Dire Cave per molti equivale a dire danmaku, o bullet hell o manic shooter, o come volete chiamare quel particolare tipo di sparatutto classici in cui lo schermo viene letteralmente invaso dai proiettili e gli spazi di manovra per l'avatar guidato dal giocatore sono ristretti, diventando millimetrici nei livelli avanzati. La storia dello sviluppatore giapponese è oltretutto molto più lunga di quello che si potrebbe pensare, visto che fu fondato da transfughi di Toaplan, altro sviluppatore giapponese attivissimo nel decennio 1984 - 1994 dedito agli arcade e in particolare proprio agli shoot'em up (Tiger Heli, Slap Fight, Hellfire, Zero Wing, Truxton e Batsugun vi dicono nulla?).
Mushihimesama, conosciuto dalle nostre parti anche come Bug Princess, condivide con il suo sviluppatore una storia lunga e articolata. La prima versione del gioco fu pubblicata nel 2004 in sala giochi, quindi ne furono realizzate versioni per PlayStation 2, Xbox 360 e sistemi mobile. Quando Cave ha annunciato che avrebbe pubblicato i suoi titoli su Steam con il supporto del publisher Degica e che avrebbe esordito proprio con Mushihimesama, sono in molti tra gli appassionati del genere ad aver gioito, visto che si tratta di uno dei capolavori riconosciuti del genere. In realtà tra molti alti e pochi bassi la produzione di Cave è stata sempre apprezzata e non sono pochi quelli che vorrebbero vedere versioni ufficiali su PC di titoli come DonPachi, DoDonPachi, ESP Ra.De., Dangun Feveron, Guwange, nonostante gli anni sul groppone. Insomma, seppure immaginiamo che molti di voi conoscano poco il genere degli sparatutto classici e Cave, è giusto farvi capire che non stiamo parlando del tipico studio al primo titolo che per passione sceglie di puntare su un genere desueto, ma di una presenza storica della nostra industria, operativa da più anni di quanti ne possano contare le vite di molti di noi (di voi, purtroppo).
La principessa degli insetti
Mushihimesama racconta la storia di una razza di insetti giganti, i Koujuu, particolarmente aggressivi e letali per gli esseri umani, per via del Levi-Sense, la loro forza vitale tossica, ribattezzata in simpatia Miasma.
Ci volle poco ai Koujuu a sterminare la razza umana, permettendo a pochi di sopravvivere, a patto di compiere sacrifici umani. Nel gioco vestiamo i panni della principessa Reco, la prossima vittima sacrificale, che decide di salvare la sua gente combattendo contro i Koujuu in groppa al suo scarafaggio dorato, Kiniro, con cui è collegata telepaticamente da un braccialetto regalatole da un tipo misterioso, quando da bambina si perse nella foresta di Shinju. Tutta questa manfrina serve per giustificare una guerra furiosa lunga cinque livelli contro insetti di dimensioni variabili che faranno di tutto per rendere Reco materia prima per stercorari. Dalla sua la nostra principessa dispone di un attacco frontale potenziabile, dal ventaglio più o meno ampio a seconda della selezione iniziale (più ampiezza equivale a meno danni), e di alcuni insetti satelliti, in gergo tecnico Opzioni, che la seguono e che possono volare in diverse formazioni, selezionabili durante l'azione. Volendo è anche possibile concentrare i colpi per fare più danni, rallentando però la velocità di movimento di Reco. Come dicevamo il gioco è formato da "soli" cinque livelli. Chi conosce il genere non se ne stupirà molto, visto che è anche cosciente di quanto ci voglia per padroneggiarlo e finirlo facendo un punteggio decente. Per tutti gli altri specifichiamo che Mushihimesama è solo apparentemente breve, perché i cinque livelli che lo compongono sono in realtà molto lunghi e offrono anche dei boss intermedi. Oltretutto parliamo di un gioco che la maggior parte dei giocatori non riuscirà a completare nemmeno a modalità normale per quanto è difficile, figurarsi selezionando Maniac e Ultra, che sono dedicate a chi ambisce a capire perché gli appassionati di manic shooter ridono ogni volta che gli appassionati di altri generi parlano di sfida. Altre modalità di gioco sono la Arrange, in cui si parte con Reco potenziata al massimo, ma con una densità di fuoco impressionante sullo schermo, e la Matsuri, di cui parleremo nel prossimo paragrafo. Volendo c'è anche la sfida a punti, con cui cercare di scalare la classifica mondiale, ma vi consigliamo di affrontarla solo dopo aver fatto molta pratica, altrimenti rischiate di fare delle figure ben magre.
Abbiamo recensito Mushihimesama, il primo titolo di Cave a essere pubblicato su PC. Scopritelo!
Port e versione 1.5
Dal punto di vista tecnico la versione PC del gioco è di fatto un port diretto di quella Xbox 360. Niente di eccezionale, ma non ci si poteva aspettare molto di più. Alcuni problemi della prima release sono stati risolti con la pubblicazione di patch, quindi non ne abbiamo tenuto conto.
I rallentamenti che si notano quando lo schermo si riempie di proiettili non sono dovuti alla cattiva ottimizzazione, ma sono una scelta precisa degli sviluppatori. Si tratta in realtà dell'unico escamotage possibile per dare qualche possibilità al giocatore di cavarsela nelle situazioni più estreme. Se l'azione non rallentasse, in una specie di effetto bullet time automatico, diventerebbe semplicemente impossibile (o quasi) finire il gioco senza continuare. Da notare che secondo alcuni i rallentamenti furono inizialmente introdotti a causa dei limiti dell'hardware usato in sala giochi da Cave e solo successivamente trovarono una giustificazione nel gameplay. La versione PC non comprende, ma può essere arricchita dalla modalità Matsuri, o Mushihimesama V1.5, pubblicata come DLC, che modifica moltissimi aspetti del gioco ed è pensata per i giocatori più bravi che conoscono a memoria il gioco base. Ad esempio le palette dei colori diventano più sature, i nemici hanno un posizionamento differente e sparano i colpi con pattern diversi da quelli del gioco originale. Inoltre Reco inizia subito con due Opzioni, vantaggio giustificato dalla maggiore difficoltà generale. Insomma, si tratta della classica aggiunta pensata per chi, innamoratosi del gioco, dopo averlo spolpato vuole averne di più. Forse sarebbe stato il caso di includerla nell'offerta base, visto che non stiamo parlando di un titolo nuovissimo, ma costa poco e aggiunge molte ore di gioco, quindi ci si può lamentare relativamente.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 7/8/8.1/10
- Processore: Intel Core i3 2GHz o superiore
- Scheda video: Intel HD Graphics 4000, Geforce 9500GT, Radeon HD 3650 o superiore
- DirectX: 9.0c
- 2 GB di RAM
- Spazio su disco: 1500MB
Requisiti consigliati
- Spazio su disco: 2GB
Conclusioni
Mushihimesama è il titolo perfetto per riassumere le gioie e i dolori del genere dei manic shooter: affascinante, veloce, pieno di modalità e allo stesso tempo difficile ben oltre quanto il mercato è abituato a proporre solitamente. Di suo è un piccolo capolavoro, degno esponente della produzione di Cave, che non per niente l'ha scelto per il suo esordio su PC, ma considerate che non è adatto a tutti, perché per alcuni potrebbe essere proibitivo anche superare il secondo livello senza continuare.
PRO
- La massima espressione di Mushihimesama
- Molte modalità e contenuti
- Difficile oltre misura
CONTRO
- Difficile oltre misura
- Il DLC poteva essere incluso nell'offerta base