I truffatori si stanno facendo sempre più abili nell'uso delle intelligenze artificiali. Non parliamo di quelli che rubano opere protette dal copyright per addestrarle, ma di un caso davvero indicativo, quanto inquietante: un dipendente del settore finanziario impiegato presso una multinazionale non specificata ha versato 200 milioni di dollari di honk-kong (circa 26 milioni di dollari) a dei truffatori, convinto in videoconferenza dal deepfake del Chief Financial Officer (CFO) della compagnia.
Impossibile fermarle
Il sovrintendente anziano Baron Chan Shun-ching ha spiegato che i truffatori hanno invitato l'uomo a una videoconferenza con molti partecipanti, che somigliavano effettivamente alle persone reali. Quindi il lavoratore ha eseguito quindici transazioni verso cinque banche locali, come gli è stato chiesto, per un totale di 200 milioni di dollari di Hong Kong. Tutti i partecipanti erano dei deepfake.
Secondo Chan, che lavora per la polizia di Hong Kong, i truffatori hanno scaricato dei video in anticipo e hanno usato le intelligenze artificiali per aggiungere voci false alla videoconferenza. La truffa è iniziata a gennaio, con il dipendente che ha ricevuto un messaggio dal falso CFO che lo invitava alla riunione per discutere di una transazione confidenziale.
Il dipendente si è anche insospettito del messaggio, vista la strana richiesta, ma la presenza di così tanti colleghi lo ha convinto e ha eseguito quanto gli è stato richiesto. Subito dopo ha contattato l'ufficio dle capo della compagnia e ha scoperto la truffa.
La polizia di Hong Kong ne ha quindi approfittato per raccomandare prudenza, data la sempre maggiore abilità di ladri e truffatori nell'uso delle intelligenze artificiali, ormai in grado di creare situazioni del genere che possono facilmente ingannare, anche le persone più attente.