Shadow Tactics: Blades of the Shogun aveva già ampiamente dimostrato il talento di Mimimi Games, pur essendo il suo primo strategico stealth alla Commandos. Il team tedesco in precedenza aveva lanciato solo The Last Tinker: City of Colors, un action adventure di buona fattura, ma non di certo passato alla storia. Con il cambio di genere e l'abbraccio a una nicchia dimenticata dalla grande industria è invece arrivata la consacrazione, confermata poi da Desperados III, un capolavoro capace di innovare e perfezionare quanto fatto con il titolo precedente. Certo, quando raggiungi il vertice di qualcosa è difficile migliorarsi ancora, ma le probabilità in questo caso sono ottime, come abbiamo capito quando abbiamo provato Shadow Gambit: The Cursed Crew, titolo che ci ha convinti al punto da volerne di più a stretto giro.
All'arrembaggio!
Shadow Gambit: The Cursed Crew inizia con un filmato che ci presenta subito quali saranno i nostri nemici: l'inquisizione. Come avrete capito, stiamo parlando di un nuovo action stealth, ma con dei tocchi che lo rendono unico, a partire dall'ambientazione piratesca. La prima missione, che funge anche da ingresso in gioco, ci mette nei panni di Afia, una piratessa maledetta che gira con una spada piantata nel petto. L'inquisizione sta cercando di dominare la nave fantasma Red Marley per raggiungere un antico e mitico tesoro. Il nostro obiettivo non è tanto quello di impossessarci della nave, quanto di aiutarla per farci amicizia e ottenere la sua collaborazione.
Sì, ha un anima, parla ed è anche decisamente orgogliosa. Sarà lei la nostra base operativa per tutte le missioni successive, solitamente ambientate su delle isole, che potremo scegliere dal ponte di comando. Comunque sia, è per raggiungerla che ci vengono spiegate le basi del gioco, in particolare l'uso dei poteri dei personaggi e i diversi sistemi di movimento e di furtività. Gli stilemi del genere ci sono tutti: camminando accovacciati si produce meno rumore, cespugli e vegetazione molo folta ci nascondono dalla vista dei nemici, è possibile creare distrazioni per poter cogliere i malcapitati di turno alle spalle, per ucciderci basta un solo colpo (quindi è d'obbligo non farsi scoprire) e via discorrendo. Chi ha giocato agli altri titoli di Mimimi Games si troverà in un certo senso a casa, il che non è un male, considerando tutto il resto.
Gameplay
Dopo la liberazione della Red Marley, Shadow Gambit: The Cursed Crew mostra tutto il suo vero potenziale, offrendo un gameplay incentrato sulla cooperazione tra i personaggi. Una delle prime cose che la nave ci permette di fare è di scegliere chi far rivivere tra due membri di quella che sarà la nostra ciurma maledetta. A seconda della scelta fatta ci si ritroverà con un alleato molto diverso, con cui faremo coppia almeno fino al ritrovamento di un'altra perla nera, oggetti cui sono legate le resurrezioni. Ora, immaginate di poter portare con voi personaggi molto diversi tra di loro (massimo tre) con la sicurezza che il level design supporti sempre in qualche modo le loro abilità. Ad esempio Afia può letteralmente teletrasportarsi alle spalle dei suoi bersagli e infilzarli con la spada, mentre Suleidy può creare cespugli in cui nascondersi e far sparire i cadaveri.
Saper valutare le forze a propria disposizione è essenziale, perché superata la fase iniziale, il gioco inizia a richiedere espressamente che i personaggi agiscano di concerto, offrendo chiaramente tutti gli strumenti per farlo. In particolare è possibile mettere in pausa e pianificare le mosse successive, creando delle vere e proprie sequenze, così da poterli far agire contemporaneamente. Si tratta di una scelta che non solo aumenta il valore strategico di Shadow Gambit: The Cursed Crew, ma che sembra aver consentito a Mimimi di creare situazioni più articolate rispetto ai suoi titoli passati, anche in virtù della maggiore mobilità della ciurma. Lì infatti dove i personaggi di Desperados III erano umani e, quindi, avevano dei limiti in ciò che potevano fare, qui gli sviluppatori si sono sbizzarriti nel creare personaggi dai poteri stravaganti e dalle capacità uniche. Certo, in alcuni casi certe abilità potrebbero risultare un po' oscure, ma gli sviluppatori hanno pensato anche a questo, aggiungendo una sezione tutorial specifica per ogni personaggio, che non solo spiega le diverse abilità, ma consente anche di metterle in pratica sia nel loro utilizzo base, sia in quello avanzato, dimodoché durante le missioni non ci siano problemi.
Insomma, Shadow Gambit: The Cursed Crew sembra essere un esperienza complessivamente molto rifinita e che può regalare grosse soddisfazioni. Immaginate ad esempio di dover eliminare alcuni nemici e creare una sequenza con tre personaggi che si muovono in perfetta armonia: Afia ne stordisce uno e ne elimina un altro colpendolo alla schiena con la sua spada, Suleidy sparge le sue spore per confondere un nemico e inviarlo verso Gaelle e il suo cannone, intanto che ne uccide un altro, il tutto gestito da un'interfaccia immediata e di facile utilizzo, evidentemente frutto della grande esperienza maturata dal team di sviluppo nel corso degli anni.
Shadow Gambit: The Cursed Crew sembra essere una grande prova anche dal punto di vista tecnico / stilistico, naturalmente in relazione al genere e al livello produttivo. Rispetto a Desperados III i personaggi sembrano essere meglio caratterizzati e i livelli più ricchi di oggetti e dettagli. Ci sono anche molti più effetti speciali, considerando l'ambientazione. Comunque sia, vi sapremo ridire quando avremo in mano la versione definitiva.
Shadow Gambit: The Cursed Crew ci ha fatto una buonissima impressione. Ci è sembrato davvero un'evoluzione importante per il suo genere di riferimento, capace non solo di riprenderne il meglio, ma anche di renderlo più dinamico, facendo venire meno la sensazione di costrizione di alcuni titoli storici. Staremo a vedere se varrà lo stesso anche per il resto dell'avventura. Intanto non possiamo che consigliarvi di provare la demo, quando sarà resa disponibile per lo Steam Next Fest.
CERTEZZE
- Un'ottima evoluzione del genere
- I poteri dei personaggi sembrano ben sfruttati
- Scenario originale
DUBBI
- Pleonastico dirlo, ma bisogna verificare che gli equilibri reggano sulla lunga distanza