Archiviati i The Game Awards possiamo dire che The Legend of Zelda Tears of the Kingdom è tra i gradi delusi della serata. Il capolavoro di Nintendo, infatti, era presente in molte categorie, tra le quali era uno dei più credibili candidati per il Gioco dell'anno, ma ha portato a casa "solo" il premio come Miglior gioco d'azione e avventura (qui potete trovare tutti gli altri vincitori dei TGA 2023). Forse un po' poco per un prodotto di tale grandezza. Gli Oscar dei videogiochi sono stati però l'occasione per rivedere Eiji Aonuma dal vivo; il responsabile degli Zelda ha rilasciato alcune interviste per l'occasione, parlando del passato, presente e futuro della serie.
Nell'intervista con Game Informer Aonuma si è sbottonato sul seguito di The Legend of Zelda Tears of the Kingdom. Alla domanda se il gioco otterrà un DLC, il producer ha risposto: "Si tratterebbe di un sequel di un sequel, il che è un po' se ci si pensa! Ma come ho già detto in precedenza, con The Legend of Zelda Tears of the Kingdom abbiamo cercato di costruire sopra il mondo che abbiamo creato con Breath of the Wild e di esaurire le idee di quello che potevamo inserire in quel mondo. Credo che si tratti della forma finale di quella versione di The Legend of Zelda. A questo proposito, non credo che faremo un seguito diretto di un mondo come quello che abbiamo creato."
In altre parole Aonuma ha detto che il suo team con Tears of the Kingdom ha esaurito tutte le idee aggiuntive che sono nate durante e dopo la creazione di Breath of the Wild e che per il prossimo capitolo -probabilmente- dovrà ripartire da una "nuova Hyrule".
La linea temporale
A questo proposito, come si collocherebbe il nuovo gioco nella linea temporale della serie? "Ci siamo resi conto che i fan si divertono molto a teorizzare e a pensare a dove si inseriscono le cose nella linea temporale. È una cosa che il team di sviluppo riconosce e prende in considerazione, ma fino a un certo punto. E dico "fino a un certo punto", perché se ci addentriamo troppo nei dettagli o nella collocazione, questo comporta una sorta di limitazione della nostra creatività; il processo di creazione di nuove idee diventa limitato perché siamo così legati a cercare di far rientrare il tutto in un punto molto specifico della linea temporale. La prendiamo in considerazione, ma non in misura tale da limitare o vincolare il nostro processo di sviluppo."
E poi ha aggiunto: "vogliamo dare ai giocatori la possibilità di esistere in quel mondo e in un mondo che possono interpretare a modo loro. E anche questo è un aspetto che teniamo ben presente quando continuiamo a sviluppare giochi." In poche parole, ok, la linea temporale, ma non se questo limita la creatività di Nintendo o la capacità dei giocatori di godere ogni nuovo capitolo.