Popoli ed Ere
Nel gioco potremo controllare qualcosa come 18 nazioni, spaziando dai tedeschi ai cinesi, dai giapponesi agli egizi, dai russi agli spagnoli, e come promesso nei mesi addietro avremo a disposizione il controllo della civiltà romana, alla quale, se ben ricorderete, Ensemble Studios aveva dedicato Rise of Rome, espansione di Age of Empires, nel lontano 1999. Otto saranno le "ere", attraverso le quali condurremo le nostre truppe alla vittoria, beneficiando di migliorie sempre più importanti, da quelle prettamente agricole, a quelle tecniche; da quelle umanistiche a quelle scientifiche; insomma un costante "upgrade" volto a migliorare sempre più, la potenza della civiltà che andremo a controllare, nello stesso identico modo visto in altrettanti tipici giochi. Avremo sei tipi di risorse principali, legname, cibo, ricchezza, metallo, petrolio e sapere; e ben 32 tipi di risorse secondarie, non tutte disponibli sull'intera mappa di gioco ma tipiche di una detrminata zona che cercheremo di conquistare. Ad alcune di esse sono: cotone, agrumi, rame, sale, spezie, e la loro utilità è quella di fornire al giocatore alcuni semplici bonus.
Meccaniche di gioco
Calandomi nella parte del giocatore, ho passato una decina di ore sulla versione Beta 2 del titolo in questione, gentilmente offerto da Microsoft, per cercare di conoscere meglio i segreti che il gioco è potenzialmente in grado di offrire. Il menu di Rise of Nations Beta, offre al momento due soluzioni concrete per la modalità single player; la prima è quella di partecipare ad una "Quick Battle", una specie di incontro su mappa "Skirmish", la seconda invece offre la possibilità di intraprendere la sfida "Conquer the World Campaign", la vera anima del gioco, quel famoso non so che di "mix" dove come per magia si incontrano la strategia in tempo reale "rts" e quella più sofisticata a turni denominata "tbs". Nella prima modalità, ovvero la "Quick Battle", avremo in partenza una sola città assegnata, tre fattorie funzionanti e una biblioteca, il cui scopo è quello di intervenire attraverso alcuni appositi aggiornamenti nella progressione della nazione di appartenenza. Ovviamente nel corso della partita verranno costruiti e potenziati tutta una serie di tipologie di edifici, tipici di questo genere di giochi, ad esempio gli edifici commerciali o militari. Una nota curiosa e da un certo punto di vista una novità, è rappresentata dal fatto che per progredire economicamente è necessario edificare una altra città, fino ad un massimo di otto, funzione che approfondiremo meglio in sede di recensione. La seconda opzione di gioco, ovvero la "Conquer the World Campaign", parte dalla modalità a turni, con una mappa stile Risiko (come indicato precedentemente) che fa da sfondo alla nostra interfaccia, molto simile a quella di tutta la serie di Age of Empires. Durante il proprio turno è possibile scegliere diversi obiettivi, optando tra una scelta di invasione militare, una dichiarazione di alleanza, la possibilità di comprare dei terreni liberi, oppure scegliere di giocarsi una bonus card e una volta completata l'operazione il turno passa alla "cpu", che muove di conseguenza. Nel caso decidessimo di effettuare una invasione e quindi di dichiarare guerra ad una nazione vicina, verremo catapultati direttamente nel campo di battaglia, in modalità "rts", nel più classico dei modi a noi estremamente conosciuto.
Nuovi Orizzonti
E' evidente che i conoscitori del sistema di gioco offerto dalla serie Civilization sanno certamente che la facilità con la quale verranno passate molteplici ore a seguire le dinamiche di sviluppo. Proprio attraverso queste dinamiche il gioco vi renderà schiavi con una semplicità disarmante: tra "bonus" card, soldi offerti in cambio di un armistizio e altre particolarità intrinseche del gioco stesso, diventerà seriamente problematico abbandonare la propria postazione di divertimento, specialmente nel bel mezzo di una dichiarazione di guerra. Dal connubio fra strategia in tempo reale e a turni nasce un gioco dalle enormi potenzialità che "paradossalmente" potrebbe ricordarci i fasti passati di Age of Empires II: The Conquerors, dal quale questo titolo trae apparentemente vantaggio attraverso una grafica essenziale, davvero simile anche nello stile architettonico di alcuni edifici. La semplicità dell'interfaccia garantisce una discreta leggerezza del comparto grafico, che rende il gioco appetibile a qualsiasi utente, anche coloro i quali fossero provvisti di "macchine" non propriamente all'ultima moda, anche se la versione beta provata, essendo fornita di un motore grafico non ottimizato, era affetta da alcuni bug che ne compromettevano la giocabilità sulle macchine di profilo più basso.
L'attesa
C'è molta attesa nella comunità per questo titolo, soprattutto quella comunità costituita dagli "hardcore gamers", parzialmente delusi dal sistema di gioco online (ESO) introdotto con Age of Mythology. Purtroppo, per un ritorno su Microsoft Zone bisognerà aspettare ancora altro tempo, visto che stranamente (per i fan della serie) Rise of Nations è supportato dai server di Gamespy. Una vera sorpresa per tutti gli appassionati della saga di "Age", che auspicavano con questo nuovo gioco un ritorno in grande stile sui server di Zone. Le ultime notizie a riguardo della pubblicazione in suolo europeo e più specificatamente della localizzazione nella nostra lingua, parlano di una ipotetica release alla fine Giugno, metà Luglio, eventuali ulteriori ritardi permettendo; data nella quale ci concentreremo con più accuratezza per analizzare a fondo tutti i segreti che il gioco sarà in grado di offrirci una volta ultimato, le cui premesse, vi assicuro che sono davvero positive. Speriamo bene.
tradizione e innovazione
Rise of Nations è un autentico "outsider" nella sconfinata "prateria" dei giochi strategici, alcuni dei quali seguiti in tempo reale dai fansites del Network. Il gioco, distribuito da Microsoft, è sviluppato da una software house quasi sconosciuta: la Big Huge Games, fondata da Brian Reynolds, ex designer di Civilization II e Alpha Centauri, quindi ex collega di quel signore ancora più famoso, che noi tutti conosciamo con il nome di Sid Meier, le cui produzioni negli anni hanno sempre mantenuto uno stile inconfondibile. Rise of Nations, stando alle note dell'autore, è un mix di più generi, e unisce la particolare tipologia di gioco in tempo reale, con una ricerca più sofisticata della strategia, ovvero quella a turni, con elementi che in più di una occasione vi ricorderanno molto il noto gioco da tavolo Risiko, la cui controparte videoludica, ironia della sorte, è commercializzata proprio in questo periodo.