L'annuncio delle GPU Intel Arc conferma ancora una volta gli interessi di Intel per la grafica nel campo dei portatili, ma questa volta parliamo di soluzioni discrete PCIe 4.0 per laptop da gaming. Rappresentano quindi un anticipo sulle schede video desktop basate sulla stessa architettura Intel Xe HPG che arriveranno nella seconda metà dell'anno, e sanciscono la nascita di un nuovo capitolo per Intel, decisa a dare battaglia in un settore, quello delle GPU, che trascende il solo gaming, spaziando tra intelligenza artificiale, mondi virtuali, cloud e via dicendo.
Va detto però, che il debutto di oggi riguarda solo la serie Intel Arc 3, la più modesta come risulta evidente dal prezzo dei portatili in pre-ordine, che partono da 899 dollari, e dalle dichiarazioni Intel che stimano una potenza all'incirca doppia rispetto alle GPU integrate Intel Iris Xe di punta. In questo caso però, il piatto è ben più ricco e include supporto per le DirectX 12 Ultimate con variable rate shading, mesh shading, sampler feedback e ray tracing, con un'unità ray tracing per ogni core Xe. Inoltre dobbiamo tenere in considerazione che le prestazioni attuali sono ancora limitate dall'assenza dell'upscaling XeSS, in arrivo in estate non a caso al fianco dei più potenti modelli delle serie Intel Arc 5 e Intel Arc 7.
Intel Arc: tutti i modelli
La serie Intel Arc 3, l'abbiamo già detto, mette in campo una potenza all'incirca doppia rispetto a una soluzione integrata Intel Iris Xe, cosa che significa inevitabili compromessi anche nel gaming in 1080p, target di questa serie. Ma è importante notare che le due varianti, una da 8 core Xe e una da 6 core Xe, occupano lo stesso spazio dell'integrata Intel, pur godendo di 4 GB di memoria GDDR6 dedicata, un numero di unità ray tracing pari a quello dei core Xe e, cosa molto importante, il supporto nativo per l'upscaling XeSS, come anticipato in arrivo questa estate. A quel punto, inoltre, saranno disponibili anche le GPU delle serie Intel Arc 5 e Intel Arc 7, decisamente più potenti e destinate a scontrarsi direttamente con le GPU AMD Radeon 6000 e NVIDIA RTX 3000.
Ma partiamo dai modelli disponibili: l'Intel Arc A350M da 6 core e l'Intel Arc A370M da 8 core. Anzi partiamo dal secondo visto che Intel ha fornito esclusivamente i benchmark interni del modello più performante che promette oltre 60 FPS di media in Hitman 3, DOOM Eternal, Total War Saga: Troy, F1 2021, Age of Empire IV, Destiny 2, The Witcher 3, Final Fantasy XIV e Wolfenstein: Youngblood, in tutti i casi con impostazioni grafiche su medio e prestazioni che vanno dal 25% a oltre il doppio in più, rispetto a una GPU Intel Iris Xe. Non molto per una soluzione discreta, ma abbastanza per prendere le misure ai modelli più potenti.
Con la serie Intel Arc 5 si passa infatti all'Intel Arc A550M, unica opzione disponibile, che sfoggia 16 core Xe affiancati da altrettante unità ray tracing, balzando a 8 GB di memoria. Promette quindi il 1080p senza compromessi e qualche escursione in 1440p che rappresenta la probabile risoluzione di riferimento del modello base della serie Intel Arc 7, l'Intel Arc A730M da 24 core Xe, 24 unità ray tracing e 12 GB di memoria. Ma la soluzione modulare Intel può arrivare anche più in alto con l'Intel Arc 7 A770M, una GPU da 32 core Xe e 16 GB di memoria che con l'aiuto della tecnologia Intel XeSS potrebbe dare soddisfazioni anche in 4K, non a caso la risoluzione chiamata in causa da Intel per illustrare il suo upscaling con intelligenza artificiale.
Intel XeSS, Deep Link e supporto a 360 gradi
Intel sta facendo senza dubbio sul serio con le GPU Intel Arc. Non è detto che i primi modelli riescano a competere con i top di gamma della concorrenza, ma su carta non manca nulla. Ci sono tecnologie essenziali come Variable Rate Shading e Mesh Shading, c'è il ray tracing, c'è il Media Engine Xe per l'accelerazione con i codec più diffusi e c'è il supporto hardware per l'intelligenza artificiale con le Intel Xe Mastrix Extension che promettono un incremento di 16 volte della capacità di elaborazione in funzione di professionisti e creator. Ma quando si parla di di intelligenza artificiale quello che balza all'attenzione dei giocatori è la tecnologia Intel XeSS.
Tra l'altro l'upscaling XeSS non poggia esclusivamente su hardware dedicato all'intelligenza artificiale. Potrà quindi essere sfruttato su altre piattaforme grazie alle istruzioni DP4A, ma in questo caso si parla di deficit prestazionali, prevedibili in assenza dell'hardware specializzato delle GPU Intel Xe. Con l'ausilio di questo si parla invece di una tecnologia che al pari di NVDIA DLSS, grazie per l'appunto all'intelligenza artificiale, promette di trasformare un'immagine nativa 1080p in un'immagine in 4K pressoché impeccabile, mantenendo prestazioni vicine alla risoluzione di rendering originale. Ovviamente non è detto che la tecnologia risulti subito all'altezza di una concorrenza che ha un vantaggio di ormai due generazioni, ma i miglioramenti sono indubbi. Risultano infatti evidenti anche nelle immagini in bassa risoluzione pubblicate da Intel che paragonano per l'appunto l'immagine base in 1080p con un'immagine 4K non solo più definita, ma anche più ricca di dettagli.
Buone premesse quindi, anche se non avremmo disdegnato vedere confronti tra il 4K nativo e il 4K in upscaling, oltre a conoscere le risoluzioni supportate visto che una tecnologia del genere potrebbe garantire il 1080p senza compromessi, anche con titoli pesanti, con le GPU Intel Arc 3. Certo restano da vedere i titoli supportati, ma ce ne saranno 20 al lancio, incluso il recente Ghostwire Tokyo. In ogni caso di questo parleremo quando l'upscaling Intel sarà disponibile e arriveranno gli annunci da parte degli sviluppatori, ovviamente già raggiunti dai kit di sviluppo dedicato.
Per ora non ci resta che apprezzare un approccio a tutto tondo di Intel che oltre alla dotazione hardware ha pensato all'ottimizzazione con driver day 0, pieno supporto per i titoli in circolazione e l'applicazione Arc Control, già provvista di cattura video, download integrato dei driver Game On e supporto unificato anche per la GPU integrata. Non dovremo aspettare quindi, per avere l'implementazione di tutte le feature a livello driver e software.
Tra le voci più importanti, oltre all'ovvio kit di sviluppo per l'implementazione della tecnologia XeSS, troviamo l'Intel Game Dev AI Toolkit, uno strumento pensato per sfruttare l'intelligenza artificiale nella creazione di oggetti reali in funzione di mondi immersivi. Da menzionare, inoltre, gli strumenti Intel Graphics Performance Analyzer che sono molto utili per facilitare l'analisi prestazionale in funzione dell'eliminazione di colli di bottiglia e dell'ottimizzazione in generale. Ed è il medesimo obiettivo dell'Intel VTune Profiler che fornisce agli sviluppatori gli strumenti per esaminare nello specifico il comportamento dell'hardware nell'elaborazione del codice.
Guarda invece ai contenuti multimediali e allo streaming in cloud la oneAPI Video Processing Library (oneVPL), legata alla codifica AV1 che, per la prima volta via hardware ,
promette un balzo in avanti nelle performance di qualcosa come 50 volte. Una rivoluzione, almeno laddove sfruttato. Inoltre il sistema, cosa molto importante, può sfruttare più GPU dello stesso sistema in contemporanea. Intel ha infatti pensato anche all'integrazione con le CPU Intel di dodicesima generazione e relative GPU Iris Xe e questo ci porta alla tecnologia Intel Deep Link che promette un incremento nelle prestazioni di codifica e nelle applicazioni più pesanti grazie proprio alla possibilità di sfruttare in simultanea GPU discreta e GPU integrata, in perfetta sinergia con la CPU. Parliamo di incrementi fino al 60% in encoding e decoding video grazie a Hyper Encode e incremento nei calcoli IA grazie a Hyper Compute. Si parla inoltre di incrementi prestazionali anche nel gaming. In mancanza di dati presumiamo che il boost sia limitato, almeno per ora, ma si tratta comunque di un elemento utile per il segmento creator e per dare una marcia in più a GPU che sembrano davvero ben equipaggiate, almeno su carta.
Saranno infatti i test sul silicio, la qualità del supporto e la risposta degli sviluppatori alle varie funzionalità a decretare o meno il successo delle GPU Intel Arc. Rimanete sulle nostre pagine perché avremo sicuramente tempo e modo per parlarne.
Un ecosistema completo
Molto importante in funzione di contenuti multimediali e streaming in cloud la oneAPI Video Processing Library (oneVPL) che ci porta alla prima implementazione hardware della codifica AV1. Importante, quindi, visto che il passaggio dal software al silicio promette un balzo prestazionale di 50 volte, laddove viene sfruttato, grazie anche alla possibilità offerta dal nuovo ecosistema Intel di sfruttare più GPU Intel dello stesso sistema in contemporanea.
Intel ha infatti puntato anche sull'integrazione con le GPU Iris Xe, in modo da sfruttare la potenza grafica complessiva del sistema come promesso dalle DX12, e questo ci porta alla tecnologia Intel Deep Link che promette un incremento nelle prestazioni di codifica e nelle applicazioni più pesanti grazie proprio alla possibilità di sfruttare in simultanea GPU discreta e GPU integrata, in perfetta sinergia con la CPU. Parliamo di incrementi fino al 60% in encoding e decoding video grazie a Hyper Encode e di più potenza di calcolo anche per l'IA grazie a Hyper Compute, senza contare il riferimento anche a miglioramenti delle prestazioni dei giochi. In mancanza di dati presumiamo che il boost in gaming sia limitato, almeno per ora, ma il Deep Link resta comunque una risorsa in più per l'ambito creator e per dare una marcia in più a GPU che sembrano davvero ben equipaggiate, almeno su carta. Saranno infatti i test sul silicio, la qualità del supporto e la risposta degli sviluppatori alle varie funzionalità a decretare o meno il successo delle GPU Intel Arc, sia in versione mobile che desktop. In estate, infatti, arriveranno anche le schede video con architettura Xe HPG che, presumibilmente dotate di tutte le tecnologie dei modelli mobile, sono al centro dell'attenzione vista la promessa di offrire alternative pluriaccessoriate e dal prezzo abbordabile nelle fasce medio-alta, media e bassa. Rimanete sulle nostre pagine perché tra non molto avremo sicuramente tempo e modo per parlarne.