Twitch ha denunciato Brandan Lukus Apple, un abitante della Columbia Britannica, per aver inondato la piattaforma di streaming con migliaia di messaggi di spam dai contenuti razzisti e inneggianti al neo nazismo. Il reato che gli viene contestato è di "mischief in relation to computer data", stando un documento legale registrato dalla corte provinciale della Columbia Britannica. L'uomo aveva già ricevuto lo scorso maggio un ordine restrittivo che gli proibisce di creare "qualsiasi robot, bot, crawler, spider, software per il blacklisting o altro software" che possa danneggiare la reputazione di Twitch.
Ad Apple è stato ordinato di comparire di fronte al giudice della corte di Port Coquitlam. La prima udienza è stata fissata per febbraio. Stando a quanto riportato, Apple avrebbe spedito più di 150.000 messaggi di spam in circa mille canali di Twitch, con un tasso di circa 600 messaggi al minuto per canale. A essere particolarmente ignobili erano i contenuti degli stessi, tutti di stampo razzista, omofobico e neo nazista, con tanto di link a contenuti per pedofili e altri contenuti disturbanti. Comunque sia, gli impiegati di Twitch sono riusciti a tracciare le sue attività, risalendo alla sua identità.
La durezza dell'azione di Twitch sembra essere dettata dalla volontà di fare di Apple un deterrente per chiunque volesse seguirne la strada. Come finirà? Staremo a vedere. Chissà se davanti al giudice reggerà la scusa "lo facevo solo per il lulz". L'unica certezza è che se Twitch vuole affermarsi ancora di più, non può più tollerare certi fenomeni da clinica psichiatrica.