Il GDPR è adesso ufficialmente in vigore, e si spera che servirà ad evitare problemi come quelli legati al Caso Facebook degli scorsi mesi, con Zuckerberg richiamato non soltanto davanti ai più autorevoli rappresentati degli Stati Uniti ma anche presso la Corte Europea. Il GDPR è, molto semplicemente, un nuovo regolamento europeo unificato per la privacy, riguarda quindi tutti i cittadini dell'Unione Europea a prescindere dalla sede dell'azienda che richiede i dati, dalla sede in cui vengano conservati i dati, e dalla sede dello stesso soggetto interessato; potete consultare il testo integrale della normativa qui.
Da parte sua, Facebook continua ad essere nel mirino della pubblica opinione (e non solo), forse è anche per questo motivo che la società ha dichiarato che applicherà il nuovo regolamento sulla privacy legato al GDPR non soltanto agli utenti europei, ma proprio a tutti; non è un fulmine che arriva a ciel sereno, dato che Zuckerberg aveva già avanzato questa ipotesi nel corso dell'udienza presso il Congresso statunitense. Per Facebook l'adesione comporterà parecchie notifiche alla gestione dei dati dei propri utenti, ma anche delle notizie mostrate sul social network, banner pubblicitari e molto altro; anche Microsoft ed Apple hanno già aderito "spontaneamente" alla normativa, estendendola su scala globale a tutti i propri utenti.
