Il nuovo Saints Row è un progetto che, come una divertente montagna russa, vive di continui alti e bassi nel corso della lunga campagna di comunicazione che ci sta accompagnando fino al momento della sua uscita, prevista per il 23 agosto su PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X|S. Fin dal suo reveal si è fatta strada in noi una certa schizofrenia capace allo stesso tempo di generare una sanissima impressione di spassoso divertimento, unita a una spiacevole sensazione di arretratezza: tutto dipende dal punto di osservazione e soprattutto dai video, le immagini e le informazioni che il team di sviluppo, Volition, ha via via distribuito in questi lunghi mesi.
Probabilmente qualcosa deve averlo percepito anche la stessa software house che sta lavorando ininterrottamente sul gioco da almeno 4 anni visto e considerato che sul finire dello scorso anno il gioco è stato improvvisamente rimandato di 6 mesi abbondanti, da febbraio 2022 alla nuova data di fine agosto. Un tempo che evidentemente si è reso necessario per dare più corpo e sostanza a questo audace reboot di una serie che ha saputo offrire alcuni capitoli davvero molto apprezzati, ma che negli anni è stato vittima di un declino inesorabile. O magari il tempo aggiuntivo è servito semplicemente al team per lavorare con maggiore tranquillità in un clima pandemico che ha letteralmente messo a ferro e fuoco l'intero settore dello sviluppo videoludico.
Ciò che però al momento conta è che in questi giorni abbiamo avuto l'opportunità di assistere a una nuova presentazione in anteprima di Saints Row, a neanche un mese di distanza da quella precedente che ci aveva permesso di conoscere con maggiore dettaglio l'elevatissimo grado di personalizzazione dell'editor messo a disposizione dei giocatori per configurare secondo le proprie volontà l'avatar principale, l'intero gruppo di santi, le armi e i veicoli con un grado di dettaglio e varietà che non si è praticamente mai visto in qualsiasi altro open world.
Ed è proprio qui la sfida principale per Volition: riuscire a lasciare un segno in un genere ormai estremamente strutturato e, diciamocela tutta, stantio, abitato da alcuni pesi massimi e apparentemente immobilizzato su una manciata di elementi che soltanto il ciclone Elden Ring è riuscito a far deflagrare. Ma con Saints Row, il nuovo ma anche vecchio Saints Row, ci muoviamo completamente in un'altra direzione rispetto all'opera di From Software per rivolgerci completamente verso un altro pubblico: chi ha voglia di spassarsela con un open world action ad ambientazione moderna e cittadina che vuole a tutti i costi rimanere lontano dai confini "realistici" di un GTA e offrire un clima sopra le righe con la possibilità di affrontare situazioni folli con mezzi e strumenti ancora più assurdi. L'ultimo ad averci provato con risultati decisamente al di sotto delle aspettative è stato Just Cause 4 e il prossimo su cui puntiamo le nostre fiches è proprio questo Saints Row che siamo tornati ad ammirare stavolta con un approfondimento focalizzato sulla varietà e composizione delle missioni che il giocatore potrà affrontare. Prima di scendere nei dettagli, vi ricordiamo ancora una volta che il gioco potrà essere affrontato interamente in solitaria oppure in co-op con un amico senza soluzione di continuità e con un ulteriore grado di libertà poggiato nelle mani dei giocatori.
Il principio di una storia nota
Come già detto in molteplici occasioni, Saints Row è ambientato in una città inventata di sana pianta, Santo Ileso, ma basata su stili architettonici e scenari tipici del sud-ovest americano: Arizona, Nuovo Messico, Nevada per intenderci. La cittadina è suddivisa in 9 distretti, ognuno con il suo preciso comparto artistico, le attività peculiari e un feeling che punta a stimolare la libera esplorazione con annessi premi e benefici per chi deciderà di dedicare del tempo alla pura arte del girovagare senza meta. L'elemento cardine di questo titolo è la sua natura di reboot e prequel della serie insieme: l'obiettivo di Volition è offrire al giocatore un nuovo punto di partenza per il suo noto e venduto marchio così da stuzzicare sia i vecchi fan che probabilmente apprezzeranno l'idea di assistere e influenzare la nascita dei santi, sia i neofiti che potranno avere a che fare con un open world vergine senza il rischio di non capire determinati riferimenti o non aver noti gli antefatti narrativi.
La storia si aprirà con il protagonista e altri 3 compagni di stanza, tutti appartenenti a fazioni diverse, alle prese con le difficoltà economiche del momento e con l'impossibilità di pagare l'affitto mensile. Questo costringerà i nostri "eroi" a mettere da parte le ostilità e il diverso punto di vista per tentare di creare un nuovo gruppo criminale e arricchirsi alle spalle di chi, fino a quel momento, ha approfittato di loro per far crescere il proprio impero fuorilegge.
La presentazione ci ha quindi permesso di assistere ad alcune missioni della campagna principale: nulla di particolarmente originale o innovativo, ma una struttura assolutamente classica per il genere di appartenenza con la solita introduzione a mo' di cutscene per prendere confidenza con lo scenario e i comprimari, un po' di chiacchiere, prima una lunga fuga a bordo di un'automobile per cercare di seminare la polizia, quindi un po' di azione a piedi per far fuori un gruppo di Los Panteros che avevano distrutto la nostra vettura sostitutiva e, infine, un'ulteriore rocambolesca ritirata a bordo di una moto da cross attraverso il deserto di Santo Ileso.
Mentre si combatte si ha accesso all'immancabile ruota delle armi con le bocche di fuoco selezionate e preparate in anticipo nella nostra base, ci sono le capriole per schivare i colpi degli avversari, la possibilità di saltare per sfruttare la verticalità utilizzando nelle fasi più avanzate anche il rampino e la tuta alare, i colpi di grazia ravvicinati e un vasto campionario di avversari che tenteranno di colpirci dalla distanza o di correrci incontro a seconda dello strumento di offesa imbracciato. Non mancano persino dei mini-boss: avversari estremamente coriacei, armati in modo molto aggressivo che ci terranno impegnati a lungo mentre, allo stesso tempo, dovremo tenere sotto controllo il resto dei nemici "standard".
Anche mentre si è a bordo dei veicoli tutto sembra rispettare la tradizione degli action open world molto caciaroni: fisica leggerissima, possibilità di sparare anche mentre si è alla guida per cercare di far fuori gli altri autisti quando non abbiamo voglia di massacrarli a suon di sportellate. Non sembra mancare anche un certo effetto elastico per far sì che la nostra eventuale fuga sia meno facile del previsto e che ci sia sempre qualcuno alle nostre calcagna che, chiaramente, aumenterà la sua forza e la sua aggressività, a seconda del nostro livello di notorietà criminale.
Sotto questo duplice aspetto - a piedi e a bordo di un veicolo - quanto abbiamo visto in Saints Row è perfettamente aderente alle nostre aspettative e in linea con tutto quello che abbiamo visto negli open world moderni. Immediato, semplice da gestire, rumoroso, fracassone, all'apparenza molto divertente e senza alcun tipo di contegno sull'esagerazione delle situazioni in cui verremo coinvolti. Tra l'altro, in leggera controtendenza con la palette cromatica adottata, sempre molto colorata e vibrante e in contrasto con un tono molto scanzonato e sopra le righe, il gioco si presenta bello violento nelle sparatorie: il sangue scorre copioso e, anche se non ci sono smembramenti o frattaglie, si percepisce chiaramente la forza dei nostri colpi sui corpi avversari.
Un'altra missione della storia ci ha visti entrare ad armi spianate nel quartier generale dei Los Panteros, prima bombardando dall'alto con un elicottero militare rubato in giro per la città, una sorta di barbecue festivo e successivamente facendoci strada ad armi spianate attraverso la struttura accompagnando e coprendo Neenah, la santa specializzata nei veicoli, mentre tentava di far saltare in aria il garage della fazione criminale così da ridurre drasticamente il parco veicoli.
Durante la presentazione ci è stata mostrata interamente anche una terza missione della campagna, questa volta interconnessa con la fazione degli Idol, il gruppo criminale mascherato e pieno zeppo di luci e neon colorati. Anche in quest'ultimo caso, la struttura ci è apparsa molto tradizionale, ma con tutta una serie di variazioni sul tema per mettere in risalto la natura davvero scanzonata di Saints Row.
Il nostro obiettivo ultimo era liberare Kevin, il belloccio dei Santi, ma per arrivare a dove era tenuto prigioniero abbiamo prima dovuto interrogare un bullo scarrozzandolo per la città mentre era rinchiuso in un bagno chimico, quindi abbiamo dovuto distruggere un accampamento sfruttando la medesima toilet collegata alla nostra vettura attraverso un cavo di rimorchio, e poi ce la siamo dovuta cavare a suon di scazzottate e sparatorie con la gang criminale, stando bene attenti anche a disinnescare delle bombe prima dello scadere del tempo così da non far saltare per aria il povero Kevin.
Stando alle parole dello sviluppatore, questo è chiaramente solo un assaggio di una campagna che sarà composta da 25 missioni principali e da una decina di quest secondarie strutturate, più una quantità soverchiante di attività ripetibili, reward relativi all'esplorazione e collezionabili come se piovesse.
Uno smartphone per comandarli
In perfetto stile GTA, nella saccoccia del nostro alter ego avremo sempre a disposizione un comodo smartphone che potremo tirare fuori in qualsiasi momento per avere accesso immediato a tutta l'offerta ludica di Saints Row: dalle missioni ai contatti, dalla gestione di skill e perk alla mappa di Santo Ileso, fino ad arrivare alla personalizzazione estetica e fisica del protagonista che potrà essere effettuata al volo in qualsiasi momento caricando anche eventuali preset preparati in precedenza, così da sentirci magari più "in linea" con l'azione che stiamo per svolgere.
Nell'opera di Volition, infatti, l'ossatura della progressione è spezzettata in un mare di attività che si vanno ad affiancare alla campagna principale per consentire al giocatore di portare avanti la sua personale interazione con il gioco. Da un lato abbiamo le scoperte: micro quest casuali che potremo trovare e svolgere in un attimo girovagando per la città, come ad esempio dei camion blindati da far saltare in aria per raccogliere il bottino trasportato. Ma ci saranno anche missioni più strutturate come le side hustle, delle vere e proprie attività secondarie che potranno essere ripetute in qualsiasi momento per guadagnare soldi, esperienza e sbloccabili e che sono direttamente interconnesse con le attività criminali che abbiamo installato nella città. Ne abbiamo viste 2 in azione durante la presentazione.
Partiamo dalle riding shotgun che prevedono la protezione e la scorta di un cliente che ha appena commesso un crimine. A lui spetterà guidare, mentre noi dovremo sparare contro le macchine della polizia sfruttando le armi depositate a bordo del veicolo di fuga. Interessante la possibilità offerta dal gioco di posizionarsi anche sul tetto della vettura per avere più libertà di azione rimanendo però al contempo molto più scoperti. L'altro hustle intravisto si intitola mayhem e può essere sbloccato costruendo l'accampamento per l'addestramento militare che funge da smercio di armi sotto copertura. Questa attività prevede la distruzione del maggior numero possibile di veicoli e oggetti sparsi per strada entro un certo limite di tempo così da guadagnare soldi in funzione del valore delle cose distrutte.
È insomma evidente quanto Saints Row voglia essere esagerato e vario senza però trascurare anche un certo livello di stratificazione della gestione del proprio avatar. Sempre attraverso lo smartphone sarà infatti possibile gestire skill e perk da attivare alla bisogna. Le abilità si sbloccano investendo i punti esperienza guadagnati con le missioni: ne possiamo avere attive 4 per volta e determinano tutta una serie di colpi speciali da utilizzare in battaglia come il pugno di fuoco, una sorta di armatura taser che paralizza chi ci colpisce in corpo a corpo, l'assurdo pineapple express che vede il nostro alter ego piazzare una granata nella tasca di un avversario prima di scaraventarlo contro altri nemici o vetture, bombe fumogene, mine di prossimità, C4 e così via. I perk sono invece bonus passivi che si ottengono completando determinate sfide di gameplay e che ci permettono di sparare con più precisione, guidare con maggiore velocità, avere anche delle resistenze elementali utili contro gli attacchi peculiari delle varie fazioni criminali.
Ce n'è davvero per tutti i gusti e tutto sembra amalgamarsi alla perfezione con una città che è chiaramente disegnata per offrire numerosi stimoli ed essere perfetta per un attraversamento spensierato a bordo di uno degli 80 veicoli e velivoli disponibili e completamente personalizzabili. Correre a tutta velocità, per poi lanciarsi con un sedile eiettabile, quindi volare con la tuta alare e saltare sulle teste dei pedoni per darsi nuovo slancio prima di atterrare sul tettuccio di una vettura, è un classico esempio di uno spostamento rapido da un obiettivo di una missione a quello successivo. E il fatto che abbiate letto questa frase senza neanche respirare, vi può dare un'idea del gameplay frenetico offerto da Saints Row.
La chiesa dei santi
E poi c'è il nostro quartier generale. Anche questo interconnesso con la progressione del gioco e della storia, è un elemento fondante del nuovo Saints Row, come da tradizione della serie. Procedendo nell'avventura sbloccheremo decorazioni per poter abbellire interni ed esterni e nuove attrezzature per poter potenziare la struttura aggiungendo ad esempio un eliporto, l'armeria o il garage per poter, rispettivamente, utilizzare velivoli, configurare e potenziare tutto l'armamentario da portare in battaglia, gestire e personalizzare i veicoli che ci permetteranno di girovagare tra le strade di Santo Ileso.
La chiesa sarà anche il punto nevralgico per la gestione del nostro impero in ascesa, attraverso l'uso del war table: una mappa dell'intera città con i suoi 9 distretti dove saranno in evidenza i 14 siti che dovremo prima liberare e poi utilizzare per edificare le strutture criminali. Come già detto in precedenza, queste permetteranno sia di accedere a specifici mini giochi, le side hustle che vi abbiamo descritto poco sopra, sia per avere un introito monetario costante e crescente, sia per procedere sul medio e lungo periodo alla conquista definitiva dei quartieri di Santo Ileso così da cacciare le altre fazioni e raggiungere l'epilogo della campagna.
Qui probabilmente si annida l'unico vero elemento di originalità di Saints Row: una sorta di progressione in una struttura open world altrimenti molto classica. Poter modificare l'urbanizzazione della città stessa, allo stesso tempo ampliando il gameplay del gioco con nuove attività e opzioni, dovrebbe legare a doppia mandata il senso di avanzamento nel gioco a una costante introduzione di variabili e possibilità aggiuntive così da scongiurare quel pericolo di ripetitività che è solitamente parte integrante di tutti gli open world pieni zeppi di attività secondarie.
Se effettivamente tutto questo mare di contenuti e il suo stile così esagerato riuscirà a far passare in secondo piano un comparto tecnico che continua a tradire la natura cross-gen del progetto e l'aspetto fortemente derivativo di un gameplay che sembra pescare a piene mani da tutto quello che abbiamo già visto in miriadi di altri open world, Saints Row potrebbe davvero spuntarla in un 2022 così povero di uscite di grande spessore.
Dopo l'ennesimo incontro con Saints Row matura sempre più in noi l'idea che i ragazzi di Volition ce la stiano davvero mettendo tutta per offrire un action open world all'altezza delle aspettative. Siamo abbastanza convinti che non ci troveremo di fronte a nulla di realmente rivoluzionario, ma siamo confidenti che la grande mole di contenuti, il tono sopra le righe e l'estrema varietà di situazioni e personalizzazione con cui il giocatore avrà a che fare, potranno far passare in secondo piano una certa timidezza nei confronti dell'innovazione e un comparto tecnico che non appare brillante.
CERTEZZE
- Un action open world che non si prende troppo sul serio fa bene al mercato
- Molto interessante il sistema di progressione su più strati
- Setterà nuovi standard per quello che concerne la personalizzazione
DUBBI
- Non c'è nulla di davvero innovativo e originale nel gameplay
- A oggi non l'abbiamo mai provato pad alla mano