Lo sviluppatore giapponese Tetsuya Mizuguchi, conosciuto per opere molto particolari come Rez e Child of Eden, ha detto di considerare i videogiochi una forma d'espressione con cui andare al di là del puro e semplice intrattenimento, per veicolare invece esperienze emozionali di grande efficacia.
"Vent'anni fa, quando ero impegnato sui titoli di corse, non potevo immaginare che i giochi avrebbero avuto un impatto emozionale sui giocatori", spiega Mizuguchi. "Molto tempo fa non c'erano colori, solo punti su uno schermo e bip sonori. Adesso possiamo esprimerci molto di più, combinando così tanti elementi, ed è sinceramente possibile muovere le persone".
Mizuguchi dice che i tool e le tecnologie a disposizione delle case di sviluppo hanno fatto passi da gigante, ma osserva anche che la spinta al realismo non può rivaleggiare con la creazione di esperienze interattive originali e ricche di significato.
"È noioso creare cose che è possibile vedere nel mondo reale. La principale ragione per cui mi sono lasciato alle spalle i racing arcade è perché il futuro del genere era orientato verso il realismo, puntava ad avvicinare i giochi all'esperienza di guida di un veicolo reale", ha proseguito. "Io desideravo creare illusioni, intrattenimento attraverso nuove esperienze, come Rez".