Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) sta valutando di richiedere a un giudice federale di ordinare a Google la vendita di Chrome. Questa proposta si inserisce nel quadro di un'azione antitrust contro il colosso tecnologico, accusato di utilizzare il suo dominio nel settore dei motori di ricerca per mantenere un vantaggio competitivo sleale. La notizia arriva dopo che, ad agosto, il giudice federale Amit Mehta ha stabilito che Google agisce come un "monopolista" nel mercato della ricerca, imponendo prezzi eccessivi per gli annunci pubblicitari basati sui testi di ricerca.
Cambiamenti radicali per Google
Oltre alla vendita di Chrome, il DOJ potrebbe proporre che Google modifichi le sue politiche di licenza dei dati. Questo includerebbe la possibilità di separare i risultati di ricerca e di vendere i dati di clic e query, una mossa che potrebbe favorire la concorrenza da parte di motori di ricerca rivali e startup di intelligenza artificiale. Tuttavia, non è più sul tavolo la proposta di forzare Google a vendere Android, inizialmente considerata. Lee-Anne Mulholland, vicepresidente di Google per gli affari regolatori, ha espresso preoccupazione, sostenendo che queste azioni governative potrebbero danneggiare i consumatori e l'innovazione tecnologica americana.
Il DOJ ha avanzato le sue prime proposte a ottobre, cercando di stabilire rimedi che limitino il potere di Google senza bloccare l'innovazione. Secondo alcune testimonianze, nel 2021 Google avrebbe speso oltre 26 miliardi di dollari per mantenere il suo motore di ricerca come predefinito su dispositivi e browser, con una parte significativa di questi fondi destinata ad Apple.
Le implicazioni per il mercato
Questa azione legale si inserisce in una causa avviata nel 2020 dal DOJ e da diversi stati americani, tra cui Florida, Indiana e Texas. L'accusa è che Google abbia utilizzato la sua posizione dominante per impedire ai concorrenti di guadagnare terreno, firmando contratti esclusivi con produttori di dispositivi e sviluppatori di browser. Il giudizio definitivo sulle azioni correttive sarà discusso in un'udienza prevista per aprile 2025, con una sentenza finale attesa per agosto dello stesso anno.
Se approvata, la vendita di Chrome potrebbe segnare una svolta significativa nel panorama tecnologico, mettendo in discussione il modello di business di Google. Questo cambiamento potrebbe aprire nuove opportunità per i concorrenti, riducendo la concentrazione di potere in un singolo player. Tuttavia, rimane da vedere se queste misure saranno sufficienti per riequilibrare il mercato o se creeranno nuove sfide per l'industria tecnologica.