iFixit ha pubblicato un video teardown del Meta Quest 3S, mettendo a nudo l'hardware del nuovo visore VR e confermando le ipotesi di molti: si tratta essenzialmente di un Quest 2 potenziato, con l'aggiunta del passthrough a colori e di alcune caratteristiche del Quest 3.
L'analisi di iFixit ha evidenziato la presenza di diverse componenti ereditate dal Quest 2, come le lenti Fresnel e il meccanismo di regolazione IPD. Anche il singolo pannello LCD, anziché uno per occhio come nel Quest 3, è lo stesso del modello precedente.
Poche novità, ma facile da riparare
Il Quest 3S introduce comunque anche alcune novità interessanti. Il sistema di mappatura della profondità, per esempio, utilizza due sensori IR anziché uno solo, garantendo prestazioni eccellenti anche in ambienti poco illuminati. Inoltre, il visore è compatibile con i nuovi controller Touch Plus di Meta, venduti separatamente.
Questa strategia di riutilizzo delle componenti permette a Meta di contenere i costi, offrendo il Quest 3S a un prezzo più accessibile rispetto al Quest 3 (299,99 dollari contro 499,99 dollari). Un altro vantaggio è la maggiore disponibilità di pezzi di ricambio, grazie alla lunga presenza sul mercato del Quest 2. D'altronde le lenti, sono proprio le stesse del vecchio modello, quindi non si rischia alcuna incompatibilità.
In definitiva, il Meta Quest 3S si presenta come un'opzione interessante per chi cerca un visore VR conveniente e dalle buone prestazioni, con il vantaggio di un ecosistema hardware già consolidato e facilmente riparabile. Non stupisce quindi che Meta Quest 3S abbia superato PS5 Pro come dispositivo da gioco più venduto su Amazon, in USA.
Voi che cosa ne pensate? È un bene o un male che il Meta Quest 3S "ricicli" componenti del vecchio modello? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.