Raramente, dopo una conferenza E3, è emersa una situazione ambigua, al tempo stesso esaltante ed enigmatica, come quella di Xbox dopo lo show di quest'anno a Los Angeles. Ci troviamo sicuramente di fronte a qualcosa di importante, forse rivoluzionario, nel panorama delle console, ma il progetto di Microsoft non è ancora del tutto chiaro e il profilo della nuova concezione di Xbox sembra in via di definizione. Non aiuta in questo caso l'ormai celebre carenza comunicativa della casa di Redmond per quanto riguarda il suo settore videoludico, ma quello che è emerso con chiarezza è la volontà ferrea di Microsoft nel voler investire ancora in questo ambito, e nel cercare di solidificare quell'ecosistema PC/console che dall'avvento di Windows 10 è diventato una sorta di missione per Phil Spencer e compagni.
Da questo punto di vista la conferenza Microsoft ha gettato ottime basi per il futuro, ma per comprendere il senso di molte scelte è necessario trascendere la concezione classica di Xbox come console tradizionale e immaginare le conseguenze di una decisione che porta a sfumare inevitabilmente i confini tra PC e console e probabilmente a concepire quest'ultima come una piattaforma con hardware variabile, impostata su diversi tier, almeno finché sarà valida l'idea della contemporaneità di diversi modelli compatibili sul mercato annunciata durante la conferenza. Considerando la grande solidità attuale del gaming su PC, l'ormai inevitabile gap tecnologico che separa questi ultimi da un qualsiasi hardware da gioco progettato per permanere sul mercato per lunghi cicli vitali e la condivisione della base comune data dal sistema operativo Windows, ci sentiamo di dare fiducia alla nuova visione di Xbox data dalla convergenze tra i mondi PC e console, pertanto a nostro avviso la conferenza Microsoft ha rappresentato il punto di inizio di un nuovo corso molto interessante.
Il nuovo corso Microsoft tra nuovi hardware e concezioni innovative del panorama console
La conferenza: voto 8.5
Non c'è nulla da fare, l'annuncio di un nuovo hardware ha sempre un fascino tutto particolare, e la presenza addirittura di due nuove console durante la conferenza Microsoft (sebbene una di queste sia in verità una semplice revisione) ha rappresentato indubbiamente un elemento vincente, come dimostra l'attenzione catalizzata in particolare da Project Scorpio. Si è trattato di uno show di notevole intensità, apertosi con la presentazione della nuova Xbox One S, il nuovo standard dell'attuale Xbox, e conclusa con l'annuncio, emotivamente di grande impatto, di Scorpio, la "nuova generazione" di Xbox destinata a superare tecnologicamente quanto visto finora in ambito console. Nel mezzo, un ottimo flusso di annunci più propriamente videoludici: era difficile fare meglio dell'E3 2015 da questo punto di vista, considerando i pesi massimi Halo 5, Forza Motorsport 6 e Rise of the Tomb Raider ma la sequenza di titoli messa in scena si è rivelata comunque di grande interesse.
"I nostri giochi vengono annunciati con una data accanto", ha affermato Phil Spencer con un certo moto d'orgoglio, e Microsoft ha dimostrato ancora una grande concretezza dal punto di vista delle presentazioni quest'anno, soprattutto per quanto riguarda le esclusive. Ecco, su quest'ultima definizione c'è da fare una precisazione: si tratta ormai di "esclusive Microsoft", in un certo senso, perché con la nuova politica unificata non esistono praticamente più giochi legati solo alla console Xbox, da parte di Microsoft. Tutte le produzioni interne saranno dunque "esclusive Xbox e Windows 10", all'interno dell'ottimo programma "Play Anywhere" che introduce il cross-buy su tutti i giochi della serie, con tanto di salvataggi e progressi condivisi tra Xbox e PC. Pochi i titoli completamente nuovi a dire il vero, ma come da tradizione il keynote si è concentrato soprattutto su quello che arriverà tra il resto del 2016 e l'inizio del 2017, dunque vari giochi si sono inevitabilmente ripetuti rispetto all'E3 dell'anno scorso. Tra le novità assolute ha brillato Forza Horizon 3, degna evoluzione di un brand che ha saputo interpretare il racing arcade in maniera originale, il survival horror a mondo aperto State of Decay 2 e Dead Rising 4, che riporta la serie Capcom alle origini con il ritorno di Frank West.
Per il resto sono stati mostrati in maniera più estesa Gears of War 4, con uno spettacolare frammento di campagna particolarmente "tempestoso" e drammatico, ReCore che inizia a prendere forma come una sorta di sparatutto con elementi adventure, alquanto diverso da quella sorta di avventura compassata che sembrava trasparire dalla prima introduzione e più vicino a uno sparatutto in terza persona con innesti puzzle, Scalebound di cui è stato svelato il multiplayer a quattro giocatori, Sea of Thieves di Rare, che si sta definendo come una bizzarra e interessante simulazione di vita piratesca a tutto tondo e Halo Wars 2, strategico in tempo reale particolarmente atteso dai fan e sperimentabile subito grazie a un periodo di beta test pubblico in corso fino al 22 giugno. Sono mancate le nuove proprietà intellettuali, questo è certo, così come una certa freschezza nei concept e nelle strutture dei giochi presentati ma gli utenti affezionati hanno avuto sicuramente quello che volevano da Microsoft. La presentazione di Project Scorpio ha chiuso la conferenza, con un teaser che ha mostrato effettivamente poco o nulla ma che ha introdotto con tono epico la nuova prospettiva sul futuro di Xbox: una console decisamente potente in grado di offrire una soluzione high end in 4K per gli utenti più esigenti, che continuerà (almeno in un primo periodo) a convivere con Xbox One, in particolare con la sua nuova versione "S", ma presentandosi come una soluzione più vicina al PC come concezione e soluzioni tecnologiche. Un climax finale che ha ricordato un po' i migliori momenti "One more thing" delle conferenze Apple di Steve Jobs.
I titoli multipiattaforma: voto 8
La lineup dei titoli multipiattaforma è decisamente solida tra il 2016 e il 2017, con il prossimo arrivo di vari pezzi grossi che andranno a completare una buona annata videoludica, integrandosi con le esclusive. Limitandoci ai titoli presentati nel corso della conferenza Microsoft all'E3 citiamo in particolare Final Fantasy XV, finalmente in arrivo il 30 settembre dopo un'attesa praticamente interminabile: il gioco è stato presentato nel corso della conferenza con un gameplay tutto incentrato sul combattimento contro un titano, a dimostrazione dei boss che possono essere incontrati nel corso della storia.
Demo indubbiamente spettacolare ma forse poco propensa a mostrare il senso di meraviglia tipico di questo gioco, che dovrebbe incentrarsi più sull'esplorazione libera del vasto mondo a disposizione. Tom Clancy's The Division si è dimostrato ancora un valido alleato per la community Xbox, con il prossimo arrivo del DLC New York Underground in anticipo su Xbox e PC, mentre più propriamente legato alle dinamiche classiche del titolo multipiattaforma è Battlefield 1, anche questo mostrato nel corso della conferenza come uno dei titoli di punta della stagione autunnale per Electronic Arts, a breve distanza da Titanfall 2. Non poteva mancare l'angolo dedicato a Minecraft, con tanto di John Carmack a presentare la versione VR e l'annuncio del prossimo arrivo di Realms, che consentirà di gestire server privati da parte degli utenti e creare così i propri mondi di gioco con proprie regole e caratteristiche particolari. Momento particolarmente interessante quello dedicato a We Happy Few, un action adventure in soggettiva creato dal team di Contrast, Compulsion Games, che si è mostrato con una demo introduttiva in grado di mettere bene in scena la strana atmosfera a metà tra l'onirico e il teatrale venata di una certa inquietudine di fondo. Il gioco verrà messo a disposizione a luglio nel programma Game Preview su Xbox e in early access su PC, arrivando dunque prima sulle piattaforme Microsoft. CD Projekt RED ha mostrato il suo Gwent: The Witcher Card Game sul palco della conferenza, trasformando l'ottimo mini-game di carte presente nella serie The Witcher in un vero e proprio titolo autonomo, ovviamente molto diverso dalle normali avventure videoludiche dello Strigo. Infine, una alquanto sorprendente la presentazione di Tekken 7 nel tempio Microsoft, con un Katsuhiro Harada in forma smagliante all'interno di un rigoroso kimono ad annunciare l'arrivo del gioco su PC, Xbox One e PlayStation 4 e la possibilità di scaricare gratuitamente Tekken Tag Tournament 2 retrocompatibile per gli utenti Xbox Live Gold, per un periodo limitato.
Le prospettive future: voto 8
Anche per interpretare le prospettive future di Xbox è necessario un minimo di lavoro in termini di immaginazione e deduzione, perché se per quanto riguarda l'Xbox One standard il pensionamento nel breve termine è molto probabile, considerando l'arrivo della versione "S", è vero anche che l'intenzione di Microsoft è di mantenere in vita ancora a lungo la console come standard basso ed economico da affiancare al "mostro" Project Scorpio. Tutto sommato, per l'intero brand Xbox la conferenza Microsoft ha rappresentato una notevole iniezione di nuova linfa vitale, con l'annuncio di mosse innovative che potrebbero essere le uniche soluzioni percorribili per rilanciare la sfida a una concorrenza che sta stravincendo la guerra delle vendite. Sembra peraltro voler proseguire nella visione caratteristica della gestione Phil Spencer, con una progressiva cancellazione dei peccati originali attribuibili al progetto iniziale sotto la direzione di Mattrick fino alla definitiva evoluzione tecnologica di Project Scorpio, destinato a riprendersi il testimone di console più potente sul mercato che aveva sempre caratterizzato le console Microsoft fino a Xbox One, idea che è sembrata trasparire nelle parole di presentazione di Spencer. La casa di Redmond tenta il tutto per tutto, insomma: mentre Sony si ritrova con quello che dovrebbe essere un aggiornamento di metà ciclo all'hardware di PlayStation 4 con Neo, il cui impatto sulle performance e sulle dinamiche di sviluppo è ancora tutto da capire, Microsoft ha deciso di effettuare un vero e proprio salto generazionale sfruttando a questo punto un netto vantaggio sui tempi della concorrenza. In questo modo Sony si potrebbe ritrovare incastrata con un hardware non all'altezza della nuova Xbox, mentre quest'ultima può giocarsi la carta delle performance superiori per cercare di riconquistare quel pubblico che in questi anni è passato in gran parte a PlayStation, visto che proprio queste sembrano aver avuto un impatto determinante nell'esito della "console war". L'estensione delle esclusive a Windows 10 può rappresentare apparentemente un deterrente all'acquisto di Xbox, ma è assai probabile che il rapporto prezzo/prestazioni di Scorpio risulti comunque più conveniente dell'investimento in costosi upgrade per il PC, senza considerare che la fruizione dei giochi da console resta comunque un tipo di esperienza particolare, che avrà probabilmente sempre il suo pubblico specifico.