La recensione di Wreckfest per PS5 rappresenta idealmente la chiusura di un cerchio per il "gioco di combattimento motoristico" sviluppato da Bugbear Entertainment. Pubblicato originariamente su PC nel 2018, il titolo vanta in realtà una storia molto più lunga, iniziata addirittura nel 2013 con una campagna Kickstarter.
È dunque del tutto naturale che l'esperienza messa in campo da questo pur originale racer su PlayStation 5 appaia per molti versi "tradizionale", priva di particolari spunti o delle soluzioni che abbiamo potuto apprezzare all'interno di produzioni più recenti.
Quello che tuttavia non cambia è la sostanza, grazie all'eccellente motore fisico e alla sua capacità di rappresentare in maniera efficace la deformazione dei veicoli dopo una serie di impatti violenti.
Struttura
Partiamo dunque proprio dai numeri, che descrivono Wreckfest come un'esperienza corposa e interessante. Il fulcro del gioco è rappresentato da una modalità carriera composta da cinque campionati che diventano accessibili man mano che completiamo le gare e otteniamo punti esperienza, ognuno suddiviso in svariati eventi, che si tratti di gare singole o tornei.
Lo spirito folle e goliardico del titolo viene chiarito fin dalle prime battute, quando veniamo messi a bordo di un tosaerba e lanciati in un demolition derby completamente fuori di testa, in cui l'obiettivo è quello di devastare gli avversari caricandoli alla massima velocità e infliggendogli danni significativi nel tentativo di evitare che il nostro stesso veicolo esploda.
La parte più eccentrica di Wreckfest rimane una presenza costante all'interno della carriera, fra corse in minivan e autobus, mietitrebbia che si affrontano nell'arena e addirittura gare di velocità disputate su... divani con le ruote. Tuttavia si tratta alla fine di divertenti parentesi rispetto a eventi più normali, se vogliamo, in cui ci si mette alla guida di muscle car, compatte e familiari.
Ci sono numerose sfide in cui bisogna semplicemente tagliare il traguardo per primi, e che richiedono dunque adeguati investimenti sul fronte dei potenziamenti, aspetto questo che ruota attorno non solo al miglioramento delle performance ma anche della resistenza della carrozzeria e dell'estetica, con un piccolo ma simpatico editor per vernici e livree.
Tuttavia la varietà la fa da padrone e così avremo modo di cimentarci anche con folli gare in cui i circuiti si incrociano o addirittura condividono sezioni in cui si marcia in entrambe le direzioni, dando vita a spettacolari incidenti che talvolta ci costringeranno a resettare la posizione della vettura per poter tornare in pista e provare a recuperare terreno.
Oltre alla carriera sono presenti eventi settimanali o personalizzati, nonché una modalità multiplayer online per ventiquattro giocatori piena di opzioni, con la possibilità di trovare una partita veloce, selezionare uno specifico server o controllare la lista delle lobby. La presenza di Wreckfest nel catalogo di PS Plus ha contribuito ad aumentare gli utenti online, dunque non faticherete a trovare qualcuno da sfidare.
Gameplay
Veniamo quindi al gameplay, con un'importante premessa: se giocate a Wreckfest lasciando il livello di difficoltà più basso fra i tre disponibili, impostato di default, vi limiterete a fare delle lunghe passeggiate in pista, sorpassando chiunque senza alcuni sforzo. Meglio dunque optare per il grado di sfida intermedio, che dona la giusta importanza agli upgrade e può impegnarvi senz'altro un po' di più.
Il punto di forza del titolo di Bugbear Entertainment è, come già detto, il motore fisico: la resa degli impatti è eccellente, le carrozzerie dei veicoli si deformano dinamicamente fino a livelli impensabili (e potete decidere quanto questi danni incidano sul funzionamento della vettura) e anche sul fronte della guida tale impianto produce sensazioni molto piacevoli.
Gareggiando su tracciati per lo più sterrati, dovrete infatti produrvi in continue derapate e controsterzare per gestire la direzione del mezzo al fine di affrontare le curve, evitare all'ultimo secondo frontali devastanti e magari dare una simpatica spintarella agli avversari perché abbiano un incontro ravvicinato con uno degli alberi a bordo pista.
Le opzioni per personalizzare l'esperienza non mancano, da quelle macroscopiche (cambio manuale o automatico, eventuali aiuti elettronici, il già citato grado di difficoltà) alle più piccole sfumature, nell'ambito di un modello di guida che si conferma ancora oggi solido, divertente e molto ben bilanciato. I trigger adattivi del DualSense fanno il resto, simulando il peso di acceleratore e freno durante le varie fasi.
Realizzazione tecnica
Probabilmente l'aspetto che sente di più il peso degli anni, la realizzazione tecnica di Wreckfest può contare in questa versione next-gen sulla risoluzione 4K e 60 fps piuttosto stabili, ma al contempo mostra il fianco a una serie di ingenuità che tradiscono la reale età del prodotto, vedi ad esempio le nuvole "finte" e il fumo generato dai pneumatici sull'asfalto.
Ciò detto, ci sono elementi che tengono ancora botta, come il grado generale di interazione con l'ambiente (le staccionate che si disintegrano quando le travolgiamo, le gomme a bordo pista che saltano per aria, le tracce sul terreno), gli oggetti a corredo (pubblico incluso) e un sistema di illuminazione che colora di splendide tonalità gli eventi che si svolgono all'imbrunire.
I caricamenti risultano più lenti della media su PS5 e alcune cose non potranno che far storcere il naso a chi possiede il gioco su PS4 (i salvataggi non sono compatibili e l'upgrade non è gratuito, bensì si paga 9,99 euro).
Tuttavia, se siete abbonati a PlayStation Plus il problema non si pone: effettuate il download e godetevi tutta la sincerità di quest'esperienza matta e fracassona. Perché, a ben vedere, c'è ancora carburante nel vecchio motore di Wreckfest.
Conclusioni
Wreckfest si pone senza dubbio come un gran bel regalo per gli utenti abbonati a PlayStation Plus. Il titolo targato Bugbear Entertainment è un gioco di guida "da combattimento" che su PS5 può contare sui 4K e i 60 fps (anche se i caricamenti non sono fulminei), mascherando in qualche modo il peso degli anni. Peso che tuttavia si fa inevitabilmente sentire sul piano di una struttura corposa ma fin troppo tradizionale, incapace di rivaleggiare con le produzioni più recenti e blasonate. Detto questo, non troverete altri racer che vi fanno gareggiare a bordo di un divano motorizzato o puntare a distruggere gli avversari mentre guidate un mietitrebbia: per un grado di follia simile dovremo necessariamente attendere il prossimo progetto del team finlandese.
PRO
- Gameplay solido, ottima fisica per danni e impatti
- Carriera corposa e valide modalità extra
- Su PS5 gira a 4K e 60 fps...
CONTRO
- ...ma sente inevitabilmente il peso degli anni
- Caricamenti più lenti della media su PlayStation 5
- Niente cross-save, l'upgrade da PS4 si paga