Il nuovo video confronto di Indiana Jones e l'Antico Cerchio mostra il gioco sviluppato da MachineGames in azione su PC con e senza Path Tracing, al fine di evidenziare i miglioramenti visivi che questa tecnologia è in grado di offrire.
Ebbene, le differenze appaiono marcate in tutte le situazioni in cui ci sono diverse fonti di luce in azione e altrettante proiezioni di ombre: tutti casi in cui il Path Tracing rende l'immagine decisamente più realistica e spettacolare in movimento, contribuendo ad alzare la qualità generale dell'esperienza.
Gli effetti di questa tecnologia si notato inoltre sulle superfici riflettenti, sul contrasto di ogni singolo elemento che compone la vegetazione, negli ambienti chiusi in presenza di luci esterne, nella definizione e nella trasparenza delle ombre.
Per quanto riguarda invece l'impatto sulle prestazioni, con una RTX 4080 e facendo girare il gioco a 1440p con tutte le regolazioni al massimo il Path Tracing aggiunge senza dubbio un carico non indifferente, che tuttavia è possibile gestire grazie al DLSS. Certo, non stiamo parlando di un 2160p e ciò sottolinea il peso di questa funzionalità.
Già un primo, importante aggiornamento
La prima patch di Indiana Jones e l'Antico Cerchio, che attiva il Path Tracing su PC, introduce anche una serie di miglioramenti e ottimizzazioni che contribuiscono a migliorare ulteriormente la resa visiva del gioco targato MachineGames.
Considerando ciò che spesso accade al lancio, specie su PC, possiamo dunque dirci piuttosto soddisfatti del lavoro svolto dal team di sviluppo dell'esclusiva Xbox, che è riuscita ad arrivare all'appuntamento con l'uscita in ottime condizioni.
Avete letto la nostra recensione di Indiana Jones e l'Antico Cerchio?