Da WRC 10 si passa a WRC Generations nell'ultima iterazione del gioco su licenza dedicato al motorsport all-terrain. L'esperienza di rally dello sviluppatore francese, KT Racing, approda sul mercato mentre in Giappone va in scena la tappa finale del mondiale. Un'annata che ha riservato qualche novità di rilievo, su tutte l'introduzione dei motori ibridi nella categoria massima, l'omonima WRC.
Di conseguenza anche il gioco ufficiale ha dovuto introdurre gli stessi cambiamenti, una cosa che ha obbligato gli sviluppatori a prendersi più tempo per introdurli nel consolidato meccanismo dello sviluppo annuale. WRC Generations, però, non è una rivoluzione per la serie, si tratta invece di una summa degli ultimi sei capitoli sviluppati da KT Racing. L'evoluzione dal vecchio al nuovo in WRC Generations è lineare e moderata su quasi tutti gli aspetti, anche per il forte legame sul piano tecnico con la precedente generazione di console, che si somma agli altri elementi di continuità che andremo a scoprire con la nostra recensione di WRC Generations.
La Carriera e l'offerta a singolo giocatore
Dopo il tutorial che introduce le meccaniche di guida base e quelle dedicate all'esordio dei motori ibridi, WRC Generations ci porta dritti alla carriera che ci mette subito alle prese con una nuova stagione. Nella prima prendiamo parte a un circuito minore "Junior" o WRC2 dato che gli sponsor ci consentiranno di partecipare alla categoria massima solo dopo aver appurato le nostre capacità.
Possiamo viverlo nei panni di un classico pilota, senza approfondire le meccaniche di team o invece esplorare gli aspetti manageriali, gestendo il calendario, le risorse economiche e umane, oltre che a decidere il percorso di miglioramento del reparto di ricerca e sviluppo. Possiamo procedere all'interno di un team esistente, o crearne uno da zero a seconda di quanto vogliamo abbracciare il fattore gestionale di WRC Generations.
Costruito rigorosamente secondo il manuale di creazione dei giochi di corse, WRC Generations offre le consuete modalità di gioco: carriera, sfide, multiplayer competitivo e un sistema di elaborazione estetica di livree, che per l'occasione è stato reso più completo e "condiviso". La nuova cornice del Rally di Svezia porta a 750km la lunghezza dell'intero parco piste di WRC Generations.
Niente di particolarmente nuovo per la serie WRC, ma sicuramente negli anni è andato a definirsi un quadro delle attività piuttosto completo e gratificante, nonostante semplice e non molto variegato.
Scalare le leghe è un'impresa che si svolge passo dopo passo
Di ben più ampio respiro è il sistema multiplayer, il cui fronte competitivo è diviso in leghe, da quella Principianti fino a quella Leggende, per permettere a tutti i giocatori di affrontare avversari della stessa bravura. Giocando e vincendo si sale in classifica. Al termine di ciascuna settimana che compone una stagione si procede a una fase di sincronizzazione in cui sono effettuati gli scambi di categoria, ribilanciando di fatto tutte le leghe, facendo salire di grado i meritevoli e facendo scendere chi milita a fondo classifica.
Ogni settimana ha degli eventi che corrispondono a i classici rally. Ci sono gli eventi di qualificazione, quelli settimanali e quelli giornalieri, che offrono un'attività diversa praticamente a ogni accesso. A tutti si può partecipare sia in singolo, sia come squadra, nonostante nell'ultimo caso tutta la dinamica di partecipazione e gara venga gestita a livello individuale e alla fine vengano sommati i risultati di tutti i partecipanti al team.
Sempre il solito KT Engine
A livello tecnico WRC è una leggera evoluzione rispetto al suo predecessore. Il motore di gioco simul-arcade è piacevole, non richiede particolare esperienza e conferisce sia al volante, sia pad alla mano un buon feedback. In poco tempo si prende confidenza con la risultante della gestione pesi, dell'efficacia degli pneumatici duri o morbidi o della messa a punto sulle sospensioni. Constatiamo un miglioramento della gestione delle collisioni fuori dal "tracciato" con pochissimi bug rimasti sul taglio delle curve e sulle collisioni tra auto e ambiente.
La novità del sistema di gioco risiede nella fisica dei tre bolidi ibridi di cui è stato portavoce il Mondiale 2022: Ford Puma Rally1, Hyundai i20 N Rally1 e Toyota GR Yaris Rally1. Le auto WRC sono caratterizzate da un motore ibrido aggiuntivo che garantisce un boost elettrico. La batteria si ricarica in frenata e la potenza accumulata viene poi rilasciata in fase di accelerazione. La resa in-game è ben confezionata, differenziandosi da quella dei motori completamente endotermici. Anche il rumore è opportunamente riproposto. È quasi un peccato che le frequenze alte dei circuiti elettrici siano tutto tranne che piacevoli da ascoltare, tanto che il sound delle WRC risulta un compromesso da accettare più che una piacevole esperienza. Ci sono tre modalità di intervento ibrido che possono essere impostate per offrire il massimo spunto, da una con la massima potenza ma dalla breve durata a quella con l'erogazione più dolce ma prolungata.
Una grafica "Generazionale"
Il motore di gioco "collaudato" porta con sé anche tutti i pregi e i difetti del passato. La grafica è poco esosa, ma anche tutt'altro che accattivante. Non ci sono miglioramenti di nota rispetto ai capitoli precedenti e la produzione mantiene standard da generazione PS4 e Xbox One. A colpire sono sempre alcuni scenari spogli, soprattutto negli ambienti di campagna.
Non convince il supporto ai monitor ultra-wide, a fronte di una buona gestione della camera in-game, ci sono pochi asset adattati per questa risoluzione e molti elementi grafici sono allungati in maniera non corretta. In ambito racing, sono spesso utilizzati monitor con rapporto superiore a 21:9 e per questo motivo sarebbe opportuna una maggiore attenzione. Al di là di tale problema, il lavoro sull'interfaccia e sui menù è ottimo, e nonostante sia in linea con quello degli ultimi capitoli, non possiamo che apprezzarlo.
Conclusioni
WRC Generations è un gioco di rally frutto dell'esperienza di KT Racing, maturata dai 6 capitoli alle spalle del team. Non c'è niente di realmente nuovo, se non l'introduzione delle auto WRC ibride, e ciò è sia la forza sia la debolezza del gioco. WRC Generations è maturo, privo di imperfezioni spiacevoli e ben costruito, ma anche graficamente arretrato e poco innovativo, sicuramente adatto agli amanti del rally che vogliono gareggiare virtualmente con le ultime novità a disposizione e che sono soliti tuffarsi nei meandri delle attività online per competere fino all'ultimo secondo.
PRO
- Un gioco di rally divertente e solido
- Buon pacchetto di modalità
- Multiplayer costantemente supportato
CONTRO
- Poche novità
- Graficamente datato