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Slitterhead, scopriamo il nuovo gioco del papà di Silent Hill

Scopriamo Slitterhead, il nuovo gioco del papà di Silent Hill, che si è presentato con un trailer ai The Game Awards 2021.

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   18/12/2021
Slitterhead
Slitterhead
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Presentare un gioco con un trailer in computer grafica con molti anni di anticipo rispetto al lancio ha una funzione essenziale, quasi vitale, per alcuni team di sviluppo. Molti tendono a parlare di annunci affrettati, perché poi i giocatori devono aspettare tanto tempo prima di poter mettere effettivamente le mani sul gioco finito. Purtroppo spesso i videogiocatori sembrano essere miopi e non capiscono che per dei team medio piccoli avere una reazione entusiasta da parte del pubblico alla presentazione di un loro gioco significa ottenere una moneta di scambio essenziale da offrire ai potenziali investitori, siano essi editori specializzati o gruppi finanziari in cerca di investimenti.

Spieghiamo con parole ancora più semplici: senza questi annunci prematuri e le reazioni conseguenti, è molto più complicato trovare i soldi che servono per rendere realtà un videogioco, in particolare se lo si sviluppa da indipendenti. Sì, perché spesso parliamo di video che servono semplicemente a concettualizzare, ossia a dare un'idea generale di quello che aspetterà i giocatori, sperando che questi ultimi apprezzino.

È esattamente questa la funzione del trailer di Slitterhead visto ai The Game Awards 2021. Stiamo parlando del primo gioco di Bokeh Game Studio, la software house fondata da Keiichiro Toyama, il papà di Silent Hill. Abbiamo comunque deciso di dedicare uno speciale a Slitterehead per capire che cosa ci potrebbe aspettare.

L’introduzione: è un horror dal padre nobile

Il personaggio dell'introduzione del trailer di Slitterhead
Il personaggio dell'introduzione del trailer di Slitterhead

Il trailer si apre sul logo dello studio di sviluppo, che lascia il posto al dettaglio di quello che riconosciamo subito essere un vicolo. L'asfalto è in condizioni pietose e capiamo velocemente che siamo in una zona fatiscente. L'inquadratura di suo è molto bassa e segue un movimento di macchina sussultorio, che imita dei passi. Sembra quasi inseguire qualcuno. Infatti, dopo pochi istanti, nella parte alta del quadro appaiono i piedi di una persona. Il movimento di macchina fa quindi una panoramica verticale svelando quello che sembra una specie di impiegato. Lo capiamo dai pantaloni eleganti, dalla camicia bianca a maniche corte un po' sgualcita e dalla valigetta che tiene in mano. Che ci fa in un luogo del genere? L'apparizione della scritta "Creative Director Keiichiro Toyama" ce lo dice chiaramente. Chi lo conosce sa che è uno dei più acclamati autori di videogiochi horror viventi, che ha vergato il suo nome su serie come quella Silent Hill e quella Forbidden Siren. Anche la musica di sottofondo ci fa capire che ci troviamo di fronte a un gioco horror, visto il tono molto cupo e ossessivo. Quindi abbiano un'ambientazione urbana, il personaggio principale, quantomeno di questi primi secondi del trailer, che è un uomo comune, e il nome di un autore noto per le sue opere videoludiche dell'orrore. Come vedete nel giro di pochi secondi ci sono già state date moltissime informazioni utili a entrare nell'atmosfera ricercata e a creare una forte aspettativa riguardo a ciò che sarà mostrato dopo.

Il trailer prosegue con un'inquadratura di spalle del nostro medio man. Un controcampo ce lo mostra quindi in viso: è un giapponese (potevamo supporlo dallo studio di sviluppo e dalla presenza di Toyama, nonché dall'ambientazione, ma ora abbiamo la conferma). Dietro di lui appare una ragazza vestita in modo succinto che si porta una mano alla bocca guardandolo. L'uomo si ferma e si gira. Il fuoco dell'inquadratura passa da lui alla ragazza, che diventa la protagonista dell'azione, come sottolineato anche dall'inquadratura successiva, un piano medio della stessa. Qui avviene la rivelazione: il volto della ragazza, inquadrato in primo piano, inizia a mutare, diventando mostruoso: il collo si allunga, gli occhi si deformano e la bocca si riempie di zanne affilate.

L'inquadratura finale della prima parte del trailer di annuncio di Slitterhead
L'inquadratura finale della prima parte del trailer di annuncio di Slitterhead

L'inquadratura ritorna quindi per pochi istanti sull'uomo, mostrandocelo mentre cade a terra in preda al terrore. Con un ulteriore scatto di montaggio viene inquadrato il muro accanto all'uomo. È fatiscente e pieno di scritte, oltre che parzialmente occupato dal motore di un condizionare. Il tipo è a fuoco e ben visibile, mentre sul muro inizia ad apparire l'ombra della ragazza, diventata ormai un enorme mostro scheletrico che sovrasta quella che supponiamo essere una sua vittima. La musica diventa più intesa. Il filmato non ci mostra ciò che accade, perché chiude sul nero. L'introduzione è finita. Fin qui ci è stato dato un messaggio preciso: ci troviamo di fronte a un gioco horror dall'ambientazione urbana fortemente caratterizzata.

La parte centrale: è un action, forse con elementi multiplayer

Un confronto sui tetti di una città alveare
Un confronto sui tetti di una città alveare

Con il quadro nero la musica cambia e diventa più rockeggiante. Quando l'immagine riappare dal nero, ciò che ci troviamo di fronte è profondamente diverso da quanto ci è stato mostrato finora: un'inquadratura dall'alto mostra dei poliziotti armati che si avvicinano ad alcuni cadaveri. Sono in strada, dietro di loro c'è un fumo intenso. All'improvviso un mostro spunta dal campo medio e attacca uno dei poliziotti in secondo piano, gli altri reagiscono guardando in quella direzione e facendo fuoco. Parte quindi un montaggio rapido, con una donna pitturata sul volto che si alza in piedi. È inquadrata di profilo in primo piano, quindi non riusciamo a distinguere dove si trova. Un attimo dopo però la vediamo in campo lungo, sempre inquadrata di profilo, posta sulla sinistra del quadro: è sul tetto di un palazzo. Il posto è pieno di antenne televisive. Sullo sfondo si vedono le sagome di altri edifici. Dalla sinistra del quadro arriva uno dei mostri che abbiamo già conosciuto nelle sequenze precedenti.

I mostri sembrano essere tutte persone comuni
I mostri sembrano essere tutte persone comuni

Nuovo stacco di montaggio e a essere inquadrato è proprio uno dei mostri in piano medio. È interessante perché sembra una persona di mezza età, con capelli brizzolati e rughe sul volto, trasfigurata in una creatura da incubo. Parte un montaggio rapido: una sfera di energia raggiunge un nuovo personaggio, un uomo in canotta che ne viene invaso diventando non sappiamo bene cosa, quindi vediamo un motociclista che utilizza le mani per risucchiare del sangue e creare un'arma. Il mostro dai capelli brizzolati parte all'attacco, l'uomo in canotta si lancia nella mischia finendo per ferirsi (come sarà mostrato in un'inquadratura successiva), il motociclista affronta il mostro, tagliandolo in due. Stacco di montaggio sul nero. Fine della parte centrale del trailer. Chi lo ha realizzato ha voluto dirci che Slitterhead sarà sì un gioco horror, ma avrà elementi action. Oltretutto ci sono più personaggi agenti, quindi potrebbe trattarsi di un titolo corale o addirittura con elementi multiplayer.

Chiusura del trailer: la centralità dell’ambientazione

L'ambientazione sarà importantissima in Slitterhead
L'ambientazione sarà importantissima in Slitterhead

La parte finale del trailer è la più evocativa. La musica è rallentata. Lo stacco dal nero mostra un nugolo di palazzi in campo lungo, con un aereo che letteralmente li sfiora prima di atterrare. La sequenza ci ha ricordato le case formicaio di Hong Kong, quelle viste nelle fotografie di Michael Wolf, diventate negli anni simbolo del sovraffollamento urbano nonché dell'urbanizzazione selvaggia. È proprio in sovraimpressione sui palazzi che appare per la prima volta il logo del gioco: Slitterhead, che potremmo tradurre come "testa tagliente" (notate che l'aereo ha appena "sfiorato" i palazzi). Una scelta simile sottolinea che l'ambientazione sarà importantissima per il gioco. Un nuovo stacco di montaggio ci introduce infine a un altro dettaglio fondamentale sullo sviluppo, sottolineato per richiamare l'interesse dei fan. La musica diventa di nuovo più intensa e veloce per presentarci il compositore della colonna sonora: Akira Yamaoka, famoso anch'egli per aver firmato le musiche dei Silent Hill.

Donne gentili che uccidono
Donne gentili che uccidono

Quindi l'inquadratura ritorna sui palazzi: è più ravvicinata e zooma verso uno dei balconi, dove vediamo qualcuno affacciato. L'ambiente è davvero degradato e più lo zoom avanza, più ci rendiamo contro che stiamo guardando una donna mostro, vista la sua bocca terrificante. Arrivati però sul piano medio, la bocca inizia a deformarsi e rientrare, restituendo alla donna il suo volto umano. Dall'aspetto e da come è vestita sembra essere la classica signora gentile della porta accanto. Chi sospetterebbe mai che oltre a offrire biscotti e regalare parole gentili potrebbe anche divorare i suoi ospiti? È su di lei che si chiude il trailer, lasciando più dubbi che certezze, ma creando una forte sensazione nello spettatore, quantomeno di compattezza tematica.

Il trailer di Slitterhead è davvero intrigante, anche se non fornisce moltissime informazioni sul gioco. Da fonti esterne sappiamo che, oltre ai nomi citati nell'articolo, ci stanno lavorando anche l'artista concettuale Miki Takahashi e il designer dei personaggi Kazunobu Sato, entrambi noti per Siren. Fu proprio Sato a dire che il nuovo gioco di Toyama avrebbe incasinato la mente dei giocatori, descrivendolo come un action adventure. All'epoca Bokeh Studio era appena stato presentato e non si sapeva bene di cosa l'artista stesse parlando. Ora ne sappiamo un po' di più, ma nemmeno troppo, vista la scarsità di dati disponibili. Non abbiamo idea nemmeno per quali piattaforme uscirà Slitterhead, quindi creare aspettative è davvero prematuro. Accontentiamoci di quanto si è visto nel filmato e aspettiamo sereni di sapere qualcosa di più, ma non troppo a breve.

CERTEZZE

  • L'ambientazione sembra affascinante

DUBBI

  • Dubbi su cosa? Non si è visto niente del gioco