Buttarsi nel filone dei puzzle game è qualcosa di molto impegnativo e rischioso, dove inventare qualcosa di nuovo è quasi impossibile e spesso e volentieri ci si ritrova a riciclare meccaniche e strutture già ampiamente collaudate. Si tratta di una storia vecchia, che abbiamo già visto anche in ambito mobile, e che si ripete con l'uscita di Zum-Zum, che stando al titolo si ispira chiaramente a Zuma, un videogame in Java uscito per cellulare nel 2006. Utilizzando la medesima meccanica, questo nuovo titolo targato HeroCraft ci propone la bellezza di trentacinque livelli diversi e due modalità di gioco (classica o survival), con il chiaro intento di offrire a tutti gli appassionati di Luxor e Zuma qualcosa che vada oltre il mero data-disk.
Una volta avviata una partita, ci si rende conto che le azioni che il gioco ci mette a disposizione sono più numerose di quanto ci si aspettava. Luxor e Zuma si differenziavano principalmente per la presenza di percorsi curvilinei o segmentati, ma la sostanza era la medesima: bisognava fermare l'avanzata della fila di palline colorate, mettendo insieme quelle identiche che quindi, come in ogni puzzle game che si rispetti, scomparivano. Zum-Zum cerca di andare oltre: fermo restando il moto delle palline, in questo caso lungo linee curve ogni volta differenti, avremo la possibilità non solo di cambiare la pallina da sparare contro la fila, "mescolando" gli elementi a nostra disposizione, ma potremo anche posizionare il "cannone" dal lato opposto dello schermo rispetto alla partenza. Il sistema di controllo si mette al servizio di questa meccanica, rivelandosi fin da subito semplice e ben organizzato: se il nostro cannone si trova nella parte bassa dello schermo, possiamo spostarlo andando a sinistra o destra con il joystick, sparare la pallina premendo su e spostarci sulla parte alta dello schermo premendo giù, mentre il tasto 5 serve per cambiare la pallina prima di spararla. Questa possibilità extra ci permette di dedicarci all'eliminazione della fila in modo molto più efficace, e con un po' di pratica si riesce e a mettere insieme delle combo spettacolari. Le novità introdotte da Zum-Zum non finiscono qui, comunque: non spareremo solo palline normali, ma anche una serie di oggetti bonus di vario tipo: palline multicolore (che dunque prendono la tinta degli elementi adiacenti sulla fila, una volta sparate), missili, eccetera. Insomma, l'azione di base resta la solita, ma viene arricchita da una serie di novità che di fatto aggiungono spessore a questo particolare tipo di puzzle game.
La realizzazione tecnica si attesta su livelli discreti, come è normale che sia per un prodotto che basa il proprio fascino sulla struttura e sulle idee alla sua base, piuttosto che sull'estetica. Le palline sono sempre ben visibili e si riesce a "leggere" la fila anche nelle situazioni più caotiche, senza mai particolari problemi. Lo sfondo cambia di volta in volta, sia per la forma del percorso che, soprattutto, per i colori utilizzati. L'accompagnamento musicale è dignitoso ma non imprescindibile, mentre il sistema di controllo si rivela immediato e preciso, con una pronta risposta agli input.
Conclusioni
Zum-Zum si può tranquillamente definire come un prodotto "clone", in quanto riprende una struttura già utilizzata con successo in ambito mobile, senza modificarne le basi. Il prodotto HeroCraft non si limita a svolgere il "compitino" nel migliore dei modi, però, anzi introduce una serie di interessanti elementi innovativi: la possibilità di spostare il puntatore (che da sola garantisce un grosso miglioramento nella giocabilità) e di cambiare la pallina prima di spararla, nonché una serie di proiettili di vario genere che rendono l'esperienza più varia e divertente. Chi ha amato alla follia Luxor e Zuma non può davvero perdersi Zum-Zum: si tratta di un titolo tecnicamente ben fatto, abbastanza longevo e davvero coinvolgente.
PRO
CONTRO
PRO
- Struttura di gioco collaudata
- Interessanti elementi innovativi
- Tecnicamente ben fatto...
CONTRO
- ...ma tutt'altro che spettacolare
- È pur sempre un "clone"
- La grafica talvolta risulta troppo "piccola"