SEGA non ne voleva sapere di avere scene di sesso in Yakuza. Inizialmente non aveva accettato nemmeno le schermate rosa usate poi nel gioco, perché secondo loro erano un riferimento troppo diretto al sesso. A raccontare lo strano aneddoto è stato Toshihiro Nagoshi, ex direttore creativo nonché autore della serie Yakuza / Like a dragon, in un'intervista concessa a Weeklt Ochiai.
Come saprete, la serie Yakuza è famosa per diversi aspetti. Uno di questi è la presenza di situazioni sopra le righe, che comprendono anche il sesso e la violenza. Per SEGA la violenza non rappresentava un problema, ma l'altro.
"Nei luoghi legati alla prostituzione era fuori questione che fosse rappresentato visivamente ciò che succedeva all'interno." Ha introdotto Nagoshi, che poi ha continuato a spiegare "Quindi, ho fatto in modo che il personaggio entra, incontra la donna e la scena sfuma sua una schermata completamente rosa."
Sarà bastato questo ai dirigenti di SEGA? Assolutamente no, come già accennato: "Finì per essere indicato come un problema e quando chiesi spiegazioni, mi fu detto che il motivo era perché il colore rosa è associato al sesso. Siamo finiti a litigare, con io che urlavo 'voi potrete pensare pure che il rosa è sessuale, ma è la vostra opinione. Ci sono così tante cose rosa nel mondo, vi eccitano ogni volta che le vedete? È stata una litigata molto divertente. Da parte mia, non volevo farlo passare come una specie di scherzo. Erano cose che consideravo accettabili dopo un'attenta valutazione basata sulla mia morale e i miei valori. Per questo mantenni il punto e combattei fino alla fine."