I preordini sono andati alla grande, ma le critiche a Steam Deck non sono mancate: la macchina di Valve sembra colpevole di avere in qualche modo raccolto il testimone delle defunte Steam Machine. Ma il nuovo pargolo di Valve è qualcosa di profondamente diverso.
Nel caso del primo delle Steam Machine il lavoro di Valve è stato tutto sullo Steam Controller, mentre dal lato della macchina si è limitata a studiare e stabilire specifiche per costruttori esterni. Anche in questo caso ci saranno probabilmente versioni sviluppate da altri costruttori PC, ma a fare da araldo del progetto Steam Deck c'è una macchina da gioco sviluppata in prima persona da Valve. Un ibrido tra PC e console portatile che si muove in un ambito ben diverso dalle Steam Machine, non solo in quanto portatile, ma anche in quanto prodotto di riferimento ben definito e riconoscibile che combina capacità di calcolo quadruple, almeno su carta, rispetto a quelle della console di Nintendo.
Il merito di cotanta potenza è dell'hardware custom sviluppato da AMD in funzione di una macchina che non è pensata per essere aggiornata in quanto a specifiche, ma che non si chiude in nessun modo dal punto di vista del software. Il progetto, ve detto, è stato ovviamente costruito intorno a SteamOS e al software di compatibilità Proton, che dovrebbe far girare senza troppi problemi la maggior parte dei giochi Windows, ma l'APU custom può far girare tranquillamente lo stesso Windows, garantendo una compatibilità a 360 gradi. Ed è anche grazie a questo che sono arrivati 100.000 preordini in due ore e mezzo a celebrare un dispositivo senza dubbio interessante da molti punti di vista, per quanto comunque circondato da qualche inevitabile incertezza. Ne parliamo nel nostro speciale dedicato a 5 dubbi e 5 cose che ci entusiasmano di Steam Deck.
Scheda tecnica Steam Deck
- Processore: AMD Zen 2 con 4 core e 8 thread, 2.4-3.5 GHz, 448 GFlop FP32
- Chip grafico integrato: RDNA 2 da 8 compute unit, 1.0-1.6 GHz, 1.6 TFlop FP32
- Memoria: 16 GB LPDDR5
- Schermo: touchscreen LCD da 7 pollici con risoluzione 1280x800 pixel, 400 nit, 60 Hz di refresh
- Risoluzione: schermo da 1280x800 pixel 16:10, risoluzione nativa 1280x720 pixel 16:9
- Sistema operativo: SteamOS 3.0 con Proton (per compatibilità giochi Windows)
- Storage: 64 GB eMCC, 256 GB SSD NVMe PCIe 3.0, 512 GB SSD NVMe PCIe 3.0
- Espandibilità storage: Micro-SD con supporto per SD, SDXC e SDHC
- Batteria: 40 whr con autonomia da 2 a 8 ore
- Alimentatore: Esterno PD3.0 USB-C da 45 W
- Connettività: 1x USB-C (DisplayPort alt mode), jack audio 3.5 mm. Con docking station si aggiungono 1x HDMI 2.0, 1x DisplayPort 1.4, 1x USB 3.1, 2x USB 2.0, porta Ethernet
- Connettività wireless: Wi-Fi dual-band IEEE 802.11a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0
- Controlli: croce direzionale, 4 tasti principali, 2 stick analogici, 2 trackpad da 32.5 mm, 4 tasti dorsali, 4 tasti posteriori, giroscopio IMU a 6 assi
- Dimensioni: 298 mm x 117 mm x 49 mm
- Peso: 669 grammi
- Prezzo consigliato: 419 euro (64 GB eMMC), 549 euro (256 GB SSD NVMe), 679 euro (512 GB SSD NVMe)
Steam Deck: 5 dubbi sulla console portatile che guarda al mondo PC
Supporto
L'interfaccia di compatibilità Proton è brillante e riesce in molti casi a far girare giochi Windows su Linux senza impatti drammatici sulle prestazioni. Ma il processo non è del tutto indolore e con diversi giochi crea qualche problema come risulta evidente da questo servizio che permette di verificare quali e come sono supportati da Proton i titoli della libreria di Steam. Gran parte dei giochi funziona agevolmente e, cosa molto importante Proton è in continua evoluzione, ma ci sono anche molti titoli che hanno ancora qualche problema.
Inoltre non si sa nulla della possibilità di un supporto ufficiale per quanto riguarda il software delle piattaforme dei grandi publisher. Certo, in ambiente Linux c'è Lutris che consente di accedere a Epic Games, Ubisoft Connect, Origin, Battle.net, Bethesda Launcher e via dicendo, ma non si tratta di supporto ufficiale, con tutti i possibili inconvenienti del caso.
Temperature
Parlando di un PC racchiuso in un guscio da console portatile, non possiamo non pensare ai consumi dai quali dipendono ovviamente le temperature, tra i principali problemi di ogni dispositivo portatile da gioco. In funzione dell'autonomia, l'APU a 7 nanometri della macchina da gioco Valve è limitata a 15 W ed è soggetta, in modalità mobile, a una gestione più stretta delle frequenze, ma non è detto che questo basti a contenere le temperature, anche considerando i 6 centimetri di lunghezza in più rispetto a Nintendo Switch.
Spinta al massimo, la sola APU di Steam Deck consuma quasi quanto l'intera Nintendo Switch, in modalità docked e raggiunge consumi decisamente superiori a quelli della console Nintendo utilizzata in modalità mobile. Inoltre, nel caso dei due modelli di punta della console Valve, ci sono da aggiungere i consumi delle unità SSD NVMe che, tra l'altro, tendono a scaldarsi.
Dimensioni e peso
Il problema più evidente di Steam Deck sono le dimensioni che dipendono senza dubbio dalla necessità di non soffocare l'hardware, compresso in una APU monolitica ma abbastanza potente da aver bisogno di spazio per respirare. Certo, Valve ha sfruttato lo spazio abbondante per dotare la sua console di una connettività a dir poco abbondante, ma parliamo di ben 29.8 centimetri di lunghezza per una console che è di 6 centimetri più lunga di Nintendo Switch, una console portatile già piuttosto voluminosa, ed è anche decisamente più paffuta, con un picco di spessore di 4.9 centimetri contro i 2.84 centimetri della ben più snella console Nintendo.
Detto questo è anche molto più potente e, cosa importante, sembra che non sia così scomoda da utilizzare, almeno con le mani appoggiate sul grembo o su una superficie. In caso contrario, infatti, è necessario farsi carico, magari per lunghe sessioni di gioco, di un peso di ben 669 grammi che potrebbe rendere il gioco a letto o in piedi decisamente più scomodo. Tanto per intenderci Nintendo Switch pesa 398 grammi, Joy-Con inclusi, e non è certo un peso leggero .
Non è davvero un PC
Steam Deck usa hardware PC, punta sulla libreria dei giochi PC e può essere usato con qualsiasi sistema operativo per PC. Ma usa una APU custom AMD e non è un dispositivo pensato per essere aggiornato, proprio come le console di ultima generazione. Risulta quindi vincolato a una potenza prestabilita e immutabile in un ambito in cui esistono migliaia di configurazioni che rendono decisamente complessa la questione dell'ottimizzazione.
La stessa Valve si è lasciata scappare qualcosa in merito a questo rischio quando ha parlato dei visori VR che sono supportati, ma la macchina non è ottimizzata nell'ottica dei giochi in realtà virtuale. Detto questo, la potenza base sembra più che sufficiente per garantire comunque soddisfazioni in 720p, ovvero sullo schermo della console in modalità mobile, ma un supporto dedicato da parte degli sviluppatori, anche con l'ottimizzazione di upscaling validi come il nuovo FidelityFX Super Resolution, sarà decisamente importante per il successo a lungo termine di una macchina che non è una console e non è un PC. Sa soltanto quello che non è.
Il potenziale di un modello ancora più economico
Il prezzo il relazione alla componentistica è competitivo, lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo in questa sede. Ma guardando all'immensa libreria di Steam, che conta decadi di avventure e strategici, e guardando anche al retrogaming, ancor più digeribile per hardware più modesti di quello di Steam Deck, viene da pensare che non sarebbe stato male vedere una versione meno potente e più economica della console Valve.
Siamo consapevoli che la decisione di produrre un nucleo hardware uguale per tutte le macchine si sia resa probabilmente necessaria per contenere i costi e, di conseguenza, il prezzo. Ma un modello dal prezzo effettivo di una console, meno potente ma comunque dotato di un sistema di controllo potenzialmente adattabile a tutto, avrebbe potuto rendere felice più di un giocatore PC. Forse potrebbe diventare realtà con eventuali modelli custom, caldeggiati dallo stesso Gabe Newell, ma è probabile che siano vincolati alle medesime specifiche di Steam Deck.
Steam Deck: 5 cose che ci entusiasmano del potente ibrido Valve
Il rapporto tra qualità e prezzo
Nonostante le polemiche, il prezzo è senza dubbio tra i punti di forza di Steam Deck. Gabe Newell l'ha definito addirittura doloroso per Valve, ma necessario per dare la giusta spinta alla macchina. Forse Gaben ha esagerato un po', ma i preordini gli hanno dato ragione e glie la diamo anche noi, anche per la vituperata versione da 419 euro. Lo storage eMMC da 64 GB, va detto, è limitato per velocità e spazio di archiviazione, ma parliamo di una console in grado di leggere le schede SD che pur limitate in quanto a velocità garantiscono un'ottima espandibilità a prezzi decisamente abbordabili.
Detto questo, sia il modello con SSD NVMe da 256 GB sia quello con SSD NVMe ancora più veloce da 512 GB, che costano rispettivamente 549 e 679 euro, hanno un prezzo inferiore a quello di ultraportatili dotati di grafica integrata sensibilmente inferiore. La GPU AMD RDNA 2 equipaggia infatti 8 compute unit di ultima generazione che sono in grado di sprigionare, assieme alla CPU da 4 core e 8 thread AMD Zen 2, una potenza complessiva di oltre 2 TFLOP. Abbastanza da lasciare indietro una PS4 e una GeForce GTX 1050, senza contare le ottimizzazioni di quella che è un'architettura di ultima generazione.
Certo, non parliamo di un mostro, ma del quadruplo della potenza di una Nintendo Switch per un sistema che dovrebbe offrire prestazioni decenti in 1080p, cosa molto utile pensando all'uso con uno schermo esterno, garantendo con pochi dubbi una potenza sufficiente giocare in 720p a 60 fps che corrispondono alla risoluzione e al framerate massimo dei Steam Deck. Il tutto condito da un sistema di controllo decisamente ricco, da una libreria di giochi immensa e, in combinazione con un hub o una docking station, da una connettività da PC.
Interfaccia da console
Valve non si è limitata a creare una versione portatile di Big Picture, piazzando un'interfaccia sopra a Steam, ma ha creato una versione della sua piattaforma pensata appositamente per il formato console di Steam Deck, fondendola con il sistema operativo. In questo modo ha integrato in modo nativo tutte le funzionalità sviluppate in questi anni su PC e ha lavorato per ridurre ulteriormente la distanza in termini di fruibilità rispetto alle console, aggiungendo la possibilità di sospendere un gioco per riprenderlo al volo in un secondo momento, senza doverlo ricaricare. Inoltre Valve è al lavoro su una funzionalità in stile Stadia che punta a permettere al giocatore di fermare una partita su Steam Deck per riprenderla al volo su PC, puntando a valorizzare la possibilità di sfruttare l'hardware del proprio PC fisso per giocare in streaming, senza compromessi, sulla console mobile.
Niente di rivoluzionario, sia chiaro, ma tutto al servizio di una macchina e di un ecosistema che potrebbero fare molto bene al settore dei PC da gioco, un segmento che nonostante l'aumento delle vendite fatica ancora a penetrare nelle case di chi vuole semplicemente accendere il proprio dispositivo e tuffarsi nei suoi giochi preferiti senza badare ad altro, cosa che spesso capita nel caso di chi gioca esclusivamente ai titoli sportivi. Ed è qui che potrebbe avere un ruolo rilevante, nel rompere una delle ultime barriere di ingresso nel mondo del PC da gioco, un'interfaccia Steam ripensata per essere per funzionare come l'interfaccia di una console, facendo a modo suo da sistema operativo per l'intero ecosistema Valve.
Compatibilità: dal cloud gaming alle periferiche
Per quanto Valve abbia lavorato duramente su SteamOS e su Proton per garantire un'interfaccia fruibile e una buona compatibilità con i titoli per Windows, uno dei punti di forza di Steam Deck è la versatilità da PC nonostante il vestito da console portatile, una APU custom e un hardware blindato. Ma Valve ha fatto in modo di lasciare la piena libertà agli utenti dal punto di vista del software, consentendo anche di installare altri sistemi operativi a partire da Windows.
Certo, questo fattore, come affermato da Microsoft in merito al Game Pass, non garantisce l'ottimizzazione per Deck delle applicazioni del sistema operativo Microsoft, ma la compagnia di Redmond, in forza della sua nuova filosofia espansionistica, potrebbe fare un passo in avanti verso Gabe e soci. Va detto che non si respira aria di conflitto intorno a un dispositivo che potrebbe portare portare acqua al mulino di tutti, anche senza bisogno di installare altri sistemi operativi che tra l'altro mancano di ottimizzazione per i controlli di Steam Deck.
D'altronde parliamo di un sistema operativo basato su Linux che garantisce accesso ai servizi di cloud gaming con supporto per browser Chromium come GeForce Now, Stadia e, per l'appunto, Xbox Cloud. Inoltre Linux garantisce il supporto per le periferiche PC, docking station e hub USB 3.1 inclusi, e può contare su Lutris, una piattaforma che consente di accedere agli store delle principali piattaforme come Epic, Ubisoft, Origin e Battle.net.
Controlli
Chi ha visto le immagini di Steam Deck ha il dubbio che i controlli principali siano stati posizionati troppo in alto, ma chi lo ha provato con mano si è detto entusiasta della comodità di un sistema di controllo che è senza dubbio ricco e interessante. Alla base ci sono ovviamente la croce direzionale, i quattro tasti principali, i due stick analogici, i motori aptici per la vibrazione, i tasti per le funzionalità extra, il touchscreen fondamentale per scrivere in mobilità e i dorsali che sono capacitivi e quindi tengono conto della pressione effettuata. Ed è una funzionalità che ritroviamo sui due touchpad da 3.25 centimetri, posizionati al di sotto degli stick analogici, che secondo promesse e impressioni sono un'evoluzione di quelli dello Steam Controller e di Steam Index, garantendo una precisione maggiore.
Dentro invece c'è un giroscopio a 6 assi, utilizzabile anche per emulare il movimento di un mouse negli FPS, e dietro ci sono ben 4 tasti, nello stile dei controller elite, che come tutti gli altri son programmabili grazie Steam Input e che sono comodi da raggiungere, grazie all'impugnatura ben studiata del controller, almeno a detta da chi ci ha messo le mani sopra. La dotazione di Steam Deck include due microfoni integrati, utilizzabili ovviamente per i controlli vocali, e il supporto per i visori, anche se Valve ha affermato di non aver lavorato all'ottimizzazione nell'ottica della realtà virtuale.
Connettività
La connettività base della console Valve conta una porta USB-C ad alta velocità che fa anche da DisplayPort alternativa, un jack audio da 3.5 mm e le connessioni wireless Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac e Bluetooth 5.0. Ma si tratta della punta dell'iceberg di una macchina che, lo abbiamo detto, è del tutto aperta in termini di compatibilità con periferiche e software. Supporta quindi gli hub USB-C, con tanto di possibilità di ricaricare senza rinunciare a poter collegare una periferica USB in contemporanea, e gode di di un chipset che, abbinato a una docking station, garantisce una connettività pressoché completa.
A rivelare l'entità della connettività è stato lo schema della docking station di Valve che è ancora in sviluppo, e potrebbe non essere pronta per il lancio di dicembre di Steam Deck, ma non dovrebbe arrivare con troppo ritardo rispetto alla console, aggiungendo alla connettività base anche una HDMI 2.0, una DisplayPort 1.4, una USB 3.1, due USB 2.0 e persino una porta Ethernet, molto importante nell'ottica del gaming competitivo per avere latenze minime.
In ogni caso, anche se ci aspettiamo qualche vantaggio dalla docking station proprietaria, si è parlato di piena compatibilità con qualsiasi docking station per un dispositivo che grazie alla connettività extra può diventare un centro multimediale, capace di arrivare alla risoluzione 8K a 60 Hz.