Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2, in sviluppo presso Hardsuit Studios, è stato probabilmente la più grossa sorpresa della GDC 2019, quantomeno dal punto di vista videoludico, e automaticamente è uno dei giochi più attesi dell'E3 2019. Per adesso il gameplay del gioco è stato visto soltanto da pochi addetti ai lavori, ma in occasione della fiera di Los Angeles sarà presentato anche al grande pubblico, che potrà finalmente conoscere più da vicino i contenuti di questo inatteso quanto desiderato seguito di uno dei giochi di ruolo elettronici più celebrati di sempre.
Dalla presentazione del gioco, avvenuta in quel di San Francisco, Paradox ha diffuso altre informazioni su Bloodlines 2, facendo però bene attenzione a tenere per sé il gameplay. In particolare sono stati rivelati i clan che saranno presenti sin da subito in gioco, ossia gli anarchici Brujah, i maghi del sangue Tremere, gli esteti Toreador, i vampiri della finanza Ventrue e i folli Malkavian. Per completare la Camarilla, ossia l'associazione dei clan che rispettano e salvaguardano alcune antiche tradizioni dei cainiti, che per la maggior parte servono a regolare i rapporti con gli esseri umani, mancano i Gangrel e i Nosferatu, che probabilmente saranno aggiunti tramite DLC (come fatto capire da Paradox stessa). Non è ancora chiaro se in gioco ci saranno anche i clan del Sabbat, ossia i Lasombra e gli Tzimisce, e se con il tempo saranno introdotti anche i clan indipendenti, come gli Assamiti, i Ravnos, i Salubri e tutti gli altri (ad esempio nel primo Bloodlines c'era una Nagaraja, che oltretutto era un personaggio davvero affascinante).
L'azione si svolgerà a Seattle e il giocatore vestirà i panni di un Sangue Debole, ossia di un vampiro di bassa generazione (in Vampiri: La Masquerade le generazioni indicano la distanza di un vampiro dal sangue di Caino), che almeno inizialmente dovrà riuscire a sopravvivere alla sua nuova condizione esistenziale. Ciò che si sa è che in una fase avanzata dell'avventura potrà entrare in uno dei clan maggiori. Sarà interessante vedere come sarà gestito questo passaggio, perché il gioco di ruolo cartaceo pone molti paletti all'ingresso dei Sangue Debole nella Camarilla, teoricamente quasi impossibile.
Di Vampiro in Vampiro
L'inizio di Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2 sarà molto simile a quello del primo capitolo, almeno in termini concettuali. Abbracciato suo malgrado mentre girava per Seattle, il protagonista viene portato di fronte al principe della città che deve decidere del suo destino. Durante la discussione però, la sede dell'udienza subisce un attacco inatteso e il caos generato consente al neo vampiro di fuggire. Da lì inizierà un'avventura fatta di indicibili macchinazioni che a quanto pare minacciano l'intera società vampirica. Da notare che Paradox ha parlato di un personaggio principale completamente personalizzabile, ma non ha ancora mostrato nulla dell'editor incluso nel gioco.
Immaginiamo comunque che riprenderà molto dalla creazione dei personaggi del gioco di ruolo cartaceo, quantomeno in termini di abilità e Discipline (queste ultime sono sostanzialmente i poteri dei vampiri, diversi da clan a clan). Come il primo capitolo, Bloodlines 2 non sarà un open world, ma sarà composto da una serie di ambienti collegati tra loro, tutti estremamente particolareggiati. Sinceramente ci sembra una scelta adatta alle meccaniche del gioco di ruolo cartaceo, molto legate alla narrazione (anche ambientale) che un open world mal fatto avrebbe potuto indebolire. In particolare, sarà interessante capire come saranno gestite le tradizioni della Masquerade, ossia che impatto avranno sul gameplay e sul comportamento del giocatore. Come vampiri, avremo sicuramente bisogno di nutrirci di sangue, ma senza farci scoprire dagli umani, quindi è probabile che ci sia un sistema che gestisca questo aspetto e tutte le conseguenze in caso commettessimo degli errori.
Altro problema riguarda la crescita del personaggio. Nei Sangue Debole la forza del sangue di Caino è labile, ma per accrescerla non basta accumulare esperienza come in altri giochi di ruolo e distribuire punti. Certo, si possono migliorare le singole discipline, ma lo scenario impone dei limiti precisi ai vampiri di bassa generazione. Per crescere di generazione il metodo principale è la diablerie, che consiste nel bere il sangue di un vampiro di generazione superiore fino a prosciugarlo. Senza tediarvi troppo con regole e regolette, diciamo che la diablerie è vietata dalla Camarilla, quindi un vampiro che salisse troppo velocemente di generazione desterebbe più di qualche sospetto, in particolare un Sangue Debole che già di suo fa parte di quella che viene considerata la feccia della società vampirica e le cui discipline sono limitate.
Insomma, sarà interessante vedere come saranno gestiti tutti questi aspetti in Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2, visto che sono davvero problematici da inserire in un videogioco. Lo stesso Bloodlines mostrò qualche difficoltà nell'implementazione delle regole più complesse del gioco di ruolo cartaceo (Vampire: The Masquerade Redemption invece fu un disastro da questo punto di vista), quindi siamo davvero curiosi di vedere cosa riuscirà a fare in merito Hardsuit Studios.