Costretta a ridurre i costi per sbloccare gli eroi di Star Wars: Battlefront II al culmine di una situazione che ha portato anche Blizzard a realizzare degli sfottò sotto forma di trailer e tweet, Electronic Arts è tornata a parlare di microtransazioni e servizi live per bocca del CFO Blake Jorgensen, dicendo che gli utenti devono avere pazienza perché il sistema si adatterà alle loro esigenze.
Jorgensen ha ammesso che la questione delle microtransazioni di Star Wars: Battlefront II è attualmente al centro di una vivace discussione, specificando come Electronic Arts stia lavorando affinché i servizi live continuino ad aggiungere contenuti all'esperienza, così da fornire agli utenti nuovi modi di giocare.
Gli elementi di Battlefront II possono essere sbloccati giocando o pagando, l'importante per il publisher è ascoltare costantemente la community e recepire il feedback che viene fornito. L'idea è che le osservazioni raccolte oggi possano far cambiare il gioco domani, nell'ottica di un sistema dinamico ed estremamente flessibile.
Per Jorgensen è questa l'essenza dei servizi live: guardare e ascoltare costantemente gli utenti, quindi rispondere ai feedback cercando di sviluppare dell'ottimo gameplay. Allo stesso modo, però, i giocatori devono avere pazienza e comprendere che EA li tiene in grande considerazione, visto che il coinvolgimento rappresenta un elemento chiave e il publisher farà di tutto per mantenerlo alto.
Il CFO di Electronic Arts è convinto che gli utenti ancora non comprendano di trovarsi di fronte a esperienze che gli consentono di andare più a fondo nel gioco e passarci più tempo di quanto non sia mai accaduto in precedenza, con un orizzonte di tre o quattro anni accompagnato da costanti miglioramenti e nuovi contenuti.