A quanto pare nei giorni scorsi sono stati annunciati nuovi licenziamenti in Visual Arts, uno dei PlayStation Studios che ha lavorato come team di supporto per la serie The Last of Us, nonché ad alcuni dei live service recentemente cancellati da Sony.
Kotaku riferisce che i tagli rientrano nell'ambito di una ristrutturazione degli studi Sony negli Stati Uniti e riguardano un numero ancora imprecisato di dipendenti degli uffici di San Diego, a cui è stato notificato che il 7 marzo sarebbe stato il loro ultimo giorno di lavoro presso l'azienda.
"È stata dura svegliarsi con il messaggio che molti amici ed ex colleghi di PlayStation Visual Arts sono stati licenziati questa mattina", ha scritto in un post su LinkedIn l'ex project manager Abby LeMaster, ora in Riot Games.
"I licenziamenti di oggi hanno colpito duramente: Visual Arts ha mandato via sviluppatori con decenni di esperienza, talenti che sarà straordinariamente difficile recuperare. Questo settore può essere imprevedibile ma l'abilità, l'esperienza e la passione delle persone con cui ho lavorato a PSVA sono innegabili."
Si tratta ancora dell'effetto Concord?
Come riportato alcuni giorni fa, Concord sarebbe il motivo per cui Sony sta cancellando diversi live service ed effettuando licenziamenti di conseguenza: il clamoroso fallimento di quel progetto è stata una sveglia fortissima per la casa giapponese, che a quanto sembra sta rivedendo le proprie strategie.
Purtroppo la svolta live service di PlayStation ha prodotto finora solo disastri, volatilizzando tempo, risorse e talento per inseguire un concetto fumoso e complicato da realizzare, che però ha avuto effetti dannatamente concreti sul catalogo delle produzioni first party Sony.