Durante una recente intervista a Nikkei, Sam Altman ha ribadito il suo interesse per lo sviluppo di un dispositivo AI innovativo, realizzato in collaborazione con Jony Ive, il leggendario ex capo designer di Apple. Il CEO di OpenAI aveva già anticipato il progetto a settembre 2024, sottolineando come l'intelligenza artificiale possa rivoluzionare l'interazione uomo-macchina e richieda un hardware dedicato. Altman ha sottolineato che la voce sarà il punto chiave dell'interfaccia, ponendo l'accento su un'interazione naturale e fluida con l'AI.
Tuttavia, la storia recente suggerisce che i dispositivi basati esclusivamente sul controllo vocale non abbiano riscosso particolare successo. Progetti come il Rabbit R1 e l'AI Pin hanno faticato ad affermarsi, principalmente a causa delle limitazioni della tecnologia AI al momento del lancio. Resta da vedere se OpenAI sarà in grado di colmare questo gap, magari facendo leva sul vasto ecosistema di modelli linguistici avanzati che ha sviluppato.
L’idea di un chip AI proprietario prende forma
Altman ha anche confermato che OpenAI sta seriamente considerando la produzione di chip AI proprietari, inserendosi in un mercato dominato da giganti come NVIDIA, AMD e Intel. "Ci stiamo lavorando," ha dichiarato il CEO, lasciando intendere che il progetto è già in fase di studio. Il riferimento a Stargate, l'iniziativa da 500 miliardi di dollari sostenuta da OpenAI, SoftBank, Oracle, Microsoft e NVIDIA per lo sviluppo di infrastrutture AI negli Stati Uniti, suggerisce che un'eventuale produzione di semiconduttori potrebbe rientrare in questo piano più ampio.
Nel corso dell'intervista, Altman ha anche affrontato il tema DeepSeek, il modello AI cinese open-source che ha attirato l'attenzione del mercato per la sua capacità di ragionamento avanzato e per il costo di sviluppo inferiore rispetto ai modelli di OpenAI. Il CEO ha ridimensionato l'importanza di DeepSeek R1, affermando che "non si tratta di nulla di nuovo" e che OpenAI dispone già da tempo di modelli con prestazioni simili o superiori.
Sicurezza globale e regolamentazione dell’AI
Tuttavia, l'arrivo di DeepSeek ha avuto un impatto tangibile: OpenAI ha accelerato il rilascio del modello di ragionamento o3-mini su ChatGPT e ha lanciato il servizio di ricerca avanzata Deep Research nel giro di un solo weekend. Questo dimostra come la competizione tra modelli AI sia sempre più serrata e come OpenAI sia disposta a rispondere con rapidità per mantenere il proprio vantaggio.
Altman ha poi toccato il tema della sicurezza delle AI, sottolineando la necessità di un quadro normativo internazionale, simile a quello dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, per regolamentare lo sviluppo e l'uso delle intelligenze artificiali. L'Unione Europea ha già mosso passi concreti con l'AI Act, il primo regolamento al mondo che disciplina il settore, mentre negli Stati Uniti e in Asia il dibattito è ancora in corso.