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Abbiamo provato Witchfire, il matrimonio perfetto tra Painkiller e un roguelike

Dopo aver provato Witchfire non abbiamo potuto fare a meno di pensare che finalmente Painkiller è convolato a nozze, con un genere che non potrebbe essergli più distante.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   27/09/2024
Il protagonista contro la strega del mare
Witchfire
Witchfire
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Painkiller. Appena si parte per la prima spedizione di Witchfire viene in mente questo nome. Non Bulletstorm, altro brillante sparatutto in prima persona realizzato da alcuni membri di The Astronauts quando erano ancora in People Can Fly, ma proprio il gioco del 2004: uno sparatutto velocissimo e furioso in cui si uccidevano orde di demoni in livelli infernali, tutti molto diversi tra loro. Sarà per le mappe enormi caratterizzate da costruzioni imponenti, come la torre della prima isola o il mulino che svetta nel secondo scenario. Sarà per le armi che sembrano uscite dai deliri di un armaiolo timorato di Dio e sarà per i nemici stessi, che incarnano lo stesso immaginario, prendendo a piene mani dalle leggende dell'est Europa, dalla cultura metal e dal mondo dell'occulto, ma a tratti abbiamo provato la sensazione di trovarci di fronte a una specie di seguito apocrifo: una vera e propria evoluzione di quell'idea.

Demoni da impalare

Sensazione che si è acuita quando abbiamo sbloccato un'arma in particolare: un fucile spara paletti di legno. A quel punto ci siamo ricordati di quanto ci piaceva impalare demoni allora e abbiamo ammesso con noi stessi che ci piace farlo ancora oggi. Il nemico si avvicina: puntiamo l'arma alla testa e spariamo. Il feedback del paletto che parte a razzo e, seguendo una traiettoria dalla curvatura gentile, si pianta nella testa del moschettiere (il tipo di nemico colpito), trascinandolo all'indietro per poi piantarsi dentro un albero, con il cadavere del demone ambulante che rimane penzoloni in attesa di sparire, ha un che di sublime e da solo vale il tempo che abbiamo dedicato a Witchfire per scrivere questo articolo.

Ma non è il momento di riposarsi, perché il titolo di The Astronauts è ferocissimo sin dalle prime battute e le ondate dei servitori della Strega del mare, il nostro obiettivo finale, sono difficili da domare.

All'inizio bisogna scegliere una delle classi disponibili per il nostro personaggio: c'è chi è più versato nella magia, chi maneggia meglio le armi, chi preferisce colpire a tradimento e così via. Scelto chi interpretare, ci ritroviamo subito nella nostra base operativa, formata da una serie di strutture scavate in una montagna a strapiombo sul mare. In lontananza possiamo vedere una placida chiesetta e tutto intorno a noi regna la quiete più assoluta. Quello che ci interessa però, è superare il tutorial, che spiega in modo interattivo le basi del gameplay, e fare amicizia con i vari strumenti a nostra disposizione.

Witchfire ricorda Painkiller in più di un modo
Witchfire ricorda Painkiller in più di un modo

Quando avremo le risorse giuste potremo quindi creare pozioni sul tavolo da alchimista, ricercare nuove armi usando uno specchio incantato, cambiare e migliorare l'equipaggiamento (armi e incantesimi), ascendere (leggasi: salire di livello) e sviluppare un potere magico, la Gnosi, che ci consentirà di rompere dei sigilli sparsi per le mappe, che possono nascondere qualsiasi cosa, da aree speciali a oggetti segreti.

Dopo aver armeggiato un po' con quanto disponibile, partiamo per la prima spedizione, che faremo su di un'isola con al centro un'enorme torre. È qui che le cose iniziano a farsi dure.

E su console?

The Astronauts non ha annunciato ufficialmente le versioni console di Witchfire, che in questo momento sono appese alle decisioni del team. In verità anni fa, all'epoca dell'annuncio del gioco, gli sviluppatori parlarono dell'arrivo anche su console. Era il tempo di Xbox One e PS4, che in tanti pensarono sarebbero state le piattaforme su cui sarebbe uscito dopo l'accesso anticipato su PC. Da allora Witchfire ha accumulato ritardi su ritardi, tanto che nel frattempo è cambiata la generazione. A settembre del 2023, nelle FAQ ufficiali del gioco è stato riportato che le versioni console sono ancora previste, ossia che il team di sviluppo spera di poterlo diffondere oltre il PC. Immaginiamo però che, nel caso, lo vedremo su PS5 e Xbox Series X e S, magari su Nintendo Switch 2, non certo sull'hardware della passata generazione.

Strategie di gioco

Witchfire è un gioco difficile: è diviso in grosse mappe, ognuna con al suo interno diversi obiettivi da raggiungere, impliciti o espliciti. Ogni spedizione ha come scopo principale quello di svelare i segreti dell'area, raccogliendo il fuoco della strega lasciato dai nemici quando uccisi o raccogliendolo da alcuni depositi che si formano in punti casuali. Ma cerchiamo di capire meglio come funziona il tutto.

Il castello di una delle mappe di Witchfire
Il castello di una delle mappe di Witchfire

Nonostante sia un roguelike, la struttura dei livelli di Witchfire è fissa, ossia le mappe sono sempre identiche nella morfologia. A cambiare sono gli oggetti che si possono trovare, come i già citati depositi di fuoco della strega, o dei forzieri con dentro rifornimenti vari, e le ondate nemiche. In caso di morte, si perde praticamente tutto ciò che si è raccolto, che può essere recuperato nella spedizione successiva (sempre che non si venga uccisi prima), il che obbliga ad approcciarsi in modo più meditato alle mappe. Il motivo? Riportare a casa il malloppo, passando per dei portali erranti che si manifestano in punti precisi, è essenziale per migliorare il personaggio. Senza crescita andare avanti è difficilissimo. Le prime armi di ogni classe sono infatti abbastanza deboli, la vita a disposizione non è molta e si può lanciare una sola magia, oltretutto leggera (quelle pesanti andranno ricercate).

Le classi selezionabili dal giocatore
Le classi selezionabili dal giocatore

Troppo poco per affrontare le sfide più impegnative. Per questo capita che l'obiettivo immediato del giocatore diventi quello di salvarsi la pelle per non vanificare quanto accumulato. Da questo punto di vista Witchfire impone un bel po' di grinding, con spedizioni mirate alla sola mietitura di fuoco della strega e di altre risorse. Le stesse armi possono essere migliorate solo raggiungendo determinati requisiti (ad esempio l'uccisione di un certo numero di nemici), quindi capirete che ha senso spendere sortite per il solo potenziamento del personaggio, ragionando su come procedere per massimizzare il bottino e diminuire i rischi, invece di voler far progredire la storia a tutti i costi.

Gameplay

Il rischio che temevamo giocando a Witchfire era quello della ripetitività, considerando le mappe fisse. In realtà il focus messo sulle sparatorie, gli elementi casuali e l'ottimo sistema di feedback rendono questo timore scongiurato, almeno per i livelli presenti nella versione in accesso anticipato, con una distinzione necessaria: la prima mappa è la più debole. È quella introduttiva, quindi è moderatamente più accessibile delle altre e le ondate di nemici sono più rare e più gestibili, per così dire.

Alcuni nemici sono davvero impressionanti
Alcuni nemici sono davvero impressionanti

Il titolo di The Astronauts però da il meglio di sé quando inizia a premere sull'acceleratore, ossia quando i nemici si moltiplicano arrivando da ogni direzione, quando gli scontri a viso aperto si fanno più frenetici e al giocatore non resta che iniziare a ballare, usando tutte le armi a sua disposizione, o ripiegare, cercando un approccio più tattico alla battaglia. È la frenesia il punto di svolta, ossia quando si alternano attacchi con le armi, magie, pugni e qualsiasi cosa si abbia a portata di mano per aumentare la conta delle uccisioni ed evitare di entrarne a far parte (si muore spesso, comunque). A quel punto ci si scioglie letteralmente nel gioco, perdendosi in una sabbatica danza di morte da cui si trae immensa soddisfazione.

Più si va avanti, più i nemici diventano ostici
Più si va avanti, più i nemici diventano ostici

Gli unici problemi che abbiamo rilevato durante la nostra prova, che si spera vengano risolti durante l'accesso anticipato, riguardano il rischio che i nemici ci appaiano troppo vicini durante gli scontri e non solo. Non capita spesso, ma capita, complicando non poco la vita. In un occasione stavamo vicino a un portale in attesa che si aprisse per tornare alla base, tutto sembrava tranquillo, ma due demoni ci sono apparsi letteralmente alle spalle, tanto che ci hanno quasi uccisi. È roba da poco e abbastanza rara, ma va comunque segnalata. Inoltre è chiaro che ci troviamo di fronte a un titolo davvero difficile. Per adesso non ci sono tutti i contenuti, ma sappiate che potrebbe piegarvi, quindi tenetelo in considerazione solo se siete molto bravi con gli sparatutto in prima persona.

Tecnicamente Witchfire è un ottimo titolo
Tecnicamente Witchfire è un ottimo titolo

Infine merita qualche parola anche il lato tecnico che The Astronauts ha curato in modo davvero certosino, complice anche il periodo già trascorso in accesso anticipato su Epic Games Store (noi lo abbiamo provato su Steam). Le mappe sono semplicemente meravigliose e ben strutturate, piene di punti d'interesse ed elementi caratterizzanti, con anche una buona dose di narrazione ambientale, tanto che vagando per le stesse è possibile ricostruire recenti battaglie, naufragi, fughe repentine e la presenza di vite normali che ormai non esistono più. In generale abbiamo trovato le prestazioni ottime, tanto che non abbiamo avuto alcun problema dal punto di vista del framerate che è stato sempre roccioso a 60fps a dettagli ultra / alti (abbiamo giocato con una 3070). Insomma, non ci possiamo davvero lamentare da questo punto di vista, il che è un punto a favore di Witchfire, considerando lo stato in cui vengono pubblicati certi giochi.

Witchfire è già da adesso un titolo davvero godibile. I contenuti non sono ancora tutti, ma ci sono decine di ore di gioco ad aspettarvi. Ottime ore, oltretutto, dato che ci troviamo di fronte a uno sparatutto in prima persona davvero soddisfacente, che offre alcune delle migliori sparatorie degli ultimi anni. Insomma, se siete alla ricerca di un titolo frenetico e sfidante, dategli una possibilità perché merita.

CERTEZZE

  • Livelli ottimamente progettati
  • Sparatorie ottime

DUBBI

  • Qualche problema da sistemare
  • Vari contenuti ancora non disponibili