Premessa: chi scrive gioca soprattutto su PC. Lo specifichiamo perché vogliamo evitare ogni possibile fraintendimento o polemica. Detto questo partiamo da una notizia fresca di giornata, che riguarda le vendite di Bayonetta:
"Disponibile dall'11 aprile su Steam, la versione PC di Bayonetta ha venduto oltre centomila copie nella prima settimana e oggi, a distanza di un mese e mezzo, il totale delle copie vendute sulla piattaforma Valve è pari a 176.000 unità. John Clark, senior vice president of commercial publishing, ha detto che SEGA è molto felice di tale risultato, rivelatosi superiore alle aspettative dell'azienda."
Vi sembra un buon risultato? Ovviamente lo è per SEGA, che evidentemente ha coperto i costi del port e ci ha guadagnato, ma complessivamente vi sembrano molte 176.000 copie? Se prendiamo il solito Steam Spy come fonte, scopriamo che molti titoli recenti, altrettanto validi, su PC hanno venduto una quantità di copie simile, o molto inferiore. Vediamo:
The Surge - circa 45.000
Little Nightmares - circa 66.000
Outlast II - circa 161.000
Prey - circa 204.000
Oxygen Not Included - circa 190.000
What Remains of Edith Finch - circa 18.000
Thimbleweed Park - circa 48.000
Bulletstorm: Full Clip Edition - circa 15.000
Yooka-Laylee - circa 80.000
Syberia 3 - circa 36.000
Styx: Shards of Darkness - circa 21.000
Day of Infamy - circa 140.000
Halo Wars: Definitive Edition - circa 56.000
Full Throttle Remastered - circa 21.000
Planescape: Torment: Enhanced Edition - circa 21.000
Endless Space 2 - circa 96.000
Alcuni di questi giochi sono usciti anche su altri store, ma non crediamo che aggiungerci le vendite di GOG e affini cambi di molto la situazione: il mercato tradizionale su PC è ridottissimo, quasi inesistente. Molti di questi titoli venderanno altre copie durante i saldi, sicuro, ma dei lanci del genere fanno capire che la tendenza all'acquisto dei giocatori PC è nettamente sbilanciata verso altro. Cosa?
Se guardiamo ai giochi più venduti dell'ultimo periodo su Steam, spunta in testa a tutti un sparatutto multiplayer, Playerunknown's Battlegrouds, seguito da un altro gioco che sta riscuotendo un immenso successo in multiplayer, GTA V, cui si aggiunge un altro sparatutto multiplayer, Counter-Strike: Global Offensive. In giro tra i più venduti ci sono inoltre sempre i soliti Rocket League, H1Z1: King of the Hill (praticamente la fonte d'ispirazione di Playerunknown's Battlegrouds), ARK: Survival Evolved e così via, tutti incentrati sull'online.
Insomma, rispetto ai videogiochi tradizionali, quelli con una forte componente single player, quello PC sembra essere un mercato di mera monetizzazione. SEGA è contenta della manciata di copie vendute da Bayonetta perché le vendite vere sono già state fatte altrove. Se pensate che Bayonetta 2 ha venduto più di un milione di copie su una console morta (Wii U) e si è parlato di fallimento, le proporzioni dovrebbero apparirvi chiarissime.
Con questo non vogliamo dire che il mercato PC sia in crisi. Tutt'altro. Solo che i soldi vanno tutti verso i titoli multiplayer, free-to-play e affini, invece che nei giochi tradizionali, anche quando tripla A. Paradossalmente, molti preferiscono comprare le casse di Overwatch che dei giochi completi. Che poi contraddittoriamente il mercato PC vede un sempre maggior numero di persone che spende cifre ingenti per acquistare hardware iper performante, con cui però gioca a titoli che girano anche su dei portatili di fascia media... oppure quelli che valorizzano l'hardware si rimediano in altro modo, tipo con la pirateria? Probabile, ma rimane il fatto che se fosse solo per il mercato PC, interi generi svanirebbero nel nulla, perché le copie vendute sono insufficienti per sostentarli.