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Yes, Your Grace, recensione

Ecco la recensione di Yes, Your Grace. Un po' strategico, un po' avventura punta e clicca, un mix di generi ed emozioni che non si dimentica facilmente

RECENSIONE di Francesco Serino   —   05/03/2020
Yes, Your Grace
Yes, Your Grace
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Abbiamo iniziato a fantasticare su questo nuovo gioco appena ne abbiamo appreso il nome. E Yes, Your Grace non ci ha deluso, dimostrando immediatamente di essere un prodotto sui generis, dotato di un fascino ipnotizzante, costruito attorno a un gameplay semplice quanto avvolgente, legato indissolubilmente a un'ambientazione ricca, elaborata e in grado di conquistare fin dai primi, indimenticabili passaggi. Con la recensione di Yes, Your Grace vogliamo spiegarvi perché è una delle sorprese più interessanti di questi primi mesi del 2020.

In realtà, e lo ammettono proprio i giovani sviluppatori di Brave at Night, la fonte principale di ispirazione è il più recente capolavoro di Lucas Pope chiamato Papers, Please. Anche qui dovremo prendere delle scelte che cambieranno radicalmente i destini dei diversi personaggi in gioco, e che di riflesso influenzeranno il futuro del nostro regno. Un'avventura che fa sentire sulle spalle dell'utente tutto il peso, tutte le responsabilità di un regnante finito con le spalle al muro insieme alla sua famiglia e ai suoi sudditi.

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Una figlia in cambio di soldati

Ogni turno di Yes, Your Grace equivale a una settimana di tempo passato, e ne avremo a disposizione circa 40 per farci trovare preparati all'inevitabile battaglia. Il regno di Re Eryk non è un luogo idilliaco, forse lo è stato in passato ma ora è evidente lo stato decadente del suo castello. Ma la situazione nella quale versa è ben più grave: un'ombra dal passato si avvicina inesorabile alle terre, portando continui guai e una crescente instabilità politica. Tutto inizia molti anni prima, quando Eryk e la moglie si trovano davanti alla lama di un malvivente e la sua seducente strega. Per salvare le loro vite, i due decidono di fare una promessa: nessuno spargimento di sangue, ma la loro primogenita, una volta raggiunta la maturità, verrà data in sposa al bastardo.

Gli anni passano, fino a quando al castello giunge una lettera: il momento che la coppia regale aveva cercato nel frattempo di dimenticare, è finalmente giunto e se la promessa non verrà rispettata una grande armata giungerà fino alle porte della fortezza per raderla al suolo. Yes, Your Grace inizia da qui, e andrà avanti tra scelte strategiche, occasioni politiche e snodi obbligati; tra questi c'è il dover concedere in sposa la primogenita minacciata a al figlio di un regnante limitrofo in cambio del suo supporto durante l'imminente attacco. Tutto sembra andare bene fino a quando, durante il matrimonio, qualcosa andrà terribilmente storto.

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Punta, clicca e decidi

Non vogliamo dirvi altro, forse abbiamo già rivelato troppo; ogni dettaglio in più sarebbe una mancanza di rispetto verso voi lettori che avete tutto il diritto di vivere questa storia in prima persona, senza spoiler di sorta. Sappiate che ogni turno procederà allo stesso modo: si inizia ricevendo nella sala del trono chiunque vorrà interloquire con il re, si procede spostando le nostre unità speciali (generali, maghe, cacciatori...) sulla mappa, per poi spostarci nei diversi luoghi chiave del castello parlando con i personaggi presenti e, in alcune fasi, risolvendo enigmi come in una sorta di avventura punta e clicca.

Prima di termine il turno, potremo spendere oro e risorse alimentari per risolvere i problemi interni al castello, e spedire il nostro piccione viaggiatore ai diversi nobili per invitarli nel regno e proporre loro eventuali accordi. Questa a grandi linee la strutture a di Yes, Your Grace al netto delle diverse sorprese che quasi ogni turno ci verranno proposte. Inutile dire che difficilmente saremo in grado di accontentare ogni richiesta da parte del popolo, o visitare con facilità tutti i luoghi che richiederanno l'intervento delle nostre unità; è necessario fare delle scelte difficili continuamente, cercando di non portare mai a zero le riserve auree e le risorse a nostra disposizione, pena il game over e il reload all'ultimo turno concluso senza problemi.

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Aspettando l'assedio

Tutte le scelte effettuate avranno conseguenze importantissime, a volte subito e altre solo dopo molto tempo. Negare un prestito a un mugnaio con un raccolto distrutto dal maltempo potrebbe sembrare in un primo momento una scelta di poco conto, ma in periodi tanto travagliati ogni aiuto, prima o poi, si rivelerà essenziale. Avremo a che fare con nobili alla ricerca di opere d'arte, druidi dei boschi alle prese con querce sacre, truffatori, ubriachi, millantatori, spie; e ci verranno proposti affari di ogni tipo, che potremo sfruttare per tenere alte le risorse del castello o per rabbonire gli altre re ai quali chiedere aiuto in caso di necessità. Re Eryk ha anche una famiglia: una moglie saggia ma preoccupata, e altre due figlie oltre quella concessa in sposa, e ognuna di queste figure richiederà spesso il supporto del capofamiglia, anche per motivi futili. La storia sarà sempre quella, ma il numero di variabili su cui potremo decidere è tale che a metà dell'avventura, proprio come è accaduto a noi, vi verrà voglia di ricominciare per provare a cambiare scelte e strategie. Ma ricominciare potrebbe persino rivelarsi un obbligo: anche se non è facile ritrovarsi in un vicolo cieco, la possibilità esiste.

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Emozioni vere

Quel che più ci ha colpito di Yes, Your Grace, è l'attaccamento che si crea tra noi, il nostro alter ego coronato e tutti i personaggi che si alterneranno sulla scena. Nel corso delle dodici ore impiegate per giungere alla fine (che non è affatto poco), abbiamo provato una gamma vastissima di emozioni: odio, amore, sofferenza, e ci siamo sentiti perduti, diabolici e infinitamente stupidi, per poi alzare i pugni al cielo quando le cose sono andate finalmente nel verso giusto. Arrivati ai titoli di coda, non si può non pensare al perché software house più grandi e soprattutto più ricche non siano più in grado di osare con esperienze come questa proposta dai piccoli, anzi piccolissimo, Brave At Night (sono solo in cinque). Yes, Your Grace è un prodotto confezionato perfettamente, totalmente a suo agio nelle sue "piccole" dimensioni, ma giocando non si può fare a meno di pensare a come sarebbe stato se avessero avuto modo di diventare quello che oggi non può permettersi di essere. Come amiamo ripetere, i piccoli di oggi diventeranno i grandi di domani, e questo valoroso gruppo di sviluppatori inglesi ha tutte le carte in regola per crescere di pari passo alla popolarità dei suoi giochi, se questi naturalmente continueranno a sfoggiare una simile qualità. Anche perché non sono soltanto storia, personaggi e scrittura ad ammaliare di Yes, Your Grace, ma anche l'efficacissima grafica in pixel art, oltre alla splendida colonna sonora che propone, tra le diverse tracce presenti, anche un paio di indimenticabili brani cantati, come quello che ci darà il benvenuto ogni volta che caricheremo il gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (16)
7.7
Il tuo voto

Un pò strategico, un po' avventura grafica, se siete alla ricerca di emozioni potenti e un'atmosfera tanto densa quanto indimenticabile, Yes, Your Grace è un titolo da non lasciarsi sfuggire. Al momento è disponibile soltanto su Pc e soltanto in inglese, ma sono già previsti diversi porting futuri. L'unica pecca? Se ne vorrebbe subito una versione migliore, più ricca ed elaborata.

PRO

  • Personaggi che non si dimenticano
  • Storia appassionante
  • Grafica e sonoro pieni di stile

CONTRO

  • Ancora leggermente acerbo
  • Niente italiano