Carte a canestro

A quasi un anno di distanza dall'uscita di Flick Kick Football Legends, gli sviluppatori di PikPok hanno pensato di realizzare una variazione sul tema ambientata nel mondo del basket.

Stesso modello freemium con gli ormai immancabili "punti azione" a limitare la durata delle partite, dunque, e stesso approccio casual in cui bisogna agire sul touch screen attraverso una serie di gesti per intercettare la palla e mettere a segno passaggi di fino. La differenza sta nello sport che viene rappresentato sullo schermo, utilizzando in questo caso una grafica in cel shading di buona fattura, fluida e convincente, in luogo delle soluzioni visive non sempre gradevolissime che caratterizzano invece gli episodi di Flick Kick. Vediamo dunque di capire cosa offre questo Rival Stars Basketball. La struttura di base è quella degli strategici con carte collezionabili, da pescare e acquistare usando gettoni virtuali o denaro reale, allo scopo di comporre una squadra di eccellenza, che sia in grado di giocarsela con qualsiasi avversario. Ogni atleta si distingue per il ruolo e i valori di attacco e difesa, valori che possono essere potenziati tramite il tradizionale espediente della "fusione" delle carte inutilizzate, un'operazione che si rende necessaria per poter ambire alla vittoria già dopo qualche match. Vincere un contrasto, per quanto virtuale, è infatti una mera questione di numeri: all'interno dei quattro quarti di una partita si viene chiamati a effettuare azioni offensive o difensive, contrapponendo una carta a quella pescata dall'avversario e segnando dei punti nel momento in cui i nostri valori di attacco o difesa dovessero essere superiori. Oltre a questa semplice contrapposizione c'è poi la fase di azione reale, in cui si torna alla filosofia "flick" per rubare la palla usando il giusto timing, effettuare passaggi e tiri a canestro da due o tre punti.

Rival Stars Basketball è una simpatica variazione sul tema "flick", ma con qualche limite di troppo

Ti faccio il mazzo

La campagna in single player di Rival Stars Basketball, che attualmente conta undici brevi tornei (ma verrà arricchita con i prossimi aggiornamenti) e che viene coadiuvata da un campionato online "asincrono", propone match dal grado di difficoltà crescente in cui, come detto, contano quasi esclusivamente i numeri riportati sulle carte in nostro possesso.

Si tratta di un sistema piuttosto semplice, insomma, a cui viene aggiunto un minimo di spessore grazie alle già citate "fusioni" e alle azioni in prima persona, anche se queste ultime diventano presto abbastanza ripetitive. Bisogna ammettere che tanto sul fronte dell'impatto visivo, come già detto, quanto su quello della precisione sono stati fatti sostanziali passi in avanti: la traiettoria che disegniamo sullo schermo viene rispettata e allo stesso modo viene percepita la rapidità del movimento, per dire che un tiro può anche essere indirizzato bene a canestro ma se gli manca lo spunto non raggiungerà il bersaglio e trasformerà una manovra potenzialmente positiva in uno smacco. Le partite diventano quindi piuttosto combattute, specie quando i valori in campo sono simili, ma manca una vena propriamente strategica a fare la differenza e ad aumentare la varietà di una formula che funziona bene ancora oggi, certo, ma comincia a sentire il peso del tempo e la mancanza di sbocchi validi. Le restrizioni del modello freemium, inoltre, non sono minimamente d'aiuto per smussare questi spigoli: i punti azione richiesti per partecipare a ogni match risultano un po' eccessivi (in genere si possono disputare quattro partite di fila, quindi si deve attendere qualche minuto per il ripristino dell'energia), ma soprattutto diventa quasi impossibile acquistare carte collezionabili rare se non utilizzando denaro reale. Non si sarà esagerato?