovare una formula che appare fresca oggi come lo era sedici (sedici!) anni fa. Complici anche le musiche e gli effetti sonori: vi ritroverete a canticchiare i temi del gioco nel corso della giornata - questo è certo. Anche perché smettere di pensare ai livelli più complessi e alle loro possibili soluzioni è davvero difficile, e anche questo è il bello di videogiochi rompicapo come World of Goo 2: si piazzano in testa e non ne escono più.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Epic Games Store, Nintendo eShop
Prezzo 26.99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (11)
7.7
Il tuo voto

"Sul ciglio di un piccolo baratro, apparvero altre Palle Goo. Dove erano state per tutto questo tempo? Erano anni che non si vedevano Palle Goo da nessuna parte. Ma ora, eccole...! ...Sulle cime delle colline... nei burroni... trasudano dal terreno... come se il tempo non fosse mai passato". Ron Carmel e Kyle Gabler inviano una propria lettera d'amore alla loro creatura e ai videogiocatori con questa scritta, leggibile su un cartello posto nel secondo livello di World of Goo 2. Che arriva a sedici anni di distanza dal primo, in un contesto videoludico radicalmente diverso: Carmel e Gabler lo sanno, e si divertono a giocare il giusto con la nostalgia dei giocatori del World of Goo originale, riuscendo contemporaneamente a squadernare una formula ludica che sbarella in direzioni surreali verso il finale dell'avventura. Ed è proprio questo felice sbarellare a rendere World of Goo 2 grande e significativo, un vero e proprio manuale per chi vuole rievocare grandi glorie dal passato. Nelle sue strutture mobili e caotiche e nella fisica dei suoi fluidi imprevedibili, il mondo virtuale delle Palle Goo è una certezza per gli appassionati di puzzle e, più in generale, di videogiochi creati con cura, coraggio e consapevolezza.

PRO

  • Fresco oggi come sedici anni fa: la melma sembra non avere data di scadenza
  • Sviluppi narrativi interessantissimi
  • Dura il giusto e si rinnova in continuazione
  • Le Palle Goo hanno abilità spesso sorprendenti

CONTRO

  • Alcune meccaniche sono inutilmente macchinose, specie con mouse e tastiera