Apex Legends è ormai un punto fermo nel panorama dei battle royale: una posizione guadagnata grazie alla qualità dell'esperienza, certo, ma anche e soprattutto al supporto che lo sparatutto live service sviluppato da Respawn Entertainment ha ricevuto nel corso del tempo.
Con ogni diversa stagione abbiamo dato il benvenuto a una nuova Leggenda, la mappa di base ha cambiato volto in più occasioni e sono state aggiunte al pacchetto modalità e funzionalità extra, inclusa la possibilità di giocare fra le varie piattaforme, oltre ovviamente agli aggiornamenti necessari per quanto concerne il bilanciamento del gameplay.
Proprio a fronte di questa grande attenzione e puntualità, sorprende un po' che l'aggiornamento next-gen del gioco abbia impiegato così tanto tempo a fare il proprio debutto sulle nuove console Sony e Microsoft, e in effetti molti sostengono che dietro queste tempistiche si celasse la volontà di tutelare gli utenti che giocano su PS4 e Xbox One.
Allo stesso tempo, l'aggiornamento risulta per il momento parziale, nel senso che non introduce ancora tutte le novità programmate da Respawn Entertainment per le piattaforme di attuale generazione, che arriveranno nelle prossime settimane e di cui vi parleremo in questo articolo: ecco la nostra analisi di Apex Legends su PS5 e Xbox Series X|S.
Apex Legends, ieri e oggi
Come sempre accade quando ci si cimenta con un live service al debutto e lo si riprende in mano dopo diverso tempo, in questo caso ben tre anni considerando le versioni PC, PS4 e Xbox One, pur con una breve parentesi su Nintendo Switch esattamente dodici mesi fa, lo scenario risulta sostanzialmente cambiato; non per l'impianto di partenza, chiaramente, ma per tutto ciò che gli ruota attorno.
Il gameplay di Apex Legends era già al debutto piuttosto solido e questo aspetto non è cambiato se non in qualche sfumatura: l'esperienza di Respawn Entertainment con gli sparatutto in prima persona è infatti indiscutibile, trattandosi di un team di sviluppo proveniente da produzioni come Call of Duty e Titanfall, e dunque la formula non ha avuto bisogno di particolari modifiche.
Quello che è cambiato, come dicevamo, è ciò che sta intorno al cuore dell'esperienza: il roster delle Leggende, che è passato da otto a venti personaggi mantenendo intatti i meccanismi di sblocco; le mappe, dalla classica Canyon del Re all'ancora più grande Passo della Tempesta; e le modalità, con varie sperimentazioni temporanee in aggiunta alla formula battle royale.
Chiaramente è cambiata anche la consapevolezza della robusta community nei confronti del gioco e delle sue caratteristiche, e si è fatta inevitabilmente più ripida la curva d'ingresso per chi vi si avvicina solo adesso, trovandosi di fronte utenti esperti che conoscono personaggi, arsenale e scenari come le proprie tasche. Un fattore che l'aggiornamento next-gen potrebbe in qualche modo enfatizzare.
Miglioramenti attuali e futuri
Quali sono dunque i miglioramenti introdotti con l'aggiornamento next-gen di Apex Legends per PS5 e Xbox Series X|S? In primo luogo la risoluzione è passata ai 4K reali, mentre i 60 fps sono stati resi davvero incrollabili (non si notano cali neppure durante le Ultimate più spettacolari e caotiche), le ombre appaiono più definite e la distanza visiva in generale ha subito un sostanziale potenziamento.
È proprio quest'ultimo aspetto che va a definire concretamente il gap fra la nuova versione del gioco e le precedenti. Non bisogna infatti appiccicarsi allo schermo per notare che tutti i dettagli in lontananza risultano più visibili, nemici inclusi, ed è chiaro che nelle (tante) zone aperte della mappa tale fattore può fare la differenza fra vittoria e sconfitta, specie laddove si disponga di buone abilità con le armi di precisione.
I caricamenti risultano inoltre più veloci e la dimensione del download è diminuita su PlayStation 5 di circa 10 GB, grazie al ben noto sistema di compressione dei dati della console Sony. Tuttavia, come detto, l'update è ancora per certi versi un cantiere aperto e gli sviluppatori hanno già indicato quali saranno le prossime novità per le piattaforme next-gen.
Nello specifico, assisteremo all'introduzione del supporto per i 120 fps, senza dubbio una caratteristica di nicchia, ma in grado di rivoluzionare l'esperienza in termini di precisione e reattività, mentre su PS5 troveranno posto le funzionalità specifiche del controller DualSense, dunque trigger adattivi e feedback aptico, che al momento ancora mancano. Infine sia grafica che sonoro verranno ulteriormente rifiniti.
Prova su strada
Come accennato in precedenza, tornare su Apex Legends dopo tanto tempo implica per forza di cose una fase iniziale complicata, in cui bisogna prendere nuovamente contatto con le meccaniche del gameplay, le caratteristiche delle armi, le abilità dei personaggi e le peculiarità della mappa, nonché confrontarsi con le diverse novità contenutistiche rappresentate, al momento, dalle arene e dalla modalità Controllo.
Nelle prime ore ci si trova dunque a prendere schiaffi letteralmente da chiunque, con scontri a fuoco che durano un battito di ciglia e ci vedono puntualmente sconfitti. Una situazione da cui si esce pian piano, riprendendo confidenza con la filosofia alla base del titolo targato Respawn e apprezzando le migliorie della versione next-gen, in particolare la possibilità di scorgere molto più distintamente i bersagli dalla distanza.
Certo, considerate le tempistiche sarebbe stato lecito aspettarsi di ricevere le novità legate all'edizione next-gen tutte in una volta, in particolare quelle legate al controller DualSense su PS5, che altri battle royale hanno introdotto già da parecchio. Il supporto ai 120 fps, poi, promette di fare davvero la differenza per chi dispone di display compatibili con tale tecnologia, e forse magari sta davvero qui il nocciolo della questione.
Con una base d'utenza composta da oltre cento milioni di giocatori, è chiaro che in questo momento gli utenti di Apex Legends in possesso di PlayStation 5 o Xbox Series X|S non rappresentano che una piccola percentuale, ed è dunque probabile che gli sviluppatori stiano introducendo con molta calma i miglioramenti al fine di valutarne al meglio l'impatto sull'esperienza e tutelare i possessori di PS4 e Xbox One.
Del resto lo sappiamo: sono anche e soprattutto queste accortezze che hanno contribuito al successo del gioco.