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Alaloth, il gioco sopravvissuto a mille avversità

In attesa di nuovi dettagli su Alaloth, Gamera ci racconta di com'è riuscita a superare due anni che hanno messo a dura prova il progetto e la compagnia.

INTERVISTA di Vincenzo Lettera   —   23/08/2021
Alaloth: Champions of the Four Kingdoms
Alaloth: Champions of the Four Kingdoms
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Quando gli abbiamo chiesto come sono andati gli ultimi due anni, Alberto Belli, fondatore di Gamera Interactive, ci va leggero: "È stata la tipica montagna russa", ci ha detto. Non fosse che questa montagna russa ha attraversato a cento all'ora un tracciato pieno di sventure. Come tutte le altre produzioni nell'industria dei videogiochi, anche Alaloth: Champions of The Four Kingdoms è stato pesantemente colpito dalla recente pandemia, ma non bastasse il lockdown e il lavoro da remoto ad alterare i piani dello sviluppatore italiano, l'ultimo paio d'anni ha messo a dura prova il progetto di Gamera con una serie di imprevisti che ha quasi convinto la compagnia a gettare la spugna.

Da tragici incidenti personali a membri del team arrestati, passando per accordi di esclusiva andati in fumo e per le controversie che hanno riguardato un personaggio in vista, il team è rimasto in piedi pur mostrando i segni delle cicatrici. E adesso che questa nuvola scura si sta dissipando (toccando ferro), il team guarda alla Gamescom per riprendere ufficialmente la comunicazione attorno ad Alaloth, e nell'attesa di sapere di più sui progressi e sulla data d'uscita, Belli ci ha raccontato come mai, dopo aver visto il gioco nell'estate del 2019, il progetto è sparito dai radar.

La ricerca di un publisher

Alaloth è attualmente confermato in uscita per il 2021 su Epic Games Store
Alaloth è attualmente confermato in uscita per il 2021 su Epic Games Store

Nonostante la pandemia da Covid-19 abbia rappresentato un enorme ostacolo nella crescita di Gamera e nello sviluppo di Alaloth, Belli ci spiega che i problemi per il team sono iniziati già prima del 2020. "Nel 2018 eravamo vicinissimi al chiudere un accordo di esclusiva, e per circa sei mesi abbiamo lavorato con in testa l'idea che ce l'avremmo fatta. Pensavamo di aver trovato la quadra per Alaloth. Invece alla fine è saltato tutto e siamo rimasti a piedi dopo che ormai avevamo interrotto qualsiasi discussione con le altre realtà". Scoraggiato ma non rassegnato, il team era pronto a trovare nuove soluzioni e nuovi partner per pubblicare il suo Alaloth, un RPG fantasy che reinterpreta la formula di Moonstone e si ispira a classici come Baldur's Gate e Icewind Dale.

A mettere a dura prova la forza del team padovano è stato però un tragico incidente che ha visto mancare uno dei fondatori e investitori dell'azienda. "È una di quelle cose che ti tranciano le gambe, e quando è successo ci siamo davvero domandati se avesse senso andare avanti. Alla fine abbiamo deciso di proseguire".

Così, più per esorcizzare il momento buio che per cercare opportunità di business, alcuni membri del team presero un volo per partecipare alla Gamescom di Colonia. "Siamo andati alla Gamescom per staccare la spina, ma abbiamo finito per fissare 3-4 appuntamenti con quei pochi publisher rimasti con cui non avevamo ancora parlato. Tra questi c'era All in! Games: il boss ha visto Alaloth solo pochi minuti, ma essendo un ex producer è rimasto colpito tanto dal gioco quanto dal lavoro che c'era a monte. Dopo quindici giorni da quell'incontro abbiamo firmato la lettera d'intenti e a fine 2019 avevamo un publisher".

Alaloth: dopo diverse ristrutturazioni interne, Gamera conta oggi 18 persone perlopiù italiane
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Nell'arco di poche settimane, Gamera ha riorganizzato il team, assunto persone e allestito un nuovo studio a Padova, ma neanche il tempo di riprendere fiato che lo sviluppatore di Alaloth - come il resto del mondo - ha dovuto fare i conti con l'epidemia di Covid-19. "Il 5 marzo eravamo pronti per ricominciare a lavorare, e l'8 marzo c'è stato il lockdown", racconta Belli. "Nessuno del team è di Padova, quindi ci siamo ritrovati con molte persone bloccate negli Airbnb, senza PC e impossibilitate a lavorare. In diversi, non sapendo quanto sarebbe durata quella situazione, hanno preferito abbandonare il progetto. Il risultato è stato che da marzo a giugno i lavori sul gioco si sono interrotti, mentre rivoluzionavamo le modalità di lavoro da remoto dopo che per un anno e mezzo avevamo preparato tutto per lavorare dall'ufficio. In pratica abbiamo ricominciato a lavorare effettivamente su Alaloth solo a partire dall'estate 2020, e per fortuna All in! Games in tutto ciò ci ha supportato, standoci vicino e non mettendoci pressioni".

Ok, col team finalmente strutturato per lavorare da remoto, a questo punto il progetto può infine riprendere senza intoppi.

Può riprendere senza intoppi, vero?
Può riprendere senza intoppi, vero?

"Quando abbiamo ricominciato a lavorare in estate, ne è successa un'altra. Nel ristrutturare il team ci eravamo affidati a un outsourcer in Bielorussia per avere una mano sulla programmazione. Poi è scoppiata la protesta". Nonostante la pandemia da coronavirus, l'estate del 2020 ha visto in Bielorussia esplodere accese proteste e manifestazioni contro il governo autoritario del presidente Alexander Lukashenko. Le rivolte che hanno seguito la sua controversa rielezione hanno portato a violenze e migliaia di arresti. Tra questi, uno dei lead programmer di Alaloth. "Era sparito nel periodo di Natale, e per una ventina di giorni non abbiamo ricevuto più sue notizie né sapevamo dove fosse finito, mentre nel frattempo dovevamo rispettare delle scadenze impellenti".

Alaloth si ispira a classici come Baldur's Gate ma vuole soprattutto essere l'erede spirituale del classico Moonstone
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Tutto questo mentre, sempre nell'estate del 2020, lo sceneggiatore e designer Chris Avellone veniva accusato di molestie sessuali portando le realtà con cui stava collaborando a esprimersi pubblicamente. Il publisher All in! Games al tempo dichiarò: "Il lavoro svolto da Chris Avellone su Alaloth: Champions of The Four Kingdoms si è concluso ben prima che la scorsa settimana fossero condivise le accuse di abuso. All In! Games prende con grande serietà questioni come gli abusi ed è contro i presunti comportamenti che sono accaduti".

Midnight Caravan, un piccolo gioco narrativo realizzato e pubblicato da Gamera durante lo sviluppo di Alaloth
Midnight Caravan, un piccolo gioco narrativo realizzato e pubblicato da Gamera durante lo sviluppo di Alaloth

Il 2021 è stato per Gamera un anno decisamente meno traumatico, e avendo consolidato il team in Italia i lavori su Alaloth procedono più spediti. Secondo Belli "In termini di contenuto, il gioco è praticamente pronto e ora lo stiamo rifinendo. È quasi comico, perché sono quindici anni che dico agli altri quanto sia fondamentale pubblicare in tempi brevi e alla fine sono stato proprio io a ritardare con il mio primo vero gioco grande. Resta la soddisfazione di essere riusciti a tenere il team in piedi nonostante i tanti problemi avuti, a uscire dalla pandemia con lo studio raddoppiato e a non aver mai dovuto fare crunch. A questo punto ci prendiamo il tempo che serve per fare tutto per bene".

Non dovremmo però attendere molto prima di vedere qualcosa di nuovo di Alaloth, visto che Gamera ha preferito saltare l'E3 di giugno proprio per concentrarsi sulla Gamescom di Colonia, quella stessa fiera che un paio di anni fa aveva rappresentato un nuovo inizio, dando speranze e opportunità a seguito di un periodo buio. "È un anno che non facciamo vedere niente di nuovo, ma il gioco rispetto all'anno scorso è parecchio diverso".