PlayStation farà un passo indietro sui live service dopo il recente fallimento di Concord? Assolutamente no. Anzi, stando ai vertici di Sony, ha proprio bisogno di titoli del genere per far evolvere le sue fonti di reddito. Per questo, l'obiettivo è quello di espandere il suo portfolio di live service e titoli mobile, oltre che aprirsi di più andando oltre le console PlayStation.
La strategia non cambia
A dirlo è stato Hermen Hulst, il boss di PlayStation, in un comunicato stampa in cui ha affermato che i giochi single player non bastano più. "Espanderci oltre le console PlayStation e creare esperienze online coinvolgenti, insieme ai nostri giochi single-player, sono aree chiave su cui ci stiamo concentrando per far evolvere le nostre fonti di reddito."
Hulst si è poi detto cosciente del fatto che PlayStation deve adoperare maggiore cautela nel portare avanti la sua nuova strategia, soprattutto dopo le chiusure di Firewalk Studios (la software house di Concord, e Neon Koi). Comunque sia, la strada è ormai tracciata.
Concord ha creato un buco enorme nelle casse di Sony, ma la visione del futuro della multinazionale sembra rimanere la stessa, che poi è quella di Jim Ryan, il vecchio presidente di PlayStation. Sta subendo degli aggiustamenti in corsa, naturalmente, ma la via è ormai tracciata. Evidentemente i margini di profitto di PlayStation, bassissimi pur a fronte di ricavi stellari, anche per colpa dei costi di sviluppo eccessivi dei giochi tripla A, in qualche modo devono essere migliorati e per farlo occorre creare delle fonti di reddito continuo come i live service.
Nell'ultimo anno, Sony ha già chiuso tre studi di sviluppo interni, compreso il prestigioso London Studio, uno dei suoi primi team. A questo punto siamo curiosissimi di vedere come si muoverà in futuro.