Le società che decidono di appoggiarsi agli store di Google e Apple devono necessariamente pagare una percentuale pari circa al 30% (o poco meno) sulle commissioni relative ai propri servizi: è uno dei motivi per cui l'applicazione di Fortnite non arriverà su Google Play Store ad esempio, dato che Epic Games non ha intenzione di condividere il 30% di ogni transazione in game con la società di Mountain View. Sembra che Netflix abbia già da tempo inaugurato una linea d'azione molto simile, in queste ore in aperto contrasto con Apple.
Da maggio 2018 Netflix non permette più di rinnovare il proprio abbonamento ai servizi streaming attraverso Google Play: questo perché una certa somma finisce nelle tasche di Google, e non di Netflix. Nel momento in cui scriviamo Netflix sta invece testando un sistema per non dover pagare le commissioni ad Apple, anche in Italia. Per ora non è più possibile creare un nuovo account Netflix né rinnovare il proprio abbonamento sull'app per iOS.
L'applicazione di Netflix tende invece a rimandare gli utenti alla versione mobile del sito ufficiale di Netflix stessa: creando un nuovo account dal portale o rinnovando il proprio abbonamento, gli introiti spettano tutti alla società, senza percentuali verso Apple. Quale sarà la prossima azienda ad adottare una linea simile? Sicuramente potranno permetterselo solo quelle decisamente famose e ben note presso il grande pubblico, che risentono solo in parte della mancata presenza su lidi frequentatissimi come il Google Play Store e l'App Store.
Netflix contro Apple: basta con le commissioni sugli abbonamenti
Netflix non ha più intenzione di pagare ad Apple le commissioni sui propri abbonamenti, in modo analogo a quanto già accaduto con Google