Come molti temevano sarebbe accaduto, Rocksteady è stata colpita dai licenziamenti dopo i risultati di Suicide Squad: Kill the Justice League, che ha registrato vendite definite "deludenti" da Warner Bros.
Alcuni componenti dello studio hanno riferito a Eurogamer che nelle ultime settimane il dipartimento QA (controllo qualità) di Rocksteady Studios è stato più che dimezzato, passando da trentatré a quindici elementi.
L'insuccesso di Suicide Squad: Kill the Justice League è stato citato dalla dirigenza come il motivo principale di questi tagli, che si sono estesi anche a mansioni differenti, stando alle testimonianze di alcuni ormai ex dipendenti sui social.
Purtroppo pare che i pesanti licenziamenti che hanno colpito il dipartimento QA si siano abbattuti anche sulle persone rimaste, che si sono ritrovate con una maggiore quantità di lavoro da svolgere per ovviare ai ruoli rimasti scoperti.
Un destino segnato?
Come abbiamo riportato nelle scorse settimane, Warner Bros. Games ha perso il 41% su base annua e pare sia colpa di Suicide Squad: Kill the Justice League, che ha totalizzato numeri ben distanti da quelli che lo scorso anno è stato in grado di realizzare Hogwarts Legacy.
Si tratta di un confronto probabilmente ingiusto, anche alla luce dello straordinario successo riscosso dal tie-in del Wizarding World, ma che ci fosse un problema con la struttura live service di Suicide Squad: Kill the Justice League era chiaro già da tempo.
Il gioco è stato dunque lanciato fra le polemiche, la stampa internazionale lo ha abbastanza maltrattato e le tante promozioni pare non siano riuscite a fargli recuperare terreno, mentre continua comunque imperterrito il supporto post-lancio.