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WWE Smackdown! Vs RAW

Ad un anno esatto da Here Comes The Pain, torna la WWE in un gioco ad essa ispirato. Signori, il wrestling!

RECENSIONE di Massimo Reina   —   18/01/2005
WWE SmackDown! vs RAW
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News Immagini
WWE Smackdown! Vs RAW
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Alla fine degli anni 80 ed all’inizio degli anni 90, il Catch giapponese e il Wrestling americano erano diventati un appuntamento fisso per i telespettatori sugli schermi italiani. Di queste due discipline sportive si sapeva ormai quasi tutto. In particolare della odierna WWE (all’epoca WWF) si trasmettevano in tv decine di incontri e parole come “schieramento”, “doppio calcio volante”, erano oramai entrate a far parte del gergo comune di molti ragazzi. Poi, per tutta una serie di motivi, compreso un cambio generazionale ed una riorganizzazione all’interno della federazione americana, l’interesse per questo sport iniziò a scemare lentamente, fino a far perdere l’interesse del pubblico italiano verso i vari Hulk Hogan o Macho Man. Dopo qualche anno di assoluto anonimato, le cose sembrano cambiate, e mai come in questo 2004 il wrestling ha attraversato un periodo di tanto splendore ed interesse in tutto il globo, in particolar modo qui in Italia. Il successo delle varie trasmissioni satellitari e tv ad esso dedicato, nonché quello riscontrato dagli ottimi dati vendita del merchandising a tema, il tutto esaurito fatto registrare negli eventi live nei palazzetti italiani lo scorso anno, sono solo alcune delle testimonianze di come il wrestling sia ormai tornato ad appassionare milioni di italiani ed in particolar modo i teenagers nostrani. Non per niente i managers della WWE hanno deciso di tornare in Italia questa primavera per un altro appuntamento “live” con il loro tour. Con una premessa simile era facile aspettarsi quindi un grande interesse anche per quei videogiochi ispirati a questo “sport-spettacolo”, così come era comprensibile il fatto che in Italia ci fosse moltissima attesa per l’ennesimo capitolo della serie targata THQ dedicato alla “lotta libera americana”, questo WWE Smackdown Vs Raw, che promette di bissare il successo del suo illustre predecessore, Here Comes To Pain.

WWE Smackdown! Vs RAW
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Summer Slam

La struttura di gioco si rifà in maniera molto marcata a quella del suo predecessore, Here Comes the Pain, e non poteva forse essere altrimenti visto il genere, anche se alcune aggiunte tecniche rendono l’ultima fatica THQ più completa del suddetto titolo. I wrestlers presenti sono più di quaranta, equamente o quasi divisi fra le stelle delle due categorie della WWE. Si va quindi da Kane, Triple H, Randy Orton, Shelton Benjamin (il colored Campione Intercontinentale) per RAW, ai vari Undertaker, Eddie e Chavo Guerriero, Rey Misterio per Smackdown, ai quali si aggiungono una decina di leggende del passato sbloccabili (tra cui The Rock, ormai passato in pianta quasi stabile sui set cinematografici, a Bret Hart e Jimmy Snuka). Purtroppo va segnalata la grave, a nostro giudizio, assenza di lottatori amatissimi dal pubblico, anche nostrano, come il neo campione del World Team Tag Champions, Eugene, che ha vinto il titolo in coppia con William Regal, o quell’antipatico di Carlito. Ma il wrestling non è sport riservato solo agli uomini, e quindi anche in questo prodotto sono presenti le famosissime WWE Diva’s. Fra esse spiccano alcune delle bellezze della WWE come la splendida e popputa canadese Trish Stratus o la “playmate” Stacy Keibler. Da notare come siano state implementate delle modalità di gioco che sfruttano proprio la sensualità di queste lottatrici, come quella che prevede degli incontri dove la sconfitta dell’avversaria sarà determinata dalla sottrazione, alla stessa, del reggiseno o dei pantaloncini! Lasciando di fatto le protagoniste in biancheria intima.

WWE Smackdown! Vs RAW
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Sul ring

Nonostante il sistema di controllo sia piuttosto intuitivo e il livello di difficoltà medio non sia molto elevato, la possibilità di eseguire una infinità di mosse con pochi comandi del Joypad (ogni lottatore dispone di ben cinquanta tipi di mosse, assolutamente fedeli a quelle utilizzate nella realtà dall’atleta che rappresenta) rende agevole anche l'esecuzione delle movenze più spettacolari, rendendo il titolo THQ immediato e gradevole anche ai neofiti del genere. Da questo punto di vista Smackdown vs Raw riesce ad appassionare e divertire fin dai primi incontri, permettendo a chiunque di cimentarsi in incontri di alto livello tecnico. Questo però non deve illudervi che sia tutto semplice. L’IA degli avversari è piuttosto buona, e, in linea di massima, sarà sempre abbastanza ostico schienare un atleta avverso. Come avviene negli incontri reali sarà possibile ripetere tutte le azioni tipiche di un incontro di wrestling, come lanciare l’avversario contro le corde del ring, lanciarsi dai pali di sostegno delle suddette, effettuare calci volanti, “muri” o prese asfissianti e utilizzare oggetti di vario tipo a mò di arma, magari dopo aver abbattuto l’arbitro in modo da evitare il countdown, previa squalifica per scorrettezza. Le modalità di gioco sono parecchie e destinate a regalare al gioco una ottima longevità. Fra queste ci preme segnalare la rissa nel parcheggio, la Battle Royal (tutti sul ring) e l’ottima Modalità Carriera che vi permetterà di vviere, nei panni di un atleta a vostra scelta, tutti i retroscena, gli eventi e i giochi di potere tipici di una stagione di wrestling. E la Modalità online? E’ presente fortunatamente anche nella versione Pal, ma purtroppo essa si limita ad una serie di incontri in singolo. Intendiamoci, sicuramente è uno degli aspetti più interessanti del gioco, poiché è estremamente divertente sfidare gli amici in rete, ma riteniamo che forse si poteva fare qualcosa di meglio.

WWE Smackdown! Vs RAW
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Realtà o finzione?

Per quanto concerne il comparto grafico, anche qui assistiamo ad un miglioramento generale rispetto al precedente titolo, che di per se non era niente male in proposito. Gli atleti sono come sempre rappresentati in maniera identica alle loro controparti reali, i modelli poligonali sono rivestiti da alcune delle texture migliori mai utilizzate su Ps2, talmente belle al punto tale da regalare all’appassionato la sensazione visiva di trovarsi di fronte al proprio wrestler preferito. In questa produzione THQ si denota ancora una volta la cura maniacale che i grafici hanno riservato alla realizzazione tecnica di ogni dettaglio, anche quelli all’apparenza più insignificanti come ad esempio i tatuaggi e gli accessori che caratterizzano esteticamente alcuni lottatori. Senza contare le splendide arene di Smackdown e RAW ricreate alla perfezione. Il tutto senza appesantire la Cpu ed influire minimamente sul frame-rate che si mantiene tutto sommato costante, in ogni occasione. Ottime anche le animazioni, perfettamente ricreate in ogni particolare, mosse spettacolari comprese. Spazio finale riservato al giudizio sul comparto sonoro in linea con l’ottima qualità generale del gioco, con musiche, effetti audio e doppiaggio, ad opera degli stessi veri wrestlers, di sicuro impatto. La tanto decantata telecronaca, invece, si riduce a qualche sporadico e poco coinvolgente commento alle fasi più salienti del match da parte del dinamico duo di telecronisti ufficiali della WWE, Jim Ross e Jerry Lawler.

WWE Smackdown! Vs RAW
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Conclusioni

Con un gameplay molto variegato e divertente, e con una realizzazione tecnica di alto livello, Smackdown vs Raw può essere definito, senza ombra di dubbio, il miglior gioco di wrestling mai concepito, e probabilmente, almeno per questa generazione di console si è raggiunto il massimo a livello qualitativo. Nonostante la carenza di un maggior numero di atleti, che, obiettivamente, potevano trovare spazio nel rosters delle tue categorie di wrestling, il titolo THQ resta un acquisto obbligato per tutti i fans di WWE e dei picchiaduro in generale.

    Pro:
  • Grande longevità, garantita dalle moltissime modalità di gioco.
  • Grafica curatissima.
  • Online game.
    Contro:
  • Quaranta wrestlers tutto sommato possono essere pochini.
  • La modalità online è limitata ad incontri 1Vs1.

Here we go

Tutti i vari personaggi sono identici alle loro controparti reali, e la loro migliore diversificazione rispetto ai titoli precedenti la si può riscontrare anche negli atteggiamenti stessi, nello stile di lotta che essi adotteranno una volta saliti sul ring. Ognuno di loro, infatti, è caratterizzato da tutta una serie di parametri (forza, carisma, velocità, potenza e resistenza) che influiscono effettivamente sul modo di lottare del wrestler. Inoltre, novità assoluta, ognuno di loro ha di default associato un suo personalissimo stile di lotta. Ad esempio, il cattivissimo Triple H usa tattiche sporche, mentre il più “candido” John Cena utilizza strategie che non infrangono le regole. E’ comunque possibile, durante la selezione del personaggio scegliere da noi liberamente che tattica far adottare tra Neutral (neutrale), Clean (pulito) e Dirty (sporco). In termini di giocabilità tutto ciò si traduce in un maggior realismo ed in un maggior coinvolgimento per il videogamer. E’ estremamente divertente e realistico, proprio per via di questa aggiunta, vedere un Triple H in difficoltà chiamare in suo soccorso il fedele (anche se per poco visti i rapporti tesi degli ultimi tempi) Batista a dargli man forte, o il furbissimo Eddie “La Raza” Guerrero usare uno dei suoi trucchi (compreso qualche colpo proibito) per vincere un incontro altrimenti difficile. Da evidenziare il fatto che in virtù di questa novità è stata introdotta una nuova barra posta sotto alla canonica che rappresenta l’energia fisica del nostro alter-ego. Questa barra ha una funzione particolare: quando vengono compiute azioni in linea con il “carattere” del proprio personaggio, essa inizierà a riempirsi. Quando il Clean meter o il Dirty meter si riempiranno totalmente, il personaggio potrà compiere una serie di attacchi spettacolari e devastanti nel primo caso, mentre nel secondo, a causa di uno stile di lotta “sporco”, l’apposita barra Dirty gli consentirà di compiere scorrettezze varie, e soprattutto gli permetterà di dare più potenza ai suoi attacchi. In entrambi i casi, nell’arco di tempo in cui è sotto questa sorta di influenza tecnica, in media una quindicina di secondi, il lottatore risulta inattaccabile dall’avversario.