In questa guida di Rainbow Six Siege - Operazione High Calibre vi spiegheremo tutto quello che c'è da sapere su Thorn, con alcuni consigli utili sul loadout da utilizzare e come sfruttare al meglio le peculiarità di questo operatore.
L'Operazione High Calibre ha portato con sé varie novità per Rainbow Six Siege, tra cui il rework della mappa Outback e vari fix. Tuttavia la portata principale di questa stagione è senza dubbio l'operatrice Thorn, un difensore che sfrutta il gadget Carica Razorbloom, un granata di prossimità con innesco automatico, per cogliere di sorpresa e mettere sotto pressione gli avversari. È un personaggio versatile, non particolarmente difficile da usare, ma che richiede una certa abilità ed esperienza delle dinamiche di gioco e delle mappe per sfruttarne a pieno il potenziale.
Armi, gadget e la Carica Razorbloom
Brianna "Thorn" Skenah è un difensore con armatura e velocità nella media. Prima di analizzare nel dettaglio le caratteristiche, ecco la sua dotazione in Rainbow Six Siege:
Arma primaria
- UZK50GI - SMG
- M870 - Shotgun
Arma secondaria
- 1911 Tacops - Pistola
- C75 Auto - Pistola Mitragliatrice
Gadget
- Scudo Mobile
- Filo Spinato
Abilità Unica: Carica Razorbloom
Thorn può utilizzare l'UZK50GI, la nuova SMG introdotta proprio con l'Operazione High Calibre di Rainbow Six Siege. Si tratta di un'arma che spara proiettili calibro .50 ed è caratterizzata da un rateo di fuoco non particolarmente elevato (700 RPM) e un caricatore piuttosto esiguo (22+1), il tutto compensato da danni molto elevati (44 punti danno per proiettile). Questa SMG, inoltre, è utile per aprire dei fori nei muri distruttibili, un buon modo per creare linee di tiro per la squadra, ma anche degli insospettabili nascondigli per la Carica Razorbloom, come vedremo successivamente. Thorn può utilizzare anche lo Shotgun M870, un'arma indubbiamente valida, ma la scelta consigliata ricade proprio sulla nuova SMG, possibilmente con gli accessori Rompifiamma (per ridurre il rinculo verticale) e l'impugnatura angolata. Per le armi secondarie troviamo la 1911 Tacops e la C75 Automatica. La prima offre una precisione maggiore, mentre la seconda è un po' più difficile da gestire per via dell'elevato rinculo, compensato dalla cadenza di fuoco.
Tra i gadget di Thorn troviamo il filo spinato e lo scudo mobile. Entrambi sono validi e la scelta dovrebbe ricadere su ciò che potrebbe fare comodo alla squadra. Come vedremo successivamente, il filo spinato ha un'ottima sinergia con la Carica Razorbloom di Thorn, ma anche lo scudo mobile con un po' di astuzia potrebbe risultare valido in tal senso.
E infine arriviamo all'abilità unica di Thorn che per ovvi motivi ne definisce lo stile di gioco, ovvero la Carica Razorbloom, una granata di prossimità con innesco remoto automatico, utile per far fuori gli avversari, fargli perdere tempo o portarli a commettere un errore.
Thorn può piazzare fino a tre cariche di Razorbloom. Si lancia come se fosse una granata e aderisce a qualsiasi superficie con cui entra in contatto, sia esso un pavimento, un muro o un qualsiasi oggetto dello scenario. Una volta posizionata impiega circa cinque secondi per attivarsi. La Carica Razorbloom esplode dopo aver rilevato un nemico all'interno del suo raggio d'azione di circa tre metri, espellendo una serie di lame affilate in tutte le direzioni che causano danni ingenti, spesso fatali, per il malcapitato di turno.
Prima di esplodere la granata diventa di colore rosso ed emette un suono metallico ben riconoscibile. Tra l'innesco e la deflagrazione vera e propria passano circa due secondi, una finestra di tempo esigua, ma per i giocatori più esperti più che sufficiente per reagire e uscire dal suo raggio d'azione o distruggerla. La Carica Razorbloom, infatti, è estremamente fragile e si può disattivare con qualsiasi colpo di arma da fuoco o attacco corpo a corpo.
Per utilizzare al meglio questo gadget, dunque, è fondamentale giocare d'astuzia e posizionarlo in punti tattici, in pratica nasconderlo alla vista degli avversari per renderlo ancora più insidioso e letale. Sfruttate dunque la fantasia e la conoscenza della mappa, piazzando la Carica Razorbloom in punti ciechi o dietro degli oggetti, come una trave del soffitto per fare un esempio. Potete anche aprire un foro nei muri distruttibili con l'UZK50GI e posizionarla al suo interno, creando così una trappola davvero insidiosa. Tuttavia tenete a mente che quella della Carica Razorbloom non è una vera e propria esplosione, ma piuttosto delle lame che vengono sparate con gran forza in tutte le direzioni, dunque è necessaria una linea di tiro pulita, libera da qualsiasi ostacolo, per colpire un avversario.
Il congegno di Thorn ha un'ottima sinergia con vari gadget secondari, inclusi quelli in dotazione all'operatrice. Ad esempio, posizionando una Carica Razorbloom nei pressi del filo spinato per gli avversari sarà più difficile mettersi in salvo, dato che quest'ultimo ne rallenta i movimenti. Oppure potete lasciarla dietro uno scudo mobile fissato all'entrata di una stanza, cogliendo così di sorpresa gli ignari avversari che lo scavalcheranno. In generale, qualsiasi gadget che rallenti gli avversari o li blocchi in animazioni specifiche ha una buona sinergia con la granata di Thorn.
La Carica Razorbloom, ovviamente, non viene innescata dai compagni di squadra se entrano nel suo raggio d'azione, tuttavia ne subiscono i danni delle esplosioni. E lo stesso vale per Thorn. Il congegno inoltre può distruggere i gadget alleati, quindi valutate molto bene dove lo posizionate e se possibile comunicatelo ai compagni. Thorn può recuperare in qualsiasi momento una carica Razorbloom posizionata in precedenza, anche quando sta per esplodere, cosa che potrebbe tornarvi utile in determinati frangenti.
La Carica Razorbloom di Thorn è un gadget molto versatile e letale nelle mani giuste, ma ha dei counter naturali in Rainbow Six Siege. Ad esempio, le granate EMP di Thatcher la disabilitano per 15 secondi e Zero può distruggerla con il Lanciatore Argus. Allo stesso modo anche il drone di Twitch può mettere fuorigioco le Razorbloom, mentre IQ può individuarle e segnalarle ai compagni di squadra con il suo Rilevatore Elettronico. Inoltre, gli operatori che usano uno scudo, come ad esempio Montagne, possono sopravvivere all'impatto delle lame della granata, seppur incassando un ingente quantitativo di danni.