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XIII Secolo: La Morte o La Gloria - Recensione

Le battaglie del sanguinoso medioevo europeo riprendono vita nei nostri computer in uno strategico complesso e ben strutturato: cosa dirà di noi la Storia?

RECENSIONE di Volodia Pellegrini   —   13/08/2008
XIII Secolo: La Morte o La Gloria
XIII Secolo: La Morte o La Gloria
Immagini

Il medioevo è stato un'epoca strana: se da un lato ha portato incredibili innovazioni nel campo dell'arte, della cultura e della tecnologia dopo la caduta dell'Impero Romano, dall'altro è stato anche un periodo di violenza, di guerre, di morte. Il fascino immortale dei cavalieri senza macchia, degli scontri all'arma bianca, dei valorosi crociati e dei misteriosi almohadi tuttavia, ha creato un immaginario collettivo nel quale il medioevo è anche stato un'era che tutt'oggi non possiamo fare a meno di guardare con interesse e rispetto... un'epoca quindi molto sfruttata anche dai produttori di videogiochi, dalla quale sono stati tratti alcuni prodotti notevoli in parecchi generi ludici.
Il titolo di punta per quanto riguarda i secoli bui è sicuramente Medieval: Total War 2. Gestione strategica accattivante e precisa, ricostruzione tattica soddisfacente e fedeltà storica apprezzabile (soprattutto con qualche mod creato ad hoc da appassionati tanto di videogiochi quanto di storia). Perchè parlare di Medieval 2? Perchè il titolo di cui si sta trattando a prima vista ne sembra un clone in tutto e per tutto. XIII Secolo: La Morte o La Gloria infatti, presenta una serie di campagne nelle quali il giocatore affronterà diverse battaglie storiche al comando delle più grandi nazioni europee del periodo trattato, e queste battaglie sono presentate esattamente come quelle dell'ultimo nato della serie Total War: telecamera tridimensionale su una porzione di territorio ben delimitata con boschi, fiumi, ponti e quant'altro a ricoprire anche ruoli tattici e non solo estetici. Ma non bisogna mai fermarsi alle apparenze.

XIII Secolo: La Morte o La Gloria - Recensione
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Cavalieri che in battaglia ignorate la paura stretta sia la vostra maglia ben temprata l'armatura

La prima cosa che differenzia XIII Secolo dal prodotto sopracitato è sicuramente la veridicità storica: dove in Medieval questa era sottomessa alla volontà del giocatore, ed era possibile quindi ricostruire improbabili scenari storici nei quali i turchi invadevano Roma o gli inglesi sottomettevano il Sacro Romano Impero, le campagne di XIII secolo non solo sono, nei loro singoli scontri, anticipate da un testo a schermo e poi da un filmato introduttivo che ne racconta la genesi nel corso delle guerre e gli effetti nel loro svolgimento, ma sono anche tutte storicamente avvenute e riproposte esattamente con le stesse modalità con cui sono state affrontate dai loro protagonisti.
Vi troverete quindi a guidare figure quali il Barbarossa (Federico II), Alexander Nevsky (che respinse l'invasione teutona nelle steppe russe), il coraggioso William Wallace e molti altri: un vero peccato si sia scelto di limitare all'Europa il teatro dei conflitti, negando la possibilità di fronteggiare (o capeggiare) nelle Crociate il feroce Saladino o i crociati di Guido di Lusignano.
Ma non è solo la ricostruzione della cornice a essere stata attentamente studiata: andando oltre la somiglianza anche grafica con la già citata saga Total War, si nota come, ad esempio, gli schieramenti iniziali siano quelli storicamente attestati nei documenti dell'epoca (e non è possibile modificarli prima della battaglia, si può solo ordinare alle unità di raggiungere determinate posizioni e sperare ci riescano prima che il nemico raggiunga loro) e quanti diversi parametri siano stati presi in considerazione: ogni reggimento infatti ha un suo menù a tendina con una quindicina di statistiche, tra le quali il valore di assalto, di difesa, di morale, di obbedienza, grado di esperienza, informazioni sulla velocità, sugli armamenti, stanchezza, percentuale di feriti... e si parla di una ventina di reggimenti per esercito. E non si pensi che sono stati messi per bellezza: l'intento degli sviluppatori era ricreare perfettamente l'umore dei guerrieri dell'epoca, e si può dire che ci sono riusciti: le unità stanche sono meno efficaci di quelle riposate, un reggimento che ha subito diversi feriti dal tiro è meno efficiente di uno sano, un'unità che si vedesse circondata potrebbe darsi alla fuga o piuttosto decidere di resistere fino all'ultimo uomo, una fanteria sotto il tiro degli arcieri a cavallo potrebbe sfaldare la formazione offrendo così il fianco alle cariche. C'era qualcosa di simile anche in Medieval, ma non era così attentamente riprodotto.
Naturalmente anche il campo di battaglia risente di tutta questa attenzione: un'unità in collina sparerà con più gittata di una a terra, una cavalleria che risale un ripido pendio potrà avere difficoltà a controllare gli animali, una fanteria pesante impegnata in un guado potrebbe impantanarsi (e sotto il fuoco non è una idea), un singolo reggimento di picchieri può tenere un ponte contro ondate di nemici e così via. Se gli obiettivi erano la veridicità storica e il realismo negli scontri, non si può negare che siano stati raggiunti.

XIII Secolo: La Morte o La Gloria - Recensione
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Nella guerra di Valois il signor di Vly è morto...

Tuttavia, anche a fronte della perfetta ricostruzione grafica (di cui si parlerà più avanti) delle singole nazioni trattate nel gioco, vi sono un paio di leggerezze che stupiscono. Le diverse tipologie di unità (balestrieri, spadaccini...) sono le stesse per ogni esercito. Non appaiono, per capirsi, unità particolari come gli arcieri con arco lungo, gli zweyhander dell'imperatore, i cavalieri gendarmi; cambia semplicemente la resa grafica dei vari arcieri, cavalleria pesante, sergenti feudali e picchieri comuni a tutte le armate (un po' come in Age of Empires 2, dove bene o male tutte le fazioni presentavano le medesime unità).
La seconda perplessità deriva invece direttamente da una scelta di gameplay: XIII secolo è un gioco veloce e dall'inizio della battaglia vi sono pochissimi minuti, se non secondi, per prepararsi all'arrivo delle prime ondate nemiche. Capirete che, dovendo tenere in considerazione la mole di parametri di cui si è parlato nel paragrafo precedente non sarà così facile durante le concitate fasi di battaglia tenere d'occhio il livello di affaticamento o il numero di feriti nelle singole truppe, soprattutto considerando che vi sono spesso più fianchi ingaggiati o addirittura diversi piccoli scontri all'interno dello stesso campo di battaglia. E' possibile mettere il gioco in pausa per osservare con calma la situazione e decidere cosa fare (gli ordini verranno prontamente eseguiti appena ripreso lo scontro), ma spesso si è costretti a fare un tale abuso di questa possibilità che si finirà per ignorare totalmente i vari parametri a favore di una carica con tutto l'esercito unito (ai livelli di difficoltà elevati è una follia, ma può funzionare al livello “facile”).
Parlando di intelligenza artificiale non si può non lodare il lavoro degli sviluppatori: il nemico si arrocca nelle colline, manda sempre esploratori a cavallo per saggiare la potenza delle difese, esegue cariche combinate di fanterie e cavallerie e tenta di sfruttare a suo favore l'ambiente trincerandosi sui ponti o dinnanzi a guadi, rendendo più difficile l'impresa di raggiungerlo. Da notare che gli sviluppatori fanno comportare il generale nemico come si comportò quello reale nello scontro verificatosi secoli or sono, errori compresi (ad esempio i teutoni attaccheranno un guado con la sola cavalleria... avevano un generale incapace che fece proprio quell'errore e per quello perse vita e guerra).

XIII Secolo: La Morte o La Gloria - Recensione
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Al sol della calda primavera lampeggia l'armatura del sire vincitor

Completiamo l'analisi di XIII Secolo con l'apparato tecnico: la grafica, decisamente pulita e soddisfacente quando si parla di ambienti, colline e fiumi, perde un po' di punti nella rappresentazione delle singole unità, soprattuto di fanteria, che soffrono un po' della sindrome della guerra dei cloni: i soldati sono praticamente tutti uguali sia nelle livree che nei volti (peraltro molto poco definiti) e i dettagli del singolo modello non fanno certo gridare al miracolo. Certo, pensando che ci sono migliaia di guerrieri in campo e che le animazioni sono sempre fluide e realistiche, si può soprassedere a questo piccolo errore. Gli appassionati di storia andranno in solluchero quando riconosceranno negli stendardi e nelle araldiche quelle reali dei sovrani e degli ufficiali impegnati nei vari scontri.
Dal punto di vista del sonoro abbiamo la consueta scelta di risposte degli uomini agli ordini (decisamente ripetitive) e una buona base di musiche a sottolineare i momenti più enfatici degli scontri tramite marce militari o più lente melodie come preludio alla tempesta... forse proprio in questo ambito si poteva davvero fare qualcosa di più.
Riguardo la longevità, le diverse campagne permettono diverse ore di cruenti scontri, peccato per le unità tutte uguali che potrebbero portare alla noia a lungo andare. In ogni caso, completate quelle, ci si potrà cimentare in battaglie multiplayer sia in LAN che in internet, per vedere chi è davvero la reincarnazione di Carlo V.

XIII Secolo: La Morte o La Gloria - Recensione
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Commento

XIII Secolo è sicuramente un prodotto riuscito. Può sembrare un clone di altri titoli di successo e ci si potrebbe chiedere per quale ragione gli strateghi più incalliti dovrebbero inserirlo nella loro collezione. Il suo punto di forza è proprio essere un gioco di strategia storico. Le battaglie sono storiche. I personaggi pure. Perfino le araldiche. La ricostruzione tattica c'è ed è anche fatta bene. Il nemico è infido al punto giusto per rappresentare un problema. La grafica presenta magari qualche sbavatura e il sonoro non è nulla di trascendentale, ma nel complesso può andare. Gli scontri in multiplayer promettono battaglie epiche tra generali da scrivania veterani. Decisamente una bella sorpresa, questo XIII Secolo: La Morte o La Gloria.

Pro

  • Ricostruzione storica certosina
  • Oltre 30 battaglie solo nella modalità campagna
Contro
  • Qualche incertezza grafica
  • Alcune scelte di gameplay discutibili
  • Il sonoro poteva dare qualcosa in più

PC - Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi

  • Processore: Intel/Amd 2.4 GHz
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: una qualsiasi scheda 256 MB compatibile con DirectX 9
  • Sistema operativo: Windows XP/Vista
  • Hard Disk: 3 GB
Requisiti Consigliati
  • Processore: Intel/Amd 3.2 GHz o superiore
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: GeForce 8 o Radeon x1600
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core 2 Quad 2.40 GHz
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce 8800 GTS
  • Sistema operativo: Windows Vista Home Premium